Trattamento PRP: Plasma Ricco di Piastrine (cos'è, a cosa serve, controindicazioni)

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 30 Luglio, 2025

Una donna si sottopone a un trattamento di medicina estetica con PRP.

Il PRP. o plasma ricco di piastrine, è un trattamento di medicina rigenerativa che aiuta il corpo a sfruttare la propria capacità naturale di riparare i tessuti danneggiati, usando il proprio sangue (sangue autologo).

Il procedimento è semplice: viene prelevato un piccolo quantitativo di sangue che viene centrifugato in una speciale apparecchiatura per separare i globuli rossi dalla parte contenente plasma e piastrine, ricche di fattori di crescita, capaci di stimolare la riparazione e la rigenerazione dei tessuti.

Questo trattamento che usa il Plasma Ricco in Piastrine, anche noto come gel piastrinico o pappa piastrinica, viene utilizzato per tante condizioni diverse. Dai problemi alle articolazioni alla medicina estetica.

Cosa significa PRP?

La sigla PRP sta per Platelet-Rich Plasma, che in italiano significa plasma ricco di piastrine. 

Si tratta di un preparato autologo, cioè derivato dal sangue dello stesso paziente, in cui il plasma contiene una concentrazione di piastrine molto superiore a quella del sangue che circola normalmente nel corpo. Ciò che le conferisce il valore terapeutico attribuitogli. 

Anche se gli studi sono ancora in corso, vanno considerate le controindicazioni, e non per tutti i benefici sono gli stessi.

Cosa sono le piastrine  

Le piastrine, prodotte dal midollo osseo, sono cellule del sangue fondamentali per la coagulazione e l'emostasi
 (ossia la condizione di mantenere il sanguinamento all'interno di un vaso sanguigno danneggiato).

Oltre a questa funzione, però, le piastrine rappresentano una riserva di fattori di crescita, proteine importanti per riparazione e la rigenerazione dei tessuti dopo una lesione.

Qual è l'effetto del PRP

Il PRP contiene una concentrazione molto elevata di piastrine, che rilasciano fattori di crescita e altre molecole che stimolano la proliferazione cellulare, la formazione di nuovi vasi sanguigni, la produzione di matrice extracellulare e la riparazione dei tessuti danneggiati


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In pratica, il PRP "accelera" e potenzia i processi naturali di guarigione del corpo, riducendo infiammazione e dolore e favorendo la rigenerazione dei tessuti

Come viene preparato il PRP?

Per preparare il plasma ricco di piastrine, i medici prelevano un campione di sangue dal paziente. Questo campione viene poi inserito in un dispositivo dove il sangue viene centrifugato.
 
La centrifuga separa i diversi componenti del sangue, in base alla loro densità. Da questo procedimento si ottiene un concentrato piastrinico, la soluzione di PRP dalla consistenza viscosa pronta per essere iniettata.

Nel PRP abbiamo una quantità elevata di piastrine concentrate in poco volume di plasma. Una volta iniettate nella zona da trattare, rilasciano fattori di crescita, ovvero le proteine che stimolano la crescita e differenziazione cellulare accelerando la riparazione tissutale. 

Essendo ottenuto dal proprio sangue, il PRP è un prodotto biocompatibile e naturale che evita rischi di rigetto o allergia, proprio perché la sostanza iniettata proviene dal paziente stesso. Agisce in modo mirato e fisiologico. Ma per lo stesso motivo è bene ricordare che la risposta al PRP può variare da persona a persona.

A cosa serve il PRP?

Il trattamento con plasma ricco di piastrine può essere utilizzato in tanti ambiti della medicina rigenerativa e sportiva. Vi si ricorre per stimolare la guarigione o la rigenerazione dei tessuti che hanno poca capacità di ripararsi da soli o che richiederebbero molto tempo per farlo:

  • traumi e lesioni muscolari, tendinee o articolari;
  • tendinopatie (infiammazioni dei tendini);
  • patologie ortopediche degenerative come l'osteoartrosi;
  • recupero post-chirurgico di tessuti molli e articolazioni;
  • in ambito urologico (ad esempio per il trattamento di alcune condizioni delle vie urinarie);
  • in ambito cosmetico e dermatologico (ad esempio per il trattamento dei capelli).

In quest'ultimo caso, nello specifico il PRP entra nel campo dell'alopecia e calvizie maschile, prevenendo la caduta dei capelli e stimolandone la ricrescita. Si mostra efficace nel trattamento delle ulcere vascolari e diabetiche, piaghe da decubito. In ambito estetico, il PRP viene impiegato per migliorare la pelle, attenuare le rughe intorno agli occhi, sul viso e sul collo, per i trattamenti di biorivitalizzazione e lipofiller

Vediamo i singoli ambiti di applicazione.

Lesioni e traumi sportivi

Il PRP può dare beneficio nel caso di lesioni e traumi sportivi a muscoli, legamenti e tendini, come nel caso di uno strappo muscolare o di una distorsione al ginocchio. Iniettato nella zona interessata può velocizzare la guarigione. 

Tendinopatie croniche

I tendini infiammati da tanto tempo, che non guariscono con le cure tradizionali, possono trarre giovamento dal PRP come terapia complementare. Si va a ridurre l'infiammazione e a stimolare la crescita di nuove fibre sane, in presenza di condizioni come il gomito del tennista o problemi al tendine d'Achille.

Artrosi e patologie articolari degenerative

Anche chi soffre di artrosi, soprattutto al ginocchio, all'anca o alla caviglia, può sfruttare il trattamento con PRP. Le iniezioni possono eventualmente aiutare a ridurre il dolore, migliorare il movimento e stimolare la cartilagine a rigenerarsi. Certo non va presa come una cura definitiva, ma come un rimedio che può dare sollievo.

Guarigione post-chirurgica

Dopo alcuni interventi chirurgici, come quelli ai legamenti del ginocchio o ai tendini della spalla, il PRP può aiutare la ferita a guarire più in fretta. Anche in altri tipi di chirurgia, come quella plastica o generale, applicato sulle ferite accelera la cicatrizzazione e previene le complicanze.

Dermatologia estetica (cute e cicatrici)

Il PRP viene usato anche come trattamento per la pelle, soprattutto sul viso, sul collo e sul décolleté. Incentiva la produzione di collagene e elastina, elementi che rendono la pelle più elastica e luminosa; attenua rughe e cicatrici. Può essere usato anche insieme ad altri trattamenti estetici per un effetto più incisivo.

Alopecia

Uno degli usi più conosciuti del PRP è per l'alopecia . Viene iniettato nel cuoio capelluto per rinforzare i capelli e stimolare la crescita dei fusti

Ulcere cutanee e ferite che fanno fatica a cicatrizzare

Il PRP viene utilizzato anche per il trattamento delle ulcere nei diabetici e per le piaghe da decubito. Applicato vicino alla ferita, apporta fattori di crescita che vanno a stimolare la chiusura e la rigenerazione della pelle.

Odontoiatria e chirurgia orale

Anche i dentisti utilizzano il PRP, ad esempio dopo estrazioni difficili o per aiutare a guarire l'osso e la gengiva intorno agli impianti dentali. Mescolato con altri materiali, concorre a formare nuovo osso e tessuto più velocemente, migliorando il risultato degli interventi.

Come si svolge il trattamento PRP

Il trattamento PRP inizia con la preparazione del plasma ricco di piastrine e termina con la sua somministrazione tramite iniezione. La procedura è ambulatoriale e impiega meno di un'ora.

  1. Raccolta del sangue
     Si inizia col prelevare una piccola quantità di sangue.
  2. Centrifugazione
     Il campione prelevato a questo punto viene messo in una centrifuga ad alta velocità per separare i componenti del sangue in base al loro peso. Al termine della procedura si formano tre strati: il plasma povero di piastrine (PPP) nella parte superiore, il plasma ricco di piastrine (PRP) nel mezzo, i globuli rossi sul fondo.
  3. Separazione
     Dalla provetta si elimina il plasma povero di piastrine; il PRP viene isolato e combinato con un attivatore piastrinico per essere somministrato tramite iniezione.

Quando si esegue il trattamento con plasma ricco di piastrine, è categorico e responsabilità della struttura prestare la massima attenzione alla pulizia e alla sicurezza, proprio perché il sangue viene poi reiniettato nell'organismo.
 
 Tutto avviene in ambienti puliti, con strumenti specifici e certificati. Le provette sono monouso e sigillate per evitare qualsiasi rischio di contaminazione da contatto con altri materiali.

Prima di utilizzare il plasma, si fanno controlli specifici per assicurarsi che sia tutto in regola e che non siano presenti contaminazioni batteriche o altri agenti patogeni.
 
Si tratta di una procedura molto sicura, proprio perché vengono seguite regole rigorose e ogni passaggio è controllato con attenzione per la sicurezza di chi si sottopone al trattamento.

Cosa dice la scienza sui benefici del PRP?

Il trattamento con plasma ricco di piastrine (PRP) è una tecnica che attira sempre di più l'attenzione e l'interesse dei medici, perché può dare beneficio in modo naturale, previa valutazione delle possibili controindicazioni che vediamo nel prossimo paragrafo.

Biocompatibilità

Alcuni studi mettono in luce la sicurezza del trattamento. Essendo un prodotto derivato dal sangue del paziente, il PRP non causa reazioni allergiche, rigetto o trasmissione di infezioni. 

Una fiala di PRP.

Il corpo, infatti, riconosce il PRP come proprio. E non sono neanche necessari immunosoppressori o cortisonici, eliminando quindi gli effetti collaterali sistemici.

Procedura poco invasiva

Il PRP viene somministrato tramite infiltrazione in ambulatorio, senza alcun ricorso a chirurgia o ricoveri. Il prelievo di sangue e le iniezioni sono rapide, in genere ben tollerate e permettono un ritorno quasi immediato alle proprie attività.

Ridotti effetti collaterali

Le complicanze correlate al PRP sono rare e perlopiù lievi, come dolore o gonfiore temporaneo nel punto in cui è avvenuta l'iniezione. Eventuali infezioni o reazioni gravi sono davvero casi rari e eccezionali, sempre premesso che la procedura sia stata eseguita nel modo corretto e in condizioni di sterilità. Il rischio di effetti collaterali sistemici, come quelli associati ai corticosteroidi, è praticamente nullo. Ciò detto, è necessaria una supervisione attenta dei pazienti e delle misure di sicurezza. Anche in questo caso, ci affidiamo alla ricerca scientifica per una ulteriore conferma.

Stimolo naturale alla guarigione

Studi su modelli animali e umani mostrano che il PRP accelera la guarigione di ferite, tendini, muscoli e articolazioni, migliorando la qualità del tessuto riparato.

Possibile riduzione di altre terapie

Diversi studi suggeriscono che il PRP possa ridurre la necessità di antidolorifici o antinfiammatori, soprattutto nei pazienti con artrosi o tendinopatie, limitando l'uso dei farmaci. In campo estetico, invece, il PRP può ritardare o ridurre la necessità di interventi più invasivi.

I possibili limiti del PRP

Nonostante questi benefici, la comunità scientifica ricorda che i risultati derivati dalle evidenze cliniche talvolta si presentano eterogenei, in parte anche a causa delle differenze nei protocolli di preparazione e concentrazione del PRP usato negli studi. 

Infatti, al momento non esiste un unico modo standard per preparare il PRP: ogni centro può usare strumenti diversi e ottenere prodotti con quantità e qualità di piastrine variabili, e questo può influenzare i risultati del trattamento. 
 
 Se da un lato la maggior parte degli studi mostra benefici per dolore cronico, artrosi lieve-moderata e tendinopatie, altri trial randomizzati controllati non hanno riscontrato differenze di rilievo rispetto al placebo o ad altri trattamenti, soprattutto in patologie articolari avanzate o in alcune indicazioni estetiche.

Il PRP viene spesso considerato una terapia di supporto o sperimentale, da usare quando le cure tradizionali non bastano, oppure insieme ad esse. Alcune linee guida iniziano a includerlo tra le opzioni, ma di solito consigliano di farlo in centri specializzati e seguendo protocolli precisi.

Un altro limite pratico è che il PRP, nella maggior parte dei casi, non è pagato dal Servizio Sanitario Nazionale: chi vuole farlo deve coprire di tasca propria il costo.

Quali sono controindicazioni e effetti collaterali del PRP?

Il trattamento con PRP è considerato sicuro perché usa il sangue del paziente, e questo come premesso riduce i rischi di rigetto o reazioni allergiche. Tuttavia, come per qualunque altra procedura medica, possono esserci effetti indesiderati: fastidi localizzati, lieve dolore, un leggero gonfiore, un senso di indolenzimento nella zona dove è stato fatto il trattamento. Nulla di allarmante. Nella maggior parte dei casi passano da soli, nel giro di pochi giorni.

Sono rare le complicazioni più serie, ma non impossibili. Se la procedura non viene eseguita in condizioni adeguate, può comparire un'infezione, oppure si può formare un piccolo ematoma.

Ci sono poi casi in cui il PRP non si può fare. Per esempio, in presenza di problemi di coagulazione del sangue, infezioni in corso, tumori del sangue o con un numero molto basso di piastrine. Lo stesso vale per chi assume anticoagulanti o si trova in gravidanza.

In Italia la preparazione del PRP è regolata da norme precise. Il trattamento deve essere eseguito da personale qualificato, in strutture autorizzate, seguendo protocolli ben definiti.

I risultati delle iniezioni di PRP sono permanenti?

No, i risultati del PRP non durano per sempre. L'efficacia del trattamento dipende da cosa si sta trattando e da come risponde il corpo. Nelle articolazioni, ad esempio, i benefici tendono a farsi notare dopo qualche settimana. Nel cuoio capelluto, invece, ci può volere più tempo: a volte anche sei mesi prima di vedere un cambiamento tangibile.

In ogni caso, gli effetti non sono definitivi. Il miglioramento può durare diversi mesi, ma col tempo tende a ridursi. Per questo motivo, molti pazienti tornano a fare nuove sedute a distanza di mesi, quando i benefici iniziano a calare. Sarà il medico, poi, in base alla situazione, a decidere se e quando programmare un richiamo.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Stefano Messori
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