Il pranzo di Natale in famiglia potrebbe farci sentire di nuovo adolescenti (e non dobbiamo giudicarci per questo)

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 10 Dicembre, 2024

Giovane adulta intristita dall'ambiente familiare per Natale

Ritrovare l’ambiente familiare nel momento in cui c’è una festività come il Natale potrebbe portarci a sentirci di nuovo nella fase adolescenziale, in cui ogni momento condiviso poteva diventare motivo di scontro o di incomprensioni.

Vediamo un approfondimento in merito.

Momenti di condivisione con i parenti: non sempre sono indice di serenità

Tornare con la mente a un'adolescenza tormentata, quando ogni interazione sembrava una battaglia, è una reazione purtroppo comune quando ci si ritrova circondati dalle persone con cui siamo cresciuti.

“È un po' come tornare a casa e inciampare nelle vecchie abitudini”, spiega Mariam Hager, terapista newyorkese e fondatrice di Heart Mind Soul Practice. “Le dinamiche familiari sono radicate e possono risvegliare ferite profonde, anche quando crediamo di averle superate.”

All'interno di una famiglia, ognuno di noi, che ci piaccia o meno, interpreta un ruolo ben preciso: è come se fossimo attori in una pièce teatrale, dove la parte che ci è stata assegnata da bambini continua a perseguitarci anche da adulti.

“Potremmo avere un'etichetta che ci viene incollata addosso”, spiega Alex Oliver-Gans, psicoterapeuta. “Anche se siamo cambiati e cresciuti, gli altri possono continuare a vederci con gli occhi di quando eravamo piccoli.”

Questi ruoli, così radicati nella nostra identità, possono creare tensioni quando ci ritroviamo a interagire con i nostri familiari, perché potremmo sentirci costretti a recitare una parte che non ci appartiene più, generando frustrazione e conflitto.

Le parole hanno un potere enorme, soprattutto quando vengono scambiate all'interno di una famiglia, e un commento apparentemente innocuo può innescare una reazione a catena, riaprendo ferite del passato.

“È come se le nostre famiglie avessero un linguaggio segreto”, afferma Oliver-Gans. “Un linguaggio che è fatto di allusioni, di sottintesi, di battute che solo noi capiamo.” Questa tipologia di microaggressioni, spesso anche inconsapevoli, possono farci sentire piccoli, inadeguati, incompresi.

Come gestire i momenti “no” durante le giornate in famiglia

Le cene in famiglia possono essere momenti di grande gioia e condivisione, ma a volte possono trasformarsi in occasioni di tensione e conflitto.

Vediamo come provare ad avere il controllo in queste situazioni:

Staccare da tutti per ricaricare le batterie sociali

Le micro-pause possono fare la differenza, soprattutto quando le tensioni si fanno sentire: che si tratti di una breve passeggiata all'aria aperta, di un momento di relax sul balcone o di una semplice distrazione, delle piccole interruzioni ti aiuteranno a mantenere la calma e a evitare scontri inutili.

“È come premere il pulsante di pausa durante un film troppo intenso”, afferma Oliver-Gans. “Ti dà il tempo di riprendere fiato e di rivalutare la situazione.” Inoltre, avvisare in anticipo i tuoi familiari delle tue intenzioni ti permetterà di evitare discussioni inutili e di stabilire dei limiti sani.

Trovare il proprio centro nel caos

Durante momenti di tensione familiare è comune sentirsi sopraffatti da emozioni negative e in questi casi le tecniche di grounding possono essere particolarmente utili: immaginando di affondare le radici in un terreno solido, come fa un albero, è possibile ancorarsi al presente e distogliere l'attenzione dai pensieri negativi.

Concentrarsi sulle sensazioni corporee e sugli stimoli esterni, come l'odore del caffè o il suono del vento, permette di interrompere il circolo vizioso dei pensieri ansiosi e ritrovare un senso di calma e centratura.

Usare tecniche di rilassamento o mindfulness (meglio se già collaudate)

Le dinamiche familiari sono spesso paragonate a un puzzle: ogni componente ha un ruolo unico e contribuisce al quadro generale; tuttavia, a volte i pezzi sembrano non combaciare perfettamente.

In questi momenti praticare la mindfulness può essere d'aiuto, perché avere consapevolezza del momento presente e osservare i propri pensieri senza giudizio ci aiuta a gestire le emozioni negative e trovare una maggiore serenità.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Arianna Bordi | Editor
Arianna Bordi | Editor
in Relazioni

382 articoli pubblicati

Contenuti correlati
Una coppia nel letto appena sveglia. Lui è triste e lei si sente in difficoltà di conseguenza
La depressione potrebbe essere "contagiosa" tra partner? Ecco cosa dice la ricerca

Scopri cosa dicono le ultime ricerche sulla possibilità che la depressione e l'ansia possano essere "contagiose" all'interno di una coppia e come proteggere la tua salute mentale.

Donna sul divano che pratica meditazione a occhi chiusi
La pratica dell'humming (emettere un ronzio con la bocca) può davvero farci rilassare?

La pratica dell'humming può davvero farti rilassare? Esplora come questa semplice tecnica di ronzio può influenzare il tuo sistema nervoso e promuovere un profondo stato di calma.