Pedalare tra colline, borghi e paesaggi inaspettati, per vivere i luoghi con lentezza e autenticità, è questa la filosofia di Ilaria Fiorillo, Creator digitale, autrice ed esperta di cicloturismo, conosciuta su Instagram come @milano_in_bicicletta, che ha trasformato una passione personale in un progetto capace di ispirare migliaia di persone.
La sua storia inizia con un viaggio speciale: da Milano alla sua Puglia in bicicletta, per ripercorrere con occhi nuovi le strade viste per anni dal finestrino di un treno. Da quel momento il cicloturismo ha smesso di essere soltanto una semplice avventura, fino a diventare il suo lavoro.
In questa intervista condivide emozioni, aneddoti e consigli per chi sogna di partire con le borse agganciate al portapacchi e il desiderio di libertà nel cuore.
Cosa significa per te viaggiare in bicicletta e cosa ti ha spinto a iniziare?
"È andando in bici che impari meglio a conoscere i contorni di un paese. Perché devi sudare sulle colline e andare giù a ruota libera nelle discese" diceva Hemingway, e in queste sue parole è racchiuso tutto il significato del viaggiare in bicicletta.
Il viaggio in bici è libertà allo stato puro. È un modo romantico e consapevole di scoprire il territorio, di visitare piccole e grandi città, di incontrare persone. La bicicletta permette di vivere i luoghi, non soltanto attraversarli, e quindi di ascoltare storie, sentire nuovi profumi e sapori, di guardare il mondo da una prospettiva unica.
La motivazione che mi ha spinto a intraprendere il mio primo viaggio in bicicletta è un po' speciale, provo a raccontarvela brevemente. Io sono nata e cresciuta a Foggia, in Puglia, ma da diversi anni Milano è diventata casa mia; qualche estate fa, mi ritrovavo, come ogni anno, sul sito di Trenitalia ad acquistare il biglietto del treno che mi avrebbe riportato in Puglia per le vacanze estive.
È stato in quel momento che ho guardato la bicicletta e pensato: perché non tornare a casa in bicicletta? Perché non ripercorrere in bici la strada che per tanti anni ho guardato dal finestrino del treno? E così è andata: ho comprato delle borse da viaggio da agganciare al portapacchi, le ho riempite con lo stretto indispensabile, ho disegnato un itinerario e sono partita.
Quel viaggio è stato il primo di una lunga serie, e adesso viaggiare in bicicletta e aiutare le persone a farlo è diventato il mio lavoro.
Quali sono gli aspetti più belli e quelli più impegnativi di un viaggio su due ruote?
Partiamo da quelli impegnativi. Viaggiare in bicicletta richiede un minimo di sforzo fisico, ma mettiamo subito le cose in chiaro: non serve essere atleti per viaggiare in bicicletta, basta un minimo di spirito di adattamento e il giusto equipaggiamento.
Al giorno d'oggi, inoltre, con l'avvento delle e-bike (biciclette a pedalata assistita) anche i percorsi che fino a qualche anno fa erano appannaggio esclusivo dei più sportivi, diventano alla portata di tutti. La cosa più importante è iniziare con percorsi brevi e non troppo impegnativi, prendere confidenza con la bicicletta e poi spingersi un po' più in là.
L'aspetto più "magico" del viaggiare in bicicletta è che ti porta a seguire itinerari e percorsi che sono, per natura, al di fuori delle rotte del turismo di massa, luoghi autentici, tutti da scoprire.
Quello che conta nel viaggio non è la destinazione, ma tutto quello che c'è in mezzo . Se ad esempio deciderete di percorrere la Ciclovia della Cultura che collega Bergamo a Brescia, gli incontri più particolari e i ricordi che resteranno con voi più a lungo, probabilmente non saranno legati alle città di partenza e arrivo, ma alla pausa pranzo nel piccolo borgo di Grumello del Monte, o alla sosta a Paratico con vista sul Lago di Iseo.
Come prepararsi prima di partire: quali sono i passaggi fondamentali da non sottovalutare?
Il viaggio vero e proprio inizia molto prima di mettere i piedi sui pedali!
Pianificare è fondamentale per vivere un'esperienza positiva e la scelta del percorso è il primo passo. Se non sapete da dove partire, il libro "Ciclovie d'Italia", scritto da me e Monica Nanetti ed edito da Terre di Mezzo, può fare al caso vostro.
Una volta scelto il percorso è il momento di suddividerlo in tappe, in base alle vostre esigenze e desideri. Il mio consiglio è quello di non programmare tappe più lunghe di 60-70 km al giorno, così da avere il tempo per visitare luoghi di interesse e concedersi diverse pause.
Arriva poi il momento di decidere dove pernottare. Se avete intenzione di fermarvi a dormire in strutture ricettive è importante, in fase di prenotazione, menzionare la presenza della bicicletta e la necessità di tenerla al sicuro durante la notte, così facendo farete un favore ai gestori e avrete una cosa in meno a cui pensare.
Segnalate anche se viaggiate in e-bike e avete necessità di ricaricarla durante il soggiorno. Non dimenticate di lasciare un po' di spazio all'avventura: pianificate il necessario ma siate pronti ad accogliere l'imprevisto, fa parte del viaggio.
Cosa non deve mai mancare nella borsa di chi affronta un viaggio in bici, anche per più giorni?
La regola d'oro è: less is more. Portate con voi lo stretto indispensabile senza caricare troppo le borse e ricordate che all'aumentare del peso, aumenta la fatica :)
Non dimenticate di portare: abbigliamento antipioggia (perché non succede, ma se succede è bene essere attrezzati) e un kit di riparazione da usare in caso di foratura (leva copertoni, camera d'aria di scorta, pompa da viaggio e un “gonfia-e-ripara”).
Come cambia il modo di vivere i luoghi quando si viaggia in bicicletta rispetto ad altri mezzi?
Completamente. In bicicletta si possono raggiungere luoghi speciali, inaccessibili ad altri mezzi di trasporto, la bicicletta ti porta ovunque. E se la destinazione che devi raggiungere è troppo lontana, la combinazione bici + treno è un'opzione validissima e sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico.
In Italia è possibile trasportare biciclette sui treni regionali e Intercity, in questo caso è necessario prenotare il posto bici con un po' di anticipo.
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Hai un itinerario che consiglieresti a chi vuole iniziare a scoprire il mondo dei tour in bicicletta?
Uno dei miei itinerari preferiti in Italia, che mette d'accordo tutti ed è adatto anche a chi è alle prime esperienze, è la Ciclovia dell'Alpe Adria in Friuli Venezia Giulia. Il percorso collega le vette delle Alpi alle spiagge dell'Adriatico seguendo un tracciato sicuro, perfettamente segnalato e studiato in ogni dettaglio per garantire un'esperienza indimenticabile a chi lo percorre.
Si parte da Tarvisio e si arriva a Grado, attraversando borghi come Venzone e Palmanova e pedalando lungo il tracciato storico della ferrovia Pontebbana. L'itinerario completo del tratto italiano è di circa 180 km, da percorrere in più giorni, fermandosi a dormire (e mangiare) nelle diverse strutture ricettive convenzionate e pronte ad accogliere i turisti in bicicletta.
La Ciclovia è ben collegata con il trasporto ferroviario: che si tratti di accorciare una tappa, di raggiungere comodamente il punto di partenza o di rientrare a casa al termine dell'avventura, i treni (e i bike bus in estate) sono un'ottima soluzione.