Che significa fare skin flooding e perché potresti averne bisogno

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 12 Novembre, 2024

Ragazza si specchia e si mette la crema

Durante il periodo invernale, la pelle può seccarsi molto facilmente: repentini sbalzi di temperatura, clima freddo e vento ghiacciato sono i principali responsabili della disidratazione cutanea.

In soccorso a chiunque voglia migliorare la salute della propria pelle c'è una tecnica mirata: lo skin flooding (o inondazione della pelle).

Vediamo in cosa consiste e quali sono i suoi vantaggi.

Cos’è lo skin flooding

Lo skin flooding è una tecnica skincare che punta a saturare la pelle con una sequenza di prodotti idratanti, creando uno “strato protettivo” che aiuta a trattenere l’idratazione; utilizzato in particolare durante i mesi invernali o in ambienti secchi, questo metodo è pensato per chi ha la pelle secca o desidera un boost di idratazione.

Il principio fondamentale è quello di utilizzare un umettante (come l’acido ialuronico e la glicerina) per fornire idratazione alla pelle e stratificare il tutto con un emolliente per trattenere l'umidità e prevenire la perdita d'acqua.


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Può essere particolarmente utile durante i mesi invernali più secchi, perché, quando l'umidità è alta, gli umettanti riescono ad assorbire l'acqua dall'aria esterna.

Come si esegue?

La tecnica dello skin flooding sfrutta il principio dell'applicazione “a strati”, seguendo il concetto scientifico di occlusione, che prevede l'uso di prodotti per trattenere l'umidità.

Diversi studi dermatologici hanno dimostrato che questo approccio può migliorare l’idratazione cutanea, proteggendo la barriera della pelle e riducendo i sintomi di secchezza.  

Vediamo come realizzarla passo per passo: 

Detersione

Scegliere un detergente delicato, idratante, che pulisca la pelle senza seccarla; ideale, ad esempio, la formulazione in mousse o dalla texture lattiginosa. La pelle deve rimanere umida da questo step in poi, quindi, se necessario, è importante spruzzare dell'acqua termale per mantenere l'umidità necessaria. 

Tonico idratante e/o essenza

Questi prodotti a base d’acqua sono i primi a idratare la pelle, e risultano ulteriormente efficaci se formulati con ingredienti lenitivi e idratanti, evitando quelli a base alcolica, perché hanno il compito di preparare la pelle a tutto il processo di idratazione che seguirà. 

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Siero con acido ialuronico

L'acido ialuronico è un polisaccaride umettante che si trova naturalmente nella pelle ed è un ingrediente versatile che trattiene fino a 1000 volte il suo peso in acqua; risulta, dunque, essere efficace nel mantenere l'idratazione e l'elasticità della pelle, limitando l'insorgenza delle rughe.

Importante, come specificato sopra, applicare il siero subito dopo il tonico, senza aspettare che si asciughi. 

Prima della crema, se necessario, si può spruzzare nuovamente dell'acqua termale per potenziare ulteriormente l'effetto del flooding. 

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Crema idratante ricca

Utilizzare una crema con ingredienti occlusivi come ceramidi, burro di karité o squalane aiuta a bloccare l'umidità e "sigillare" il risultato ottenuto dagli step precedenti: questo passaggio è essenziale per massimizzare i benefici dell'acido ialuronico e degli altri umettanti applicati precedentemente.

Da tenere in considerazione anche l'acido poliglutammico, capace di formare un film altamente resistente, che impedisce ai liquidi presenti nella pelle di evaporare e causare disidratazione dei tessuti.

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Occorre ricordare che, durante la routine, è importante esaminare attentamente le etichette dei prodotti, assicurandosi di evitare sostanze irritanti come:

Domande frequenti sullo skin flooding

Ecco alcuni dubbi ricorrenti su questa tecnica applicata nella skincare invernale:

Lo skin flooding è adatto a tutti i tipi di pelle?

Non proprio, è particolarmente utile per pelli secche, sensibili, asfittiche e con barriera cutanea danneggiata

Se si ha una pelle mista, grassa e/o acneica i prodotti in eccesso e dal poter eccessivamente idratante potrebbero ostruire i pori e peggiorare la situazione. 

Quante volte a settimana si può fare skin flooding?

Dipende dal livello di secchezza della pelle; generalmente, due o tre volte alla settimana può essere un buon punto di partenza.

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Si possono combinare altri trattamenti con lo skin flooding?

Sì, ma è meglio evitare ingredienti troppo aggressivi (come retinoidi e scrub chimici e enzimatici) nella stessa routine per non sovraccaricare la pelle.

Si tratta di un trattamento sicuro?

Lo skin flooding non è una routine irritante e sembra essere sicura per la maggior parte dei tipi di pelle.

Bisogna, però, sempre tenere a mente che, in caso di pelle infiammata, problematica e particolarmente sensibile, è necessario affidarsi a persone specializzate in dermatologia, skin specialist e/o chimiche cosmetologhe. 

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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