Quando il risparmio si unisce all'underconsumption: ecco due hack virali su TikTok da scoprire

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 18 Aprile, 2025

Ragazza in casa davanti al PC con la carta di credito in mano che valuta un acquisto

L'emozione effimera di scoprire un nuovo oggetto del desiderio online può innescare una piacevole scarica di adrenalina, ma cedere costantemente a questa pulsione d'acquisto rischia di compromettere seriamente il nostro budget.

Vediamo due strategie, anche complementari, che si possono adottare per migliorare il proprio approccio all’acquisto.

30 giorni per capire se quell’oggetto ci serve davvero

In un'epoca in cui lo shopping impulsivo è fin troppo semplice, complice la miriade di tentazioni a portata di clic, un numero crescente di persone sta adottando la "regola dei 30 giorni", una strategia tanto semplice quanto efficace che sta spopolando, non a caso, anche su TikTok.

Si configura come un ingegnoso stratagemma per arginare le spese superflue e promuovere un approccio più consapevole al consumo.

Il principio è elementare: prima di cedere all'acquisto di un oggetto non essenziale, ci si impone un periodo di riflessione di un mese intero.

L'attesa gioca un ruolo cruciale, poiché spesso l'entusiasmo iniziale e il desiderio impetuoso svaniscono con il passare delle settimane.

L'ipotesi sottesa è che, nel corso di questi trenta giorni, si verifichino due possibili scenari: o ci si dimentica completamente dell'oggetto desiderato, rivelando la sua natura effimera e non necessaria, oppure, trascorso il periodo, il desiderio persiste con la stessa intensità.

Solo in quest'ultimo caso, se l'articolo continua a occupare i nostri pensieri anche dopo un mese, potrebbe effettivamente trattarsi di un autentico desiderio, un piccolo piacere che ci si può concedere con maggiore serenità e consapevolezza.

Secondo Lauren Fischer, CFP (Certified Financial Planner), CAIA (Chartered Alternative Investment Analyst) e co-fondatrice di Team Fischer Financial, questo approccio lungimirante invita a posticipare di un intero mese l'acquisto di beni "non essenziali", come capi d'abbigliamento, libri, fragranze e simili.

"La sua efficacia risiede nella capacità di indurre una pausa riflessiva sulle nostre abitudini di spesa," sottolinea Fischer. "Per chiunque desideri ottimizzare i propri risparmi o aderire scrupolosamente a un budget adottare una regola di spesa come questa si traduce in una maggiore consapevolezza finanziaria."

Ma i benefici non si fermano qui: "Questa regola attenua significativamente le spese dettate dall'emotività, quelle gratificazioni immediate che, pur allettanti sul momento, raramente si allineano con i nostri obiettivi di risparmio a lungo termine," precisa l'esperta.

@gittemary the spectrum of overconsumption goes trom shopping luxury goods like its groceries to buying new shein dresses for every occasion, I say unfollow any creator romanticising either end 🌿 #zerowaste #sheinhaul #temuhaul #zerowastelife #lesswaste #haul #overconsumption #influencer #sustainablebadass ♬ original sound - gittemary

Nell'era dell'accesso illimitato ai negozi online, la tentazione di un rapido "aggiungi al carrello" e di un ancor più sbrigativo "procedi all'acquisto" è costantemente in agguato.

A ciò si aggiunge la FOMO, la paura di perdere un'occasione, che spesso ci spinge ad accaparrarci oggetti in preda al panico, ben prima di averne realmente valutato il desiderio o la necessità.

"Implementando la regola dei 30 giorni," spiega Fischer, "invece di cedere all'impulso immediato, ci concediamo un periodo di riflessione di un mese intero per discernere se quell'oggetto susciti ancora il nostro interesse e, soprattutto, se disponiamo effettivamente delle risorse finanziarie per acquistarlo."

L'attesa di un mese offre il tempo di accantonare i fondi necessari, di soppesare se quei sudati guadagni non possano essere investiti in esperienze più gratificanti, come un concerto o una piacevole serata fuori, o semplicemente di constatare se il desiderio iniziale svanisca nel nulla. E, molto probabilmente, è proprio ciò che accadrà, traducendosi in un risparmio inaspettato.

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Ma i vantaggi di questa astuta strategia non si esauriscono qui, perché la regola dei 30 giorni contribuisce attivamente a:

  • prevenire l'accumulo di disordine: addio a scatoloni di consegne che ingombrano inutilmente i nostri spazi;
  • interrompere circoli viziosi di consumo eccessivo: un freno consapevole all'abitudine di comprare compulsivamente;
  • offrire l'opportunità di acquisti più oculati: la possibilità di attendere i saldi o di esplorare alternative più convenienti;
  • spezzare la spirale dello shopping indotto dalla noia: un antidoto efficace contro gli acquisti come mero passatempo.

Uno screenshot per valutare se l’acquisto ne vale la pena

Per arginare questa frenesia consumistica, la comunità di TikTok ha iniziato ad adottare un’altra astuta strategia: catturare uno screenshot della pagina prodotto e rimandare la decisione all'indomani; un semplice espediente concede un prezioso lasso di tempo per ponderare l'effettiva necessità dell'articolo, rivelandosi per molti un efficace strumento di risparmio.

Andrea Woroch, esperta di finanza personale e autrice, sottolinea la diffusa tendenza agli acquisti impulsivi nel mondo digitale: "Aggiungere articoli al carrello virtuale rilascia una gratificante dose di dopamina, unita all'eccitazione dell'attesa del corriere."

Tuttavia, questa dinamica non è esclusiva dello shopping virtuale: anche di fronte a un paio di scarpe irresistibili in una boutique fisica l'impulso all'acquisto immediato può essere forte.

Ecco perché la tattica dello screenshot si rivela preziosa: rappresenta un freno consapevole, un'opportunità per valutare con calma desideri e reali necessità prima di estrarre la carta. "Trovo questa tendenza particolarmente efficace per contrastare gli acquisti d'impulso e preservare le proprie finanze", afferma Woroch.

Analogamente all'aggiunta di un prodotto al carrello e alla successiva chiusura della pagina con un semplice gesto, "lo screenshot di un articolo agisce in modo simile, ma con un potenziale deterrente ancora maggiore verso l'acquisto superfluo, poiché l'oggetto non viene concretamente inserito nel processo di acquisto e non esercita un richiamo costante", precisa l'esperta.

@pigmami Reply to @nichegoldstandards The reasons behind every bad shopping decision I've made. Many of the items are forgotten but the feeling was not! #shoppingrules #personalstyle #budgeting #rules ♬ Chopin Nocturne No. 2 Piano Mono - moshimo sound design

Salvare uno screenshot equivale a concedersi una promessa di riflessione futura e offre, inoltre, la tranquillità di non perdere traccia dell'oggetto desiderato nella frenesia dello scrolling.

Invece di soccombere all'impulso immediato, si guadagna tempo prezioso – e spesso, ritornando a visionare lo screenshot dopo un giorno, una settimana o un mese, la magia svanisce e il desiderio si affievolisce.


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Woroch suggerisce di concedersi un intervallo di riflessione di almeno 24 ore prima di riesaminare lo screenshot. "Questo lasso di tempo si rivela spesso efficace per attenuare il desiderio immediato", spiega, aggiungendo che "in molti casi può persino condurre a una completa dimenticanza dell'oggetto".

Tale dilazione consente di recuperare lucidità e valutare con maggiore obiettività se l'interesse sia genuino o indotto dalla viralità del momento.

Si tratta di una rinnovata considerazione potrebbe indicare che l'acquisto apporterebbe un valore effettivo alla propria vita, distinguendosi da un mero accumulo di beni superflui e costosi.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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in Benessere finanziario

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