Nell'ambito del benessere e dell'estetica, i termini "ritenzione idrica" e "cellulite" vengono spesso usati in modo intercambiabile, generando confusione.
Sebbene possano sembrare problematiche simili e spesso coesistano, si tratta in realtà di condizioni distinte, con cause, manifestazioni e approcci terapeutici differenti.
Questo articolo si propone di fare chiarezza su queste due diffuse imperfezioni, analizzandone le caratteristiche principali per aiutarti a comprenderne le differenze e a individuare il trattamento più efficace per le tue esigenze.
Cos'è la ritenzione idrica
La ritenzione idrica, nota anche come edema, si verifica quando il corpo trattiene e accumula liquidi in eccesso nei tessuti, in particolare nello spazio interstiziale, ovvero tra una cellula e l'altra.
In condizioni normali, l'organismo mantiene un equilibrio preciso tra la quantità di liquidi presenti nel sangue, nel sistema linfatico e nei tessuti. Questo meccanismo fa sì che i liquidi circolino continuamente tra vasi sanguigni, capillari e cellule, senza accumularsi in modo anomalo.
Quando questo equilibrio si altera, per problemi circolatori, linfatici o metabolici, i liquidi ristagnano nei tessuti, causando gonfiore.
La ritenzione idrica può essere temporanea o persistente, generalizzata o localizzata, e può essere un segnale di disfunzione circolatoria o linfatica.
Come si manifesta e quali sono le zone più colpite
La ritenzione idrica si manifesta perlopiù nelle zone del corpo dove il drenaggio venoso e linfatico è più vulnerabile:
- gambe, caviglie e piedi: le più coinvolte, specie dopo molte ore in piedi o seduti;
- cosce e glutei: spesso associate a cellulite;
- addome
- braccia e mani;
- zona perioculare: in alcuni casi, al risveglio.
La distribuzione può variare in base a sesso, età, postura abituale e condizioni ormonali.
I sintomi più tipici che rendono riconoscibile questa condizione sono:
- gonfiore localizzato, soprattutto alle gambe, alle caviglie e all'addome;
- sensazione di pesantezza alle gambe;
- pelle tesa e lucida;
- aumento di peso;
- impronta visibile alla pressione del dito (segno della fovea).
La comparsa di questi sintomi può variare durante la giornata, aggravandosi con il caldo, la stazione eretta prolungata o dopo lunghi periodi di inattività.
Cause e fattori scatenanti della ritenzione idrica
La ritenzione idrica può derivare da molteplici fattori, spesso associati tra loro, tra le cause più frequenti:
- disfunzioni della microcircolazione e difficoltà del sistema linfatico nel drenare i liquidi;
- fluttuazioni ormonali, come quelle che si verificano durante il ciclo mestruale, la gravidanza o la menopausa;
- stile di vita non salutare, come: mancanza di attività fisica o stile di vita sedentario; eccessivo consumo di alcol; elevati livelli di stress e/o stress cronico che altera i meccanismi di regolazione ormonale; permanenza prolungata nella stessa posizione (in piedi o seduti); clima caldo o eccessivamente caldo che favorisce la vasodilatazione e la stasi; bagni o docce troppo caldi, che causano espansione dei tessuti e l'accumulo locale di liquidi; abbigliamento troppo stretto o uso abituale di tacchi troppo alti;
- fattori genetici e predisposizione familiare;
- dieta squilibrata (eccesso di sodio, zuccheri raffinati);
- carenze nutrizionali (soprattutto proteiche);
- assunzione di contraccettivi ormonali, corticosteroidi e antipertensivi;
- possibili patologie associate: insufficienza venosa, linfatica, cardiaca, epatica, renale, ovaio policistico, ipotiroidismo;
- traumi locali pregressi o debolezza dei tessuti.
Cos'è la cellulite
La cellulite, nota in ambito medico come panniculopatia edemato-fibrosclerotica, è un'alterazione del tessuto sottocutaneo che coinvolge il pannicolo adiposo, la microcircolazione e il tessuto connettivo.
Si verifica quando lo strato di cellule adipose nel tessuto sottocutaneo spinge contro il tessuto connettivo sottostante, creando delle fossette o irregolarità sulla superficie della pelle. La pelle a buccia d'arancia è il segno evidente della cellulite.
Non è un semplice accumulo di grasso, ma una condizione infiammatoria cronica e localizzata che altera la struttura della pelle, provocandone ispessimenti visibili.
Le zone del corpo più soggette
Le aree del corpo in cui si manifesta la cellulite sono:
- cosce, glutei e fianchi;
- braccia;
- addome e parte bassa della schiena.
Contrariamente a quanto si crede, la cellulite non è direttamente legata all'obesità. Anche persone con altri tipi di corporatura possono averla
È più comune nelle donne che negli uomini a causa della diversa struttura del tessuto connettivo femminile, ma anche gli uomini possono soffrirne
Stadi della cellulite
Clinicamente, la cellulite può essere classificata in quattro stadi:
- stadio 0: nessuna alterazione visibile, nemmeno comprimendo la pelle;
- stadio 1: pelle liscia a riposo, ma con aspetto a "buccia d’arancia" alla compressione;
- stadio 2: irregolarità visibili anche senza pressione, con possibile gonfiore locale;
- stadio 3: noduli duri, anche dolenti alla palpazione, alterazioni vascolari o pigmentarie.
Un'altra classificazione della cellulite la distingue in:
- lieve: leggere fossette visibili solo quando la pelle viene pizzicata;
- moderata: le fossette sono visibili anche in piedi;
- grave: fossette profonde e irregolarità cutanee pronunciate.
Tipi di cellulite
La cellulite può presentarsi in diverse forme, che possono anche combinarsi tra loro:
- edematosa: caratterizzata da ristagno di liquidi, tipica delle fasi iniziali, si associa a ritenzione idrica;
- fibrosa: più compatta e dura al tatto, è causata da un indurimento del tessuto connettivo;
- flaccida o molle: visibile soprattutto nei soggetti con tono muscolare ridotto o perdita di elasticità cutanea.
Cause e fattori scatenanti della cellulite
Le cause della cellulite sono multifattoriali:
- predisposizione genetica;
- squilibri ormonali: cambiamenti nei livelli ormonali, in particolare degli estrogeni;
- stile di vita non salutare: una dieta scorretta, la mancanza di attività fisica e il fumo;
- disfunzioni circolatorie: problemi di microcircolazione o del sistema linfatico;
- stress cronico;
- traumi pregressi o debolezza dei tessuti.
Differenza tra cellulite e ritenzione idrica
Cellulite o ritenzione idrica? Sebbene possano manifestarsi insieme, ritenzione idrica e cellulite sono due condizioni distinte, con cause fisiopatologiche diverse.
La ritenzione idrica è legata perlopiù all'accumulo di liquidi nei tessuti, causato da un'alterazione del drenaggio venoso o linfatico. È un fenomeno funzionale e potenzialmente reversibile
La cellulite, invece, è un'infiammazione più profonda, una modificazione strutturale del tessuto sottocutaneo. Non si limita all'accumulo di liquidi, ma coinvolge anche l'infiammazione cronica del tessuto adiposo, la fibrosi e la degenerazione del connettivo, che a sua volta portano alla ritenzione di liquidi.
Come riconoscere ritenzione idrica e distinguerla dalla cellulite: sintomi a confronto
La ritenzione idrica è transitoria e priva di dolore (almeno nelle prime fasi). Si manifesta attraverso una sensazione di pesantezza e gonfiore diffuso, pelle tesa, sensazione di pesantezza, miglioramento con il movimento o il riposo con gambe sollevate.
Può avere un aspetto uniformemente gonfio e liscio ai tessuti, con una pressione che può lasciare impronta (segno della fovea).
La cellulite è meno transitoria, si presenta con pelle a "buccia d’arancia" o a "materasso", noduli sottocutanei, irregolarità cutanee persistenti anche in assenza di gonfiore, e possibile dolore al tatto nei casi più avanzati.
Potrebbe interessarti anche:
- Dieta per ritenzione idrica: gli alimenti più indicati e quelli da evitare
- Drenanti naturali efficaci per ritenzione idrica e gonfiore: una panoramica
- Ritenzione idrica e cellulite: approccio nutrizionale e consigli utili
È possibile anche appurare la natura della condizione, con qualche test:
- test del pizzicotto: se una fossetta scompare sollevando delicatamente la pelle sopra di essa, si tratta di ritenzione idrica. Se la fossetta rimane visibile, è cellulite;
- test del "flick": se, picchiettando delicatamente la pelle più volte, si vedono delle increspature simili a quelle prodotte da un sasso lanciato in uno specchio d'acqua, è ritenzione idrica. Se non si vedono, potrebbe essere cellulite;
- posizione supina: se, sdraiandosi sulla schiena e sollevando le gambe perpendicolarmente al corpo, tutte le fossette scompaiono, si tratta di ritenzione idrica. Se le fossette rimangono, è cellulite;
- consistenza del tessuto: se la pelle al tatto risulta dura e densa, è cellulite. Se è morbida o "molliccia", è ritenzione idrica.
Perché spesso coesistono
Nella pratica clinica le due condizioni sono concomitanti. La ritenzione di liquidi può aggravare la cellulite, perché peggiora il microcircolo e favorisce la stasi.
A sua volta, la presenza di cellulite può ostacolare il corretto drenaggio dei liquidi, alimentando un circolo vizioso che peggiora progressivamente la qualità dei tessuti.
FAQ – Domande frequenti sulla differenza tra ritenzione idrica e cellulite
Vediamo alcune domande ricorrenti su queste condizioni:
Come si gestisce la ritenzione idrica?
La ritenzione idrica si può controllare adottando alcuni buoni accorgimenti: mangiare frutta e verdura, limitare sale e zuccheri, fare attività fisica moderata, evitare di stare fermi a lungo e usare trattamenti drenanti.
L'allenamento intenso è utile per cellulite e ritenzione?
Non sempre, ma allenamenti troppo lunghi o traumatici possono anche peggiorare la situazione. Meglio fare interval training, cardio leggero e allenamenti di forza nel giusto.
Esistono trattamenti medici o estetici?
Sì, per la ritenzione idrica si possono utilizzare impacchi, creme drenanti, massaggi, idroterapia e drenaggio linfatico.
Per la cellulite, oltre a questi trattamenti, si può ricorrere anche a tecniche come radiofrequenza, mesoterapia, carbossiterapia, onde d'urto e altre metodiche che sfruttano il riscaldamento profondo e mirato dei tessuti o che permettono di ridurre il grasso localizzato.