Un recente studio, condotto su oltre 20.000 adulti inglesi e gallesi, ha evidenziato come le persone esposte ad abusi verbali durante l'infanzia siano maggiormente inclini a sentirsi isolate, pessimiste ed emotivamente fragili in età adulta – con effetti comparabili a quelli degli abusi fisici.
Scopriamo di cosa si tratta.
Lo studio
La ricerca, pubblicata su BMJ Open, ha raccolto i dati di 7 studi che hanno coinvolto 20.687 adulti provenienti da Inghilterra e Galles e pubblicati tra il 2012 e il 2024 al fine di comprendere meglio gli effetti a lungo termine sulla salute mentale degli adulti degli abusi fisici e verbali subiti durante l'infanzia, separatamente e combinati,
Per misurare i componenti individuali e combinati del benessere mentale degli adulti, gli studiosi si sono serviti di strumenti validati come l’Adverse Childhood Experiences (ACE) e la Warwick-Edinburgh Mental Wellbeing Scale.
Nello specifico:
- ACE (Adverse Childhood Experiences): eventi traumatici nell’infanzia (abusi, trascuratezza, disfunzioni familiari). Più sono numerosi, maggiore è il rischio di ansia, depressione e malattie croniche in età adulta;
- Warwick-Edinburgh Mental Wellbeing Scale: scala psicometrica (14 item, o 7 nella versione breve) che misura il benessere mentale positivo negli adulti, valutando ottimismo, relazioni sociali, capacità di affrontare i problemi.
Negli studi, i punteggi ACE vengono messi in relazione con i punteggi WEMWBS per capire come le esperienze negative infantili influenzino la salute mentale percepita da adulti.
I risultati
La sperimentazione dimostra che l’esposizione a violenza fisica o verbale durante l’infanzia aumenta significativamente il rischio di sviluppare problemi di benessere mentale in età adulta rispettivamente del 52% e del 64% – la probabilità raggiunge il 115% rispetto a chi non ha subìto alcun tipo di maltrattamento quando entrambe le forme coesistono.
Altri dati interessanti: se da un lato la prevalenza degli abusi fisici si è dimezzata, passando dal 20% tra i nati dal 1950 al 1979 al 10% tra i nati nel 2000 o successivamente, gli abusi verbali sono cresciuti – dal 12% tra i nati prima del 1950 al 20% tra le generazioni più recenti.
L’aver subìto abusi verbali da bambini aumenta il rischio di danni alla salute mentale anche in coloro che sono stati soggetti ad abusi fisici – in questo caso, la probabilità aumenta dal 16% in assenza di abusi al 22,5% (solo abusi fisici), al 24% (solo abusi verbali) e al 29% (sia abusi fisici che verbali).
Infine, chi è nato dal 2000 in poi ha registrato maggiori probabilità di avere implicazioni sul benessere mentale in tutte le sue componenti individuali e complessive: gli uomini avevano maggiori probabilità di non sentirsi mai o raramente ottimisti, utili o vicini ad altre persone, mentre le donne di non sentirsi mai o raramente rilassate.
Ciononostante, si tratta di uno studio osservazionale – ovvero, non è possibile stabilire un rapporto di causa ed effetto: si basa su ricordi retrospettivi e resoconti di abusi verbali e fisici, quindi potrebbero esserci delle imprecisioni o gli studiosi potrebbero non essere stati in grado di stabilire la gravità di entrambi i tipi di abuso, l'età in cui si erano verificati o la durata degli stessi.
Fonti:
BMJ Open – Comparative relationships between physical and verbal abuse of children, life course mental well-being and trends in exposure: a multi-study secondary analysis of cross-sectional surveys in England and Wales