Le bolle d'acqua sul corpo possono comparire per diversi motivi: in risposta a uno stress fisico localizzato, per attrito, a causa di temperature estreme, come conseguenza di dermatiti da contatto, infezioni (virali, batteriche, fungine, parassitarie), eczema/disidrosi e malattie autoimmuni bollose, oltre a reazioni a farmaci e condizioni rare come sindromi bollose.
Bolle d'acqua sulla pelle a causa dello sfregamento continuo
Questa è la causa più frequente di bolle d'acqua sulla pelle che si manifestano a seguito di uno sfregamento ripetuto su alcune zone come mani e piedi.
Per esempio:
- quando si indossano scarpe nuove o strette per una lunga camminata;
- quando si usa un attrezzo senza guanti protettivi;
- quando si pratica uno sport che implica una presa costante.
Il processo è di tipo meccanico. Quando la pelle viene strofinata a lungo, gli strati che la compongono si separano tra loro e si forma una bolla. Se fa caldo e c'è molta umidità, la pelle suda di più e diventa più morbida. Questo rende ancora più facile la comparsa delle vesciche e le fa formare più velocemente.
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Bisogna distinguere le bolle dai calli e dai duroni. Le vesciche derivano da un forte attrito breve; i calli sono un ispessimento della pelle dovuto a una pressione più lieve ma cronica e prolungata.
Una variante comune è la bolla ematica Se l'attrito è associato a un trauma da schiacciamento o a un pizzicotto, i piccoli vasi sanguigni sotto la pelle possono rompersi.
In questo caso, la bolla si riempie di sangue anziché di siero, assumendo un colore rosso scuro o violaceo. L'aspetto cambia ma il meccanismo di protezione e il processo di guarigione sono gli stessi.
Bolle da sudore e calore: miliaria (sudamina)
Quando caldo e umidità eccessivi ostruiscono i dotti delle ghiandole sudoripare, il sudore resta intrappolato sotto la pelle. Compaiono piccole bollicine pruriginose sulla pelle, trasparenti o bianche su collo, tronco e pieghe, soprattutto sotto abiti aderenti.
L'ostruzione fa accumulare il sudore nello strato superficiale della pelle creando micro-vescicole. Questa condizione va distinta da acne e dermatiti. Nella miliaria le bollicine sono molto piccole, raggruppate e senza pus, e compaiono dopo sudorazione intensa.
Bolle da temperature estreme: freddo e caldo
La pelle è sensibile alle temperature estreme. Ecco perché possono formarsi bolle come conseguenza di un danno da ustioni o freddo:
- ustioni: le ustioni di secondo grado causate dal contatto con fiamme, liquidi bollenti, vapore o superfici roventi, causano la comparsa quasi immediata di bolle. Queste bolle (o flittene) non devono essere rotte perché proteggono il tessuto sottostante da infezioni. Anche un'eccessiva esposizione al sole può causare un'ustione solare (eritema solare) così intensa da provocare la comparsa di vescicole sulla pelle arrossata e dolente;
- congelamento: anche se meno comune, il freddo estremo può danneggiare i tessuti cutanei. Le bolle possono formarsi durante la fase di riscaldamento della pelle congelata.
Bolle da geloni (perniosi)
L'esposizione prolungata a freddo umido può causare geloni con arrossamento violaceo, bruciore, prurito e talvolta piccole bolle su dita, piedi, orecchie e naso. Il processo è vascolare-infiammatorio.
I piccoli vasi reagiscono al freddo con alterazioni del flusso ematico e dell'integrità della pelle, portando alla formazione di edema e vescicole.
Dermatiti irritative e allergiche
A volte, la pelle reagisce con la formazione di bolle dopo essere entrata in contatto con sostanze specifiche. Questa reazione è nota come dermatite da contatto, che può essere di due tipi.
Dermatite irritativa da contatto
Si verifica quando la pelle entra in contatto con sostanze chimiche aggressive che la danneggiano direttamente. Esempi comuni sono detergenti potenti, solventi, varechina, alcool denaturato o altre sostanze chimiche industriali. La reazione è una forma di reazione diretta contro un agente irritante.
Dermatite allergica da contatto
In questo caso, la reazione non è causata dall'aggressività della sostanza in sé, ma da una risposta esagerata del sistema immunitario ad un allergene.
Le persone sensibili possono sviluppare vescicole pruriginose dopo il contatto con metalli come il nichel (comune in bigiotteria, fibbie e bottoni), lattice, cosmetici, profumi o alcune piante
Anche le punture di insetti (come ragni o zanzare) o il contatto con le meduse possono scatenare una reazione allergica localizzata con formazione di bolle.
Orticaria e reazioni a farmaci con vescicole
A volte la pelle reagisce con pomfi (lesioni rilevate di breve durata) pruriginosi . Possono comparire all’improvviso e poi spariscono in poche ore, potendo comparire in altre zone .In caso di reazione intensa possono verificarsi bolle o vescicole
Succede perché il sistema immunitario "si attiva" e fa uscire più liquidi dai capillari. L'accumulo di questo liquido sotto la pelle provoca il gonfiore e, a volte, la formazione di piccole bolle. Se le bolle sono diffuse o molto estese, è bene sentire un parere medico.
Bolle sulla pelle da infezione
A volte, le bolle sono il segno visibile della reazione del corpo a virus o batteri. Queste manifestazioni hanno caratteristiche distintive che, riconosciute, possono portare a diagnosi e terapia corrette.
Virus della Varicella-Zoster
La varicella è la classica malattia esantematica dell'infanzia, molto contagiosa, che colpiva la maggior parte dei bambini, ora molto ridotta con la vaccinazione. Dopo un'incubazione di 2-3 settimane, la malattia esordisce con un'eruzione cutanea caratteristica (rash), febbre lieve e malessere generale.
Si formano piccole macchioline rosa pruriginose rilevate (papule) che compaiono su testa, tronco e arti. Queste papule diventano vescicole piene di liquido chiaro, che poi diventano torbide (pustole) e infine si seccano formando delle croste destinate a cadere. La presenza contemporanea di lesioni in tutti e tre gli stadi (papule, vescicole, croste) è un segnale diagnostico.
Una volta guarita la varicella, il sistema immunitario produce un'immunità permanente contro una nuova infezione. Il virus però non viene completamente eliminato dall'organismo. Si ritira in uno stato di latenza o "sonno" all'interno dei gangli delle radici nervose spinali, dove può rimanere inattivo per tutta la vita. Ecco che questo può innescare il fuoco di Sant'Antonio.
Fuoco di Sant'Antonio (Herpes Zoster)
A distanza di anni o decenni, in seguito a un calo delle difese immunitarie, il virus può "risvegliarsi". Tra le cause di questa riattivazione ci sono diversi fattori:
- l'invecchiamento;
- un forte stress psico-fisico;
- malattie che indeboliscono il sistema immunitario (come l'HIV, ma anche solo un forte infulenza);
- terapie immunosoppressive (come la chemioterapia).
Il virus riattivato viaggia lungo le fibre nervose fino a raggiungere la pelle, causando l'Herpes Zoster.
Il sintomo che più lo caratterizza è un dolore forte e un formicolio in una specifica area della pelle. Questo dolore precede la comparsa delle bolle di alcuni giorni. Molti lo descrivono come una sensazione di spilli o di scossa elettrica.
L'eruzione cutanea è molto diversa da quella della varicella. Compaiono grappoli di vescicole su una base di pelle arrossata e infiammata. La caratteristica più importante è la sua distribuzione che segue il percorso del nervo infettato, manifestandosi su un solo lato del corpo (distribuzione unilaterale e dermatomerica).
Herpes Simplex (HSV)
L'Herpes Simplex è un altro virus molto comune che causa infezioni latenti e ricorrenti. Esistono due tipi principali:
- HSV-1: tradizionalmente associato all'herpes labiale (la cosiddetta "febbre del labbro"), causa la comparsa di grappoli di piccole vescicole dolorose sulle labbra o intorno alla bocca;
- HSV-2: è la causa principale dell'herpes genitale, una delle più comuni infezioni a trasmissione sessuale che si manifesta attraverso la comparsa di vescicole dolorose nell'area genitale o anale.
Oggi questa distinzione è meno netta perché entrambi i virus possono infettare entrambe le aree. Anche in questo caso, dopo la prima infezione, il virus rimane latente nei gangli nervosi e può riattivarsi periodicamente, in concomitanza con stress, esposizione solare, febbre o cali immunitari, causando la ricomparsa delle caratteristiche vescicole.
Altre infezioni virali comuni
Esistono altre malattie infettive, soprattutto in età pediatrica che possono presentare vescicole come parte del loro quadro clinico. La più nota è la malattia Mani-Piedi-Bocca, causata da virus del genere Enterovirus.
Si manifesta con vesciche sulla pelle, piccole ulcere dolorose in bocca (sulla lingua e sulle gengive), e con un'eruzione cutanea non pruriginosa, vescicole sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi.
Bolle da infezione: batteri
Ecco alcune cause di bolle sulla pelle dovute ai batteri.
Impetigine: l'infezione batterica contagiosa
A differenza delle precedenti, l'impetigine non è causata da un virus ma da batteri, solitamente Stafilococchi o Streptococchi. È molto comune nei bambini ed è molto contagiosa tramite contatto diretto.
L'impetigine bollosa si manifesta attraverso bolle piene di liquido sulla pelle, soprattutto sui glutei e sul tronco. Queste bolle possono rompersi con grande facilità. Una volta rotte, lasciano una base umida e arrossata che si ricopre di una crosta sottile, color miele o dorata. Data la sua natura batterica e la sua alta contagiosità, l'impetigine richiede una diagnosi medica e un trattamento con antibiotici, topici o orali a seconda della gravità.
Bolle da infezione: funghi
Ecco altre cause di bolle d'acqua sulla pelle legate ai funghi.
Micosi vescicolari: funghi della pelle
Alcune infezioni da dermatofiti o Candida possono provocare talvolta piccole vescicole piene di liquido, soprattutto su piedi e mani. Esempi: tinea pedis "vescicolare", con bollicine ai bordi della pianta del piede, prurito e desquamazione; candidosi negli spazi tra le dita con pelle macerata, arrossata e vescicole superficiali.
Il meccanismo è infettivo-infiammatorio; l'umidità cronica (scarpe chiuse, sudore) favorisce la persistenza.
Eczema e disidrosi
Non sempre la causa è un agente esterno come un trauma o un'infezione. A volte, le bolle sono il risultato di un'infiammazione interna della pelle, una condizione nota come eczema o dermatite.
In questi casi, la pelle reagisce in modo anomalo a causa di una predisposizione genetica, di un'alterata funzione di barriera o di fattori scatenanti specifici come lo stress.
Disidrosi (eczema disidrotico)
La disidrosi è una forma particolare e molto comune di eczema che merita un'attenzione speciale perché le sue vescicole sono causa di preoccupazione e disagio. Colpisce quasi esclusivamente i palmi delle mani, le piante dei piedi e le superfici laterali delle dita.
La disidrosi si manifesta con la comparsa improvvisa di bolle dure sulla pelle, che non si rompono facilmente. Possono essere isolate o così numerose e ravvicinate da confluire in bolle grandi sulla pelle.
Più delle vescicole stesse, ciò che definisce la disidrosi è il sintomo che le accompagna: bolle sulla pelle che prudono in modo intenso, profondo, che può dare bruciore fino a diventare insopportabile. Il bisogno di grattarsi può essere così forte da interferire con il sonno e le attività quotidiane. La disidrosi sembra legata a periodi di forte stress emotivo.
Altre cause sono la sudorazione eccessiva (iperidrosi), il clima caldo e umido dell'estate, il contatto con alcuni metalli (in particolare il nickel) e una predisposizione familiare o personale alla dermatite atopica.
Per quanto riguarda il legame con lo stress, si tratta di una connessione riconosciuta tra lo stato psicologico e la reazione infiammatoria cutanea.
Nel giro di 2-4 settimane, le vescicole si seccano e si riassorbono. La pelle sovrastante inizia poi a desquamarsi, lasciando l'area arrossata, secca e screpolata, prima di tornare alla normalità. La disidrosi ha un andamento cronico-recidivante, con periodi di remissione alternati a fasi acute.
Altre forme di dermatite (eczema)
Anche altre forme di eczema possono, in determinate circostanze, manifestarsi con bolle. La dermatite atopica, la forma più comune di eczema, è associata a pelle secca, arrossamento e prurito.
Durante le fasi di riacutizzazione o quando ci si gratta in modo intenso, le lesioni possono diventare essudative e possono formarsi piccole bolle sulla pelle, nelle pieghe di gomiti e ginocchia.
Le bolle da malattie autoimmuni
In queste malattie, il sistema immunitario, che ci protegge da virus e batteri, attacca le strutture della stessa pelle, causando la formazione di bolle. Queste patologie richiedono una diagnosi specialistica e trattamenti mirati.
Pemfigoide bolloso
Questa è la più comune tra le malattie autoimmuni che colpisce le persone anziane, con un'età di esordio superiore ai 60-70 anni, anche se può verificarsi a qualsiasi età.
Il primo e unico sintomo per mesi, o addirittura anni, non sono le bolle ma un prurito intenso e diffuso, a volte scambiato per secchezza cutanea o orticaria.
In un secondo momento compaiono bolle grandi piene di liquido chiaro in rilievo, sul tronco, sugli arti e nelle pieghe cutanee, come ascelle, inguine e la parte interna di gomiti e ginocchia. A differenza di altre malattie autoimmuni, di solito non vengono colpite le mucose (come l'interno della bocca).
La diagnosi non può basarsi solo sull'aspetto clinico, ma necessita di una biopsia cutanea. Un piccolo campione di pelle prelevato e analizzato in laboratorio con la tecnica di immunofluorescenza diretta, che permette di visualizzare gli autoanticorpi depositati tra l'epidermide e il derma, confermando la natura autoimmune della malattia.
La terapia si basa sull'uso di corticosteroidi (in crema per le forme lievi, per via orale per quelle più estese) e, nei casi più resistenti, di farmaci immunosoppressori che modulano la risposta del sistema immunitario.
Bolle d'acqua sulle mani: altri disturbi autoimmuni bollosi
Vediamo quali sono le altre malattie autoimmuni che portano alla formazione di bolle sul corpo.
Pemfigo volgare
Il pemfigo volgare è una malattia autoimmune della pelle in cui compaiono bolle dolorose che si rompono facilmente, lasciando zone scoperte e arrossate.
Possono essere coinvolte anche le mucose, per esempio l'interno della bocca. Per confermare la diagnosi serve prelevare un piccolo campione di pelle (biopsia) da analizzare, e il trattamento si basa su farmaci che agiscono sul sistema immunitario.
Dermatite erpetiforme (Duhring)
Sono piccole bollicine molto pruriginose che compaiono in gruppi, soprattutto su gomiti, ginocchia, glutei e schiena. La dermatite erpetiforme è collegata a una sensibilità al glutine e scompare seguendo una dieta senza glutine.
Si tratta di una malattia autoimmune. Le difese dell'organismo attaccano per errore i punti che tengono uniti gli strati della pelle, provocandone la formazione della bolla cutanea.
“Bolle” legate ai follicoli: follicolite e foruncoli
Quando il follicolo si irrita o si infetta, compaiono piccole bolle rosse che possono riempirsi di liquido o pus, soprattutto su mento, torace, glutei e cosce. La causa più frequente è un'infezione batterica favorita da rasatura, sfregamento, sudore e pelle occlusa da indumenti stretti o poco traspiranti.
A differenza delle vesciche da sfregamento, il problema qui nasce e rimane attorno all'imbocco del pelo, non in un’area casuale della pelle, perché l’infiammazione parte dal follicolo.
Come curare le bolle d'acqua sulla pelle?
Non è consigliabile adottare sempre un rimedio fai-da-te. Prima di prendere qualsiasi iniziativa, meglio accertarsi della natura della bolla d'acqua. Si tratta di bolle bianche sulla pelle? Bolle d'acqua sul corpo?
Quando rivolgersi al medico
Contattare il medico di base o un dermatologo se compaiono uno o più di questi sintomi.
- infezione: se la bolla o l'area circostante forma pus, un arrossamento più ampio, un calore anomalo al tatto, un dolore crescente e pulsante, o se si notano delle striature rosse che si allontanano dalla bolla, l'infezione è probabile e richiede un trattamento antibiotico;
- febbre: la comparsa di bolle associate a febbre, brividi, dolori muscolari o articolari, o un forte mal di testa, suggerisce che la causa non è locale ma sistemica, come in caso di un'infezione virale (varicella, herpes zoster) o una reazione più seria;
- diffusione rapida: se la comparsa di molte strane bolle sul corpo senza una causa evidente come un'ustione o uno sfregamento;
- comparsa di bollicine in punti atipici come intorno o dentro gli occhi, le palpebre, all'interno della bocca o della gola, o nell’area genitale;
- dolore associato a lesione: un dolore che precede l'eruzione cutanea ed è localizzato su un solo lato del corpo potrebbe indicare Herpes Zoster;
- condizioni mediche: se si soffre di diabete, se si hanno problemi di circolazione (arteriosa o venosa) o un sistema immunitario compromesso (a causa di malattie o farmaci), anche una piccola e apparentemente innocua bolla, specialmente sui piedi, deve essere controllata;
- reazione grave e sistemica: se la comparsa di bolle o di un'eruzione cutanea è accompagnata da difficoltà respiratorie, gonfiore del viso, delle labbra o della lingua, o una sensazione di soffocamento, potrebbe trattarsi di una reazione allergica (anafilassi). In questo caso, si deve subito cercare assistenza medica.