Da neogenitori, è normale sentirsi pieni di dubbi anche di fronte ai gesti più semplici della quotidianità.
Uno di questi gesti riguarda il modo corretto di prendere in braccio il neonato. Un gesto che sembra banale, ma che invece può generare molta insicurezza per la paura di non sostenere bene la testa, di provocare fastidio o, peggio ancora, di far male al bambino senza accorgersene.
Quando si è all’inizio e si ha a che fare con un corpicino piccolo e delicato, ogni movimento sembra azzardato. Proprio per questo, sapere come agire in modo sicuro aiuta a sentirsi più tranquilli.
Gli esperti (pediatri, neonatologi e associazioni di riferimento come l’OMS o la SIP) raccomandano il sostegno simultaneo della testa e del collo, posizioni ergonomiche che rispettano la fisiologia del neonato e movimenti dolci, evitando scuotimenti e sollevamenti bruschi.
In questa guida vediamo come prendere un neonato in braccio con sicurezza, seguendo alcuni accorgimenti passo passo. Come sollevarlo in modo corretto, senza ansia né timori.
Come prendere in braccio un neonato?
Vediamo quali sono gli accorgimenti da osservare per essere sicuri nel prendere e tenere in braccio un bambino appena nato.
Prima di tutto, ricordarsi di lavare bene le mani e di togliere qualsiasi oggetto che possa graffiare o dare fastidio, come anelli, bracciali o orologi con spigoli. Sono piccoli accorgimenti, ma che fanno la differenza per proteggere una pelle ancora molto delicata.
Attenzione alla testa e al collo
Nei primi mesi, il neonato non è ancora in grado di reggere da solo la testa.
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I muscoli del collo sono ancora deboli e ogni movimento va accompagnato con attenzione a sostenere in modo corretto la testa e il collo.
Ecco come sollevarlo in modo corretto:
- far scorrere una mano sotto la testa e il collo per assicurare un sostegno stabile;
- usare l'altra mano per sostenere la schiena e i glutei;
- tenere testa e corpo ben allineati, evitando torsioni o movimenti bruschi.
Quindi, come tenere in braccio un neonato? Per tenere in braccio un bambino molto piccolo, le posizioni più sicure variano a seconda della situazione.
Ci sono diverse modalità per tenere in braccio il bambino:
- posizione classica: la testa e il collo vengono appoggiati nella piega del gomito, mentre l'altra mano sostiene la schiena e il sederino. È una posizione rilassata e adatta ai momenti delle coccole;
- posizione verticale con tenuta al petto: il bambino viene tenuto in posizione verticale, con la testa appoggiata sulla spalla dell'adulto. Una mano sostiene testa e collo, l'altra accompagna schiena e glutei. Questa posizione si usa anche per agevolare il ruttino dopo la poppata;
- posizione a pancia in giù sull'avambraccio: consigliata in caso di coliche o piccoli fastidi digestivi. Il bambino viene posizionato a pancia in giù sull'avambraccio dell'adulto, con la testa girata di lato e sempre ben sostenuta.
Cosa è bene evitare quando si prende i braccio un neonato
Alcuni movimenti o posizioni, anche se sembrano innocui, possono essere rischiosi:
- non sollevare mai il neonato prendendolo da sotto le ascelle senza sostenere la testa;
- evitare movimenti bruschi, scuotimenti o giochi come il "far saltare": anche gesti lievi possono causare danni seri, come la sindrome da scuotimento (Shaken Baby Syndrome);
- non lasciare mai il neonato da solo su ripiani alti, nemmeno per pochi secondi.
Altri accorgimenti utili su come tenere un neonato in braccio, secondo le linee guida ufficiali
Fonti come il Ministero della Salute e l'Ospedale Bambino Gesù suggeriscono alcune buone abitudini da tenere a mente ogni volta che si prende in braccio un neonato:
- mantenere sempre il contatto visivo e rassicurarlo con la voce;
- tenere il corpo del bambino vicino al proprio, per trasmettere stabilità e sicurezza;
- cambiare posizione di tanto in tanto, per stimolare il movimento e lo sviluppo neuromuscolare.
Attenzione alla postura dell’adulto quando si prende in braccio un neonato
Quando si solleva un neonato, il movimento richiede attenzione anche per chi lo prende in braccio.
Visto che si tratta di movimenti ripetuti nel quotidiano, quando sono i genitori a sollevare il bambino, è bene proteggere la propria schiena con semplici accorgimenti:
- piegare le ginocchia invece di piegare la schiena;
- avvicinarsi bene al bambino prima di sollevarlo;
- evitare di sollevarlo con movimenti rapidi o da posizioni scomode.
Come riconoscere segnali di disagio nel bambino?
Un neonato che si irrigidisce, piange o appare infastidito può provare disagio nella posizione in cui si trova.
In questi casi, è meglio appoggiarlo di nuovo con calma, valutare se c'è qualche altro motivo per cui sente non è a suo agio. Può essere perché ha fame, perché il pannolino è sporco e va cambiato? Magari dopo aver escluso tutte queste possibili cause, si può riprovare cambiando posizione.
Come si prende in braccio un neonato prematuro o con patologie ortopediche?
Nel caso di neonati prematuri o con patologie ortopediche già note, si devono seguire le indicazioni specifiche del neonatologo o dell'ortopedico su come prendere in braccio il bambino e sulle posizioni da adottare.
L'obiettivo è evitare qualsiasi movimento che possa creare fastidio o complicazioni. In questi casi, anche piccoli gesti vanno fatti con ancora più attenzione, sempre in linea con le raccomandazioni del medico.
Come abbiamo visto fino a ora, nel prendere in braccio un neonato è importante sostenerne in modo armonioso testa, collo, spalle e zona lombare, mantenendo il corpo del piccolo vicino al proprio petto.
Questo vale in ogni situazione, ma diventa ancora più importante se il bambino è collegato a sonde o dispositivi medici. In questi casi, prima di qualsiasi movimento, è sempre meglio chiedere indicazioni al personale infermieristico per evitare rischi o disagi.
Per i bambini che indossano tutori ortopedici, come quelli indicati per la displasia congenita dell'anca, si deve rispettare la posizione indicata dal presidio:
- il bambino va tenuto con delicatezza, senza forzare le articolazioni;
- non si devono fare movimenti bruschi, ma soprattutto mai sollevarlo per caviglie o gambe.
Come tenere in braccio un neonato – FAQ
Vediamo quali sono i dubbi più ricorrenti a riguardo.
È giusto prendere il neonato in braccio solo quando piange?
No, il bambino può essere preso in braccio anche quando non piange. Il contatto nei primi anni di vita è fondamentale per la sua stabilità emotiva, il benessere psicofisico e lo sviluppo del legame di attaccamento.
Come capire se il bambino prova fastidio o disagio quando lo tengo in braccio?
Si può capire se il bambino prova fastidio o disagio osservando il linguaggio del corpo: apertura delle mani e sguardo tranquillo sono segnali di benessere. Pianto improvviso, irrigidimento o inarcamento della schiena possono suggerire che non lo si sta tenendo in modo corretto. Altre cause di malessere possono dipendere dalla fame, dal sonno o dal pannolino sporco.
Come tenere il neonato durante l’allattamento?
Durante l'allattamento, il bambino va tenuto con testa, collo e schiena allineati e rivolti verso il seno, pancia a pancia con la mamma. La testa deve essere sostenuta ma non spinta, il corpo va avvolto e ben vicino per un attacco corretto.
Le posizioni più usate e raccomandate sono:
- posizione a culla: il bambino è appoggiato lateralmente sull'avambraccio della mamma, con la testa nell'incavo del gomito e il corpicino sostenuto lungo il fianco;
- posizione a culla incrociata: simile alla precedente, ma qui la mamma usa la mano opposta al seno per sostenere il bambino e guidare meglio testa e collo. Ideale nei primi giorni, specie se si riscontrano difficoltà nell'attacco;
- posizione sottobraccio (o "a rugby"): il neonato viene tenuto sotto il braccio della mamma, con il corpo lungo il fianco e i piedini che puntano all'indietro. Posizione consigliata in caso di taglio cesareo, gemelli, seno voluminoso o per un maggior controllo del capo;
- posizione distesa sul fianco: mamma e bambino sono entrambi sdraiati su un fianco, con i corpi paralleli. Ottima posizione quando si allatta di notte, per riposarsi o dopo un parto impegnativo.