La situazione relativa all'inquinamento da plastica, approfondita da ESG360, è destinata a peggiorare drasticamente: le previsioni ci dicono che entro il 2040 la sua produzione potrebbe addirittura raddoppiare a livello mondiale.
E anche se c'è sempre più consapevolezza del problema e sono state prese diverse misure, la verità è che solo una piccola parte della plastica, circa il 10%, viene effettivamente riciclata; il resto finisce nell'ambiente, inquinando i nostri mari, le nostre terre, il nostro cibo e l'aria che respiriamo.
Come se non bastasse, la produzione, la gestione e lo smaltimento della plastica contribuiscono in modo significativo all'aumento dei gas serra, responsabili del cambiamento climatico: si stima che circa il 3,3% delle emissioni globali di gas a effetto serra provenga proprio dalla plastica.
Dunque, per affrontare il tema dello stile di vita zero waste a tutto tondo, Cate e Tesla, content creator e imprenditori (@friendlyshopitalia), ci hanno parlato del loro percorso, nonché continuo impegno volto a migliorarsi, verso la sostenibilità.
Ciao Cate e Tesla, parlateci di voi e della tipologia di contenuti che portate sui social
Ciao! Io e Tesla ci conosciamo da 14 anni e da 7 siamo soci: nella vita, infatti, siamo imprenditori e content creator.
Sul nostro profilo trattiamo il tema della sostenibilità nel modo più ampio possibile, partendo dalle nostre abitudini e dal nostro percorso: parliamo di zero waste e vita (quasi) senza plastica, di alimentazione vegana (noi lo siamo da 4 anni), di impatto sulla Terra e di tutte quelle scelte che possiamo compiere per una vita più connessa alla natura.
Con i nostri contenuti mostriamo quello che noi concretamente facciamo nel quotidiano per essere un po' più sostenibili e cerchiamo di ispirare la nostra community ad adottare nuove abitudini.
La nostra speranza è anche quella di stimolare un pensiero critico nei confronti di tutto quello che diamo per scontato: ci siamo resi conto che molte delle abitudini che tutt* noi abbiamo sono cose che facciamo "di default", nel modo in cui si è "sempre" fatto: il nostro invito è invece quello di imparare a riflettere sull'esistenza di modi alternativi, migliori per noi e per l'ambiente.
Infine, siamo fortemente convinti che per prendersi cura del pianeta dobbiamo in primis stare bene noi e quindi molti dei nostri contenuti, inclusa una newsletter mensile interamente dedicata a questo, sono rivolti ad abitudini utili a riconnettersi con i nostri bisogni più "umani" e alla connessione con la natura.
Siete stati i primi in Italia ad aprire un negozio d'Italia con prodotti eco-sostenibili e zero waste: da dove è nato tutto?
A inizio 2017 abbiamo iniziato a interessarci allo zero waste un po' per caso, scoprendo questo stile di vita da blog e video Youtube di creator esteri: man mano che esploravamo questo tema ci siamo resi conto di quanto e come le nostre abitudini impattassero il pianeta, sentendo l'esigenza di cambiare le cose e di fare la nostra parte.
Abbiamo cominciato a cercare alternative di uso quotidiano che ci aiutassero in questa transizione – come quelle che offriamo ora nel nostro shop – non trovando purtroppo realtà in Italia che se ne occupassero in modo coerente e offrendo soluzioni davvero efficaci.
In quel periodo io stavo anche affrontando una "crisi" lavorativa, dove non mi indentificavo più in quello che facevo e dove mi rendevo conto sempre di più di come avrei desiderato vivere una vita più allineata ai miei bisogni e valori personali.
A quel punto Tesla ha pensato di unire il mio desiderio di cambiamento allo stile di vita più sostenibile che pian piano stavamo costruendo e mi ha proposto di creare un progetto insieme, con l'intenzione di colmare quel vuoto che c'era nel mercato italiano all'epoca e il desiderio di avvicinare sempre più persone a questo mondo.
Detto fatto: poche settimane dopo abbiamo mosso i primi passi e messo le basi per il nostro progetto e aperto la partita iva.
A giugno 2018, investendo tutti nostri risparmi letteralmente fino all'ultimo centesimo, lanciamo contemporaneamente lo shop online, il nostro profilo Instagram e il nostro negozio fisico a Padova, e il resto... È storia!
Spiegateci i vantaggi a tutto tondo di un approccio alla cura della persona e della casa a minor impatto possibile
Ogni persona sceglie di avvicinarsi a queste alternative per motivi diversi e quindi i benefici sono soggettivi: c'è chi lo fa per amore dell'ambiente, chi per un risparmio economico (sì, perché sul lungo periodo si risparmia), chi per usare ingredienti più sicuri e delicati...
A livello pratico e tangibile però, è innegabile che si riduca drasticamente la quantità di rifiuti che si produce: basti pensare che uno shampoo solido da 70gr mediamente equivale a 2-3 flaconi di plastica da 250ml; ne consegue che anche le emissioni nel trasporto sono ridotte.
In generale poi il packaging o i materiali dei prodotti riutilizzabili (come ad esempio spugne o spazzole per la pulizie), sono tutti biodegradabili e in linea con i concetti dell'economia circolare e quindi non pensati per finire in discarica; insomma, i vantaggi per l'ambiente sono evidenti: meno plastica, meno rifiuti, meno ingredienti inquinanti.
Per quel che riguarda i benefici che ne può trarre chi sceglie queste alternative, come dicevo prima, sono più soggettivi ma il vantaggio più grande è forse proprio il cambio di mindset che si ottiene cambiando le proprie abitudini: si comincia a notare tutto quello che può essere fatto diversamente e ci si sente parte di una rivoluzione gentile!
La soddisfazione che questo percorso regala non è poca ed è anche quella che spinge a continuare il percorso e fare sempre di più.
C’è ancora scetticismo verso la cosmesi solida e i materiali più sostenibili: perché secondo voi? Potete sfatare qualche dubbio ricorrente in merito?
La verità è questa: anche se negli anni le alternative sono aumentate, il mondo della cosmesi solida è ancora una nicchia dove la "ricerca" di formulazioni efficaci si è mossa molto lentamente.
Molte delle persone che hanno questo pensiero si sono fermate alle "prime versioni", che, è vero, lasciavano molto a desiderare; se possiamo dare un consiglio: non lasciatevi fermare da vecchie esperienze negative e fate qualche tentativo in più.
Un altro grosso limite è poi che molte volte viene usato un unico prodotto come rappresentante dell'intera categoria, mi spiego meglio: alcune persone ci dicono "ho provato lo shampoo solido, non funziona quindi gli shampoo solidi non fanno per me".
Ma diremmo la stessa cosa per uno shampoo liquido? Basta provarne uno per dare un giudizio a qualsiasi altro shampoo liquido?
Quanto è vero nella cosmesi liquida, lo è anche per quella solida: la qualità di un prodotto non dipende dalla sua "forma fisica" ma dagli ingredienti usati e da come è formulato.
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Questo concetto lo abbiamo compreso ancora di più quando nel 2024 abbiamo creato la nostra linea di cosmesi solida: un'esperienza che ci ha permesso di comprendere al meglio cosa c'è dietro a un "semplice" solido.
Sicuramente poi con i cosmetici serve avere qualche accortezza in più nella fase della conservazione ma, in termini di resa ed efficacia, non ci sono differenze.
E a proposito di conservazione, anche qui gira voce che sia una cosa complessa ma, spoiler: non lo è! I solidi richiedono solo di essere fatti asciugare bene dopo ogni uso, cosa facilmente con l'accessorio giusto, come il nostro porta sapone magnetico, una scatolina con livello di scolo o semplicemente la classica grata da doccia.
Vista la tendenza all’overconsumption, vi chiedo tre consigli su come cominciare a ridurre l'impronta ecologica
Chiederti se ti serve, chiedertelo di nuovo e se sì, acquistarlo da realtà indipendenti.
Il gesto più potente e più impattante per ridurre il proprio impatto è acquistare in modo consapevole, solo cose che ci servono davvero e supportando le piccole realtà indipendenti che lavorano seguendo valori in cui ti ritrovi anche tu!
In questo momento il pianeta ci chiede non solo di migliorare i nostri consumi ma più di tutto, di ridurli: questo dovrebbe essere il primo pensiero nella nostra mente quando valutiamo un acquisto, sostenibile o meno.