Cosa sono i lavaggi nasali per neonati?

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 28 Luglio, 2025

Una madre abbraccia un neonato

Il lavaggio nasale si usa per pulire il nasino del neonato. La procedura è semplice e consiste nell'introdurre delicatamente qualche goccia di soluzione fisiologica (acqua e sale in soluzione sterile o con soluzione salina isotonica) nelle narici del bambino. Questa piccola irrigazione serve a sciogliere ed eliminare il muco e le crosticine dal naso.

Un naso con secrezioni mucose può essere molto fastidioso per il neonato, che non può avvisare del disagio, a maggior ragione quando il naso è chiuso a causa del raffreddore.

Nel loro primo anno di vita, i neonati respirano quasi esclusivamente con il naso e non possono soffiarlo da soli, se non quando raggiungono un'età tra i 5 e i 6 anni. Ecco perché il lavaggio nasale con siringa o senza è fondamentale per aiutarli a facilitare la respirazione attraverso il naso. Soprattutto quando dormono e durante le poppate.

Quando fare i lavaggi nasali? 

I lavaggi nasali non sono sempre necessari. Si fanno solo quando occorre. Ossia quando il neonato ha il naso chiuso a causa del muco, ad esempio durante un forte raffreddore, riniti e allergie nasali.

Se è questa la condizione, allora si consiglia di farli soprattutto prima della poppata e prima della nanna, così il piccolo riesce a mangiare e dormire meglio con il naso libero. Se invece il bambino respira bene e riposa tranquillo, non serve svegliarlo né fare lavaggi inutili.

Perché sono importanti i lavaggi nasali?

Come premesso, il nasino libero aiuta il neonato a respirare bene e a rimanere sereno. Durante la poppata, il bambino può respirare soltanto dal naso. Ecco perché è importante che il naso sia pulito.


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Ma c'è di più: eliminare il muco ne evita la stagnazione all'interno del naso, che può diventare terreno facile per i germi e le conseguenti infezioni, come otiti o altri disturbi respiratori.

Il lavaggio nasale, quindi, va a migliorare il benessere del neonato e a prevenire i problemi dovuti all'accumulo di secrezioni.

Come si fanno i lavaggi nasali con siringa e senza?

Il lavaggio nasale si può fare a casa con pochi e semplici passaggi.
 
Ecco come procedere.

Preparazione  

  • lavare bene le mani;
  • procurare una soluzione fisiologica sterile (flaconcino monodose) oppure preparare una piccola siringa senza ago riempita con soluzione fisiologica. Tenere a portata di mano alcuni fazzoletti morbidi.

Come posizionare il neonato 

Sdraiare il bambino su un fianco (oppure a pancia in su con la testolina girata di lato). Questa posizione permette al liquido di defluire facilmente.

Evitare di inclinare la testa all'indietro per non far scendere la soluzione in gola.

Instillare la soluzione

Inserire la punta del flaconcino (o della siringa) appena dentro la narice. Premere il flaconcino o spingere lo stantuffo della siringa con un movimento lento e continuo, introducendo la soluzione. la soluzione salina attraversa il naso ed esce dall'altra narice, portando via il muco.

Quindi, ripetere dall'altro lato: girare il bambino sull'altro fianco (o girare la testa dall'altro lato) e ripetere il lavaggio nell'altra narice.Una madre abbraccia un neonato 
Per concludere: asciugare il naso con un fazzolettino morbido, rimuovendo il muco e la soluzione in eccesso. 

Lavaggio nasale con siringa: si usa una siringa senza ago, riempita con soluzione fisiologica per introdurre la soluzione con una certa pressione, facilitando la rimozione del muco. Si usa soprattutto nei bambini piccoli.

Lavaggio nasale senza siringa: si possono utilizzare flaconcini monodose di soluzione fisiologica. Basta premere il flaconcino per far uscire il liquido.

Infine, esistono anche spray nasali e docce nasali (dispositivi che nebulizzano la soluzione), adatti per bambini più grandi o adulti.

Come fare i lavaggi nasali ai bambini: consigli pratici da tenere a mente 

Usare sempre una soluzione fisiologica sterile per i lavaggi. Non usare mai acqua di rubinetto, perché potrebbe contenere germi o impurità non adatti al nasino del neonato. 

Per capire quale soluzione adottare per il lavaggio nasale del bambino, se salina isotonica o se salina ipertonica, bisogna valutare l'aspetto del muco:

  • in presenza di muco trasparente: soluzione salina isotonica;
  • quando il muco è di color giallo o verdognolo, usare la soluzione salina ipertonica.

Movimenti delicati e calma

Eseguire il lavaggio con movimenti delicati e in modo tranquillo. Se il neonato piange durante il procedimento, è normale. Non sta provando dolore ma solo un fastidio temporaneo. Subito dopo potrà respirare meglio.

Temperatura giusta

Assicurarsi che la soluzione non sia troppo fredda. È meglio usarla a temperatura ambiente (circa 20-25°C). In inverno, se la soluzione è fredda, si può intiepidirla leggermente (ad esempio tenendo il flaconcino tra le mani per qualche minuto) così risulterà più confortevole per il bambino.

Frequenza moderata

Non eseguire lavaggi nasali con troppa frequenza. Di solito 1-2 volte al giorno sono sufficienti, e solo se c'è veramente bisogno. In caso di raffreddore forte, il pediatra può consigliare di farli fino a 3-4 volte al giorno, ma non oltre. Un uso eccessivo potrebbe irritare l'interno del naso.

Non usare l'aspiratore nasale  

Evitare l'uso di aspiratori o succhia-muco dopo il lavaggio. L'aspirazione meccanica del muco non è consigliata perché può irritare le delicate mucose nasali e in realtà pulisce anche meno efficacemente di un lavaggio ben fatto.

Quando evitare i lavaggi nasali 

Non occorre fare lavaggi nasali se il naso del bambino è pulito e il piccolo respira bene. Anche perché il sottile strato di muco che riveste normalmente le narici ha una funzione protettiva, intrappolando polvere e microbi.

Rimuoverlo senza un valido motivo, che va a migliorare la condizione della respirazione, potrebbe aumentare il rischio di infezioni. In assenza di congestione o raffreddore, quindi, meglio non disturbare il bambino con lavaggi non necessari.

FAQ – Domande frequenti su lavaggi nasali

Qual è la differenza tra acqua e sale in soluzione sterile e soluzione salina isotonica? 

Acqua e sale in soluzione sterile è una miscela di acqua sterile e sale (cloruro di sodio) in quantità variabile, che si prepara a casa.

La soluzione salina isotonica (fisiologica), invece, è una soluzione standardizzata composta da acqua sterile e cloruro di sodio allo 0,9% (9 g per litro), preparata secondo criteri medici precisi.

Perché la soluzione salina è considerata più sicura rispetto a acqua e sale in soluzione sterile? 

La soluzione salina isotonica è considerata più sicura rispetto a una semplice miscela di acqua e sale in soluzione sterile perché ha una concentrazione di sale precisa e standardizzata (0,9%), identica a quella dei liquidi corporei, e viene prodotta in condizioni controllate che ne garantiscono la sterilità e la qualità.

Questo riduce il rischio di irritazioni, squilibri o infezioni che possono invece verificarsi con soluzioni preparate in casa, dove la quantità di sale, la purezza degli ingredienti e la sterilità non sono sempre garantite.

Quali possono essere le conseguenze del muco in eccesso nei bambini?

Il muco in eccesso nei bambini può causare diversi problemi. Ostruisce le vie respiratorie ostacolando la respirazione, soprattutto nei più piccoli che non riescono ancora a soffiarsi il naso da soli.

Questo può portare a irritabilità, difficoltà nel sonno e nell'alimentazione, e aumentare anche il rischio di complicazioni come tosse, mal di gola, otiti e sinusiti, dovute allo scolo del muco verso la gola e l'orecchio. Se il muco ristagna e non viene espulso, può causare infezioni più gravi come bronchiolite e bronchite.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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