È legittimo chiedersi se la piastra rovini i capelli perché, se da un lato la tecnologia ha fatto enormi passi avanti nel rendere gli strumenti per lo styling sempre più performanti e meno aggressivi, dall’altra resta il fatto che il calore è, in ogni caso, un elemento potenzialmente dannoso per la fibra capillare.
Ma è davvero colpa della piastra? O è l’uso scorretto a fare la differenza? Cerchiamo di fare chiarezza.
La piastra rovina i capelli?
Prima di rispondere a questa domanda, occorre capire come funziona una piastra per capelli: si tratta di uno strumento che utilizza il calore per modificare temporaneamente la struttura del capello, rendendolo liscio o mosso a seconda dell’effetto desiderato.
Il principio si basa su rottura e ricostruzione dei legami idrogeno all’interno del capello: un processo reversibile, ma che, se ripetuto in modo scorretto, può indebolirne la fibra.
Il vero problema, quindi, non è tanto l’uso della piastra in sé, quanto la temperatura, la frequenza e le condizioni in cui viene usata.
Secondo gli esperti, un uso eccessivo o disattento può effettivamente portare a:
- secchezza;
- doppie punte;
- perdita di elasticità;
- rotture del fusto.
Potrebbe interessarti anche:
- Olio di Neem per capelli: usi, proprietà e benefici
- Quali sono le spazzole che non spezzano i capelli?
- Come sciogliere i nodi ai capelli: accessori, prodotti e procedure
La soglia di sicurezza, in genere, si attesta attorno ai 180 gradi: oltre questa temperatura, il rischio di danneggiare le cuticole aumenta significativamente.
Molti modelli di piastre permettono di regolare il calore, ma spesso si tende a impostare la temperatura massima, convinti che il risultato sarà migliore.
In realtà, ogni tipo di capello ha un punto di tolleranza diverso, e ciò che funziona su una chioma spessa e resistente può essere devastante per capelli fini o decolorati.
La piastra brucia i capelli: gli errori da non fare
Tra i timori più diffusi, quando si usa la piastra per capelli c’è quello di “bruciare” le fibre.
Questa evenienza può accadere, ma è quasi sempre il risultato di una serie di errori che si possono evitare facilmente.
Eccoli.
Usare la piastra sui capelli bagnati o umidi
È uno degli errori più gravi, ma anche più frequenti. A meno che non si tratti di piastre studiate appositamente per l'uso su capelli umidi (e anche in quel caso il rischio non è nullo), passarla sul cuoio capelluto non perfettamente asciutto provoca uno shock termico: l'acqua all'interno del fusto evapora bruscamente, creando bolle d'aria che danneggiano la struttura interna.
Questo porta a capelli spenti, fragili e soggetti a spezzarsi con facilità.
Non usare un termoprotettore
Il calore diretto può essere attenuato con l'uso di un prodotto protettivo specifico, come uno spray o una crema termoprotettrice.
Questi cosmetici creano una barriera tra la piastra e il capello, riducendo la dispersione di umidità interna e prevenendo i danni da calore eccessivo.
Saltare questo passaggio significa esporre i capelli a uno stress maggiore, specialmente se lo styling termico è frequente.
Ripassare la piastra più volte sulla stessa ciocca
Un altro errore comune è quello di passare la piastra più volte nella speranza di ottenere un effetto più liscio.
In realtà, una piastra di buona qualità dovrebbe essere in grado di lisciare o modellare la ciocca con una sola passata lenta e continua.
Insistere troppo nello stesso punto espone il capello a un calore localizzato che, nel tempo, lo rende rigido, opaco e incline a spezzarsi.
Non regolare la temperatura in base al tipo di capello
Non tutti i capelli sono uguali:
- i capelli fini non necessitano di temperature elevate per essere modellati;
- i capelli ricci o crespi possono richiedere più calore, ma sempre entro limiti di sicurezza.
Impostare la piastra sempre al massimo compromette la salute della fibra, anche se il risultato visivo può apparire impeccabile nell’immediato.
Usare piastre di bassa qualità
Non tutte le piastre sono uguali. Quelle di bassa qualità, con rivestimenti scadenti o con una distribuzione disomogenea del calore, possono danneggiare i capelli anche a temperature non elevate.
Le migliori piastre oggi utilizzano ceramica, tormalina o titanio, materiali che assicurano una diffusione uniforme del calore e un contatto più delicato sul capello.
Come usare la piastra senza rovinare i capelli
Ecco alcune buone pratiche da adottare nella routine quotidiana per continuare a godere dei benefici dello styling senza compromettere la salute dei capelli:
- asciugare bene i capelli prima di iniziare: meglio usare il phon a temperatura media, con un diffusore se hai capelli ricci;
- applicare un termoprotettore ogni volta: un gesto semplice, ma fondamentale;
- separare i capelli in sezioni sottili: in questo modo la piastra sarà più efficace con una sola passata;
- non usarla tutti i giorni: alternare i giorni o riservare la piastra solo alle occasioni speciali aiuta i capelli a mantenere la loro integrità;
- fare regolari trattamenti ristrutturanti: maschere nutrienti, impacchi all’olio o trattamenti alla cheratina possono rigenerare e rinforzare i capelli sottoposti a calore;
- controllare lo stato della tua piastra: se le piastre interne sono rovinate o surriscaldate in modo irregolare, si può pensare di cambiarla.
Cosa fare se i capelli sono già rovinati dalla piastra
Se i propri capelli sono diventati secchi, sfibrati o spezzati dopo un uso prolungato della piastra, non tutto è perduto.
Il capello non può rigenerarsi completamente (non essendo un tessuto vivo), ma si può migliorare il suo aspetto e rallentarne il deterioramento.
- tagliare le punte rovinate: è il primo passo per ridare forma e vitalità alla chioma;
- sospendere temporaneamente l’uso della piastra: almeno per qualche settimana, per dare tempo ai capelli di recuperare;
- intensificare i trattamenti nutrienti: privilegiare prodotti con cheratina, burro di karité, olio di argan o proteine della seta;
- consultare un parrucchiere di fiducia: un taglio mirato e qualche trattamento professionale possono fare una grande differenza.