Weekend warrior: allenarsi solo nel fine settimana fa bene alla salute?

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 14 Ottobre, 2024

Due persone si allenano e fanno stretching insieme

Conciliare impegni lavorativi e attività fisica è spesso complessa: molti individui tendono a concentrare l'allenamento nel weekend, un'abitudine che in passato è stata considerata potenzialmente dannosa.

Tuttavia, recenti ricerche scientifiche hanno smentito questa convinzione, dimostrando che l'attività fisica intensa e prolungata nel fine settimana può essere altrettanto efficace, in termini di benefici per la salute, di un allenamento distribuito durante tutta la settimana.

Di seguito un approfondimento in merito. 

Allenarsi solo nel weekend è efficace?

La definizione "guerriero del weekend" o weekend warrior ha così acquisito una nuova connotazione, passando da sinonimo di approccio superficiale all'allenamento a indicare una strategia efficace per il mantenimento della forma fisica.

Le linee guida internazionali sull'attività fisica, rappresentate dal National Health Service del Regno Unito e dai Centers for Disease Control and Prevention, concordano sull'importanza di accumulare almeno 150 minuti di attività fisica moderata a settimana; sebbene il NHS suggerisca una distribuzione uniforme su 4-5 giorni, il CDC offre maggiore flessibilità.

Entrambi gli enti scientifici, però, sottolineano i numerosi benefici per la salute associati all'esercizio fisico, tra cui il miglioramento della qualità del sonno, la riduzione della pressione arteriosa e la prevenzione di diverse patologie, tra cui il cancro e le malattie neurodegenerative.

Una recente ricerca pubblicata su JAMA ha rivelato un dato sorprendente: per ottenere benefici cardiovascolari significativi, non è necessario allenarsi quotidianamente.

Lo studio, condotto su un ampio campione di popolazione, ha dimostrato che un'attività fisica vigorosa, concentrata in un singolo weekend, può essere altrettanto efficace di un'attività più moderata distribuita nell'arco della settimana.

Inoltre, l'attività fisica nel weekend può rappresentare una valida alternativa durante i mesi invernali, quando le ore di luce diminuiscono e la motivazione potrebbe calare.

Il dottor Shaan Khurshid, cardiologo del Massachusetts General Hospital e autore principale dello studio, sottolinea l'importanza della flessibilità nell'attività fisica.

“Credo sia incoraggiante dire che non importa tanto come si raggiunga l'obiettivo di 150 minuti settimanali, ma che si raggiunga”, afferma.

“Come medici spesso consigliamo di fare attività fisica 30 minuti al giorno, cinque giorni alla settimana, ma sappiamo che per molti questo può essere difficile da mettere in pratica. L'importante è trovare un modo per muoversi regolarmente, anche se si dispone di meno tempo”.

Contrariamente a studi precedenti che associavano l'attività fisica concentrata nel weekend a un maggior rischio di infortuni, una nuova ricerca ha svelato una notizia sorprendente: sia i "guerrieri del weekend" che gli sportivi regolari presentano un rischio simile di problemi muscoloscheletrici.

Differenze con l’attività distribuita nella settimana

Un'ampia ricerca condotta dal Massachusetts General Hospital ha indagato gli effetti sulla salute di differenti pattern di attività fisica: attraverso l'analisi dei dati di 90.000 partecipanti britannici dotati di accelerometri da polso, lo studio ha confrontato individui regolarmente attivi, "guerrieri del weekend" e soggetti sedentari.

I risultati, pubblicati su Circulation, suggeriscono che sia l'attività fisica concentrata nel weekend sia quella distribuita durante la settimana offrono una significativa protezione da oltre 200 diverse patologie.

Lo studio ha evidenziato benefici particolarmente marcati per l'ipertensione e il diabete: i partecipanti classificati come "guerrieri del weekend" hanno mostrato una riduzione del rischio del 23% di sviluppare l'ipertensione nei successivi 6 anni, mentre per gli sportivi regolari la riduzione è stata del 28%; per quanto riguarda il diabete lo studio ha riportato una riduzione del rischio rispettivamente del 43% e del 46%.

Infine, una recente ricerca pubblicata su Nature Aging ha rivelato che sia gli individui che concentrano l'attività fisica nel weekend sia coloro che la praticano regolarmente durante la settimana presentano un rischio significativamente minore di sviluppare disturbi neurodegenerativi e disturbi dell'umore, come la depressione e l'ansia.

Dunque, questi risultati sottolineano l'importanza dell'attività fisica, indipendentemente dalla sua distribuzione nel corso della settimana, per la prevenzione di numerose patologie.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

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Arianna Bordi | Editor
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in Attività fisica

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