Zenzero: controindicazioni ed effetti collaterali

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 13 Giugno, 2025

Zenzero fresco e in polvere su un tavolo

Lo zenzero gode di un'ottima reputazione. È considerato digestivo, antinfiammatorio, utile contro la nausea, perfino protettivo verso il sistema immunitario. Ma tra presunzioni salutistiche e realtà cliniche, esiste uno spazio che merita di essere chiarito: le controindicazioni dello zenzero.

Questa spezia può avere effetti collaterali e presenta alcune controindicazioni che è bene conoscere e che riguardano la dose, le interazioni farmacologiche e le condizioni individuali.

In alcuni casi, lo zenzero può provocare effetti collaterali gastrointestinali, alterare l'effetto di farmaci salvavita o, addirittura, innescare reazioni allergiche severe.

Vediamo nel dettaglio quando lo zenzero fa male, chi dovrebbe evitare questa spezia, e perché.

Zenzero come alimento o come integratore? 

Quando si parla di effetti collaterali o controindicazioni dello zenzero, si può fare riferimento sia allo zenzero come alimento (spezie, radice fresca, infusi), sia allo zenzero come integratore (capsule, estratti concentrati).

Ma ci sono differenze importanti da considerare e va chiarito in quale forma viene assunto.

Zenzero come alimento o spezia

Lo zenzero usato come alimento o spezia, fresco, grattugiato, in polvere, nelle tisane o nei piatti, è sicuro se consumato in quantità normali. Una fettina nel tè, una "grattugiata" in un piatto o un biscotto allo zenzero non comportano rischi per la salute, salvo allergie o condizioni particolari.

Gli effetti collaterali sono rari e legati, semmai, alla sensibilità individuale o all'uso eccessivo, come berne troppi infusi al giorno o usarlo in grandi quantità tutti i giorni.

Zenzero come integratore

Diverso il discorso quando lo zenzero viene assunto in forma di integratore, cioè capsule, estratti concentrati o compresse standardizzate. In questi casi la quantità di principi attivi è molto più alta e l'effetto sul corpo è simile a quello di un farmaco.

Tutte le principali controindicazioni documentate dello zenzero, dalle interazioni con anticoagulanti ai disturbi gastrointestinali, fino alle aritmie, si riferiscono a queste formulazioni concentrate, o comunque a dosi superiori ai 2-4 g al giorno.

Controindicazioni dello zenzero 

Quali sono le controindicazioni all'uso dello zenzero? Esistono situazioni cliniche in cui lo zenzero non è raccomandato, ecco quali:

  • calcolosi biliare: lo zenzero stimola la produzione di bile (in presenza di calcoli, può scatenare coliche a causa dell’azione stimolante a livello della colecisti);
  • gravidanza avanzata: nei primi mesi può alleviare la nausea. Dopo il secondo trimestre, può aumentare il tono uterino o interferire con la coagulazione;
  • allattamento: mancano dati certi sulla sicurezza per il neonato, ma le formulazioni concentrate andrebbero evitate;
  • pazienti fragili o in polifarmacoterapia: soprattutto anziani, persone con epatopatie o insufficienza renale (in questi casi il metabolismo delle sostanze attive può essere alterato);
  • allergie documentate: rari ma possibili i casi di ipersensibilità e anafilassi.

In qualche caso, l'organismo segnala una tolleranza ridotta attraverso piccoli sintomi: tachicardia, pressione bassa, fastidio addominale. Sintomi che non vanno ignorati perché seppure una sostanza sia nota per i suoi benefici, la soglia tra beneficio e disturbo può diventare sottile.

Interazioni tra zenzero e farmaci  

L'assunzione di integratori a base di zenzero da parte di chi segue una terapia farmacologica cronica dovrebbe sempre avvenire su indicazione medica. Diversi studi hanno dimostrato che lo zenzero, pur essendo un alimento di origine naturale, può interagire con farmaci come anticoagulanti, ipoglicemizzanti orali e antipertensivi, modificandone l'assorbimento o potenziandone l'effetto terapeutico, con possibili rischi per la salute.


Potrebbe interessarti anche:


Ad esempio, questo studio ha evidenziato che lo zenzero, insieme ad altre erbe medicinali, può aumentare il rischio di sanguinamento quando assunto con anticoagulanti orali, a causa di effetti anticoagulanti o antipiastrinici additivi.

Nel caso dello zenzero, le interazioni più rilevanti sono documentate con questi farmaci:

  • anticoagulanti: warfarin, eparina, antiaggreganti (lo zenzero può aumentare il rischio di sanguinamento);
  • ipoglicemizzanti orali: sulfaniluree, metformina (in combinazione con lo zenzero, la glicemia può scendere);
  • antipertensivi: può accentuarne l'effetto favorendo ipotensione e vertigini.

Lo zenzero potrebbe interagire con farmaci ipoglicemizzanti orali e antipertensivi potenziandone l'effetto, data la sua potenziale influenza su glicemia e pressione sanguigna. Le ricerche su queste specifiche interazioni sono ancora in corso e alcuni studi su animali non hanno mostrato effetti dello zenzero su questi parametri.

Proprietà dello zenzero

Lo zenzero a cosa fa bene? Questa spezia possiede un profilo fitoterapico ricco e complesso per la presenza di composti attivi come gingeroli, shogaoli, paradoli e zingerone, responsabili delle sue proprietà più note:

  • svolge un'azione antinfiammatoria, utile in caso di dolori articolari o infiammazioni croniche;
  • agisce anche come antinausea, efficace contro il malessere da gravidanza, chemioterapia o cinetosi.
  • favorisce la secrezione di succhi gastrici e la motilità intestinale, contro gonfiore, gas e indigestione.
  • contrasta i radicali liberi e protegge le cellule dallo stress ossidativo, con potenziali effetti nella prevenzione dell'invecchiamento precoce e di alcune patologie croniche.

Studi preliminari suggeriscono anche proprietà immunomodulanti e antimicrobiche, con effetti positivi su infezioni batteriche lievi.

Alcune ricerche indicano anche un possibile ruolo nella regolazione della glicemia e nella salute cardiovascolare, anche se in questo caso la scienza deve ancora confermare con evidenze più solide.

Ma oltre ai benefici, lo zenzero, può avere effetti collaterali? lo vedremo nel prossimo paragrafo.

Effetti collaterali dello zenzero

Lo zenzero ha effetti collaterali da considerare. L'uso eccessivo di zenzero, o anche il consumo da parte di persone sensibili a questa spezia, può causare una serie di disturbi, in particolare gastrointestinali.

I più frequenti tra gli effetti indesiderati sono:

  • pirosi gastrica e reflusso;
  • nausea paradossa (cioè provocata dalla stessa sostanza che dovrebbe alleviarla);
  • gonfiore addominale e meteorismo;
  • diarrea, soprattutto nei soggetti con colon irritabile.

Questi effetti sono dose-dipendenti. La soglia di tollerabilità media si aggira intorno ai 4 grammi al giorno di zenzero essiccato. Superarla, soprattutto in forma concentrata (capsule o estratti), può comportare una iperstimolazione del tratto gastrointestinale. In soggetti predisposti, basta anche meno.

Pirosi gastrica e reflusso

Il consumo di zenzero può causare bruciore di stomaco e reflusso gastroesofageo, specialmente a dosi elevate (oltre 6 grammi al giorno). Questo effetto è attribuito alla maggiore produzione di acido gastrico e al possibile rilassamento dello sfintere esofageo inferiore, che può facilitare la risalita degli acidi gastrici nell'esofago instaurando la tipica sintomatologia da reflusso.  

Nausea paradossa

Come sappiamo, lo zenzero è noto per alleviare la nausea, ma in alcuni casi può paradossalmente indurla. Questo effetto è stato documentato in persone che assumono zenzero per trattare la nausea, come durante la gravidanza o la chemioterapia.

Gonfiore addominale e meteorismo

Uno dei possibili effetti indesiderati dello zenzero è il gonfiore addominale e gas intestinale. Questi sintomi possono essere dovuti all'effetto stimolante dello zenzero sulla motilità intestinale e alla fermentazione dei suoi componenti da parte della flora batterica intestinale.

Diarrea, soprattutto nei soggetti con colon irritabile

Lo zenzero può accelerare il transito intestinale, portando a feci più frequenti o liquide. Questo effetto si manifesta perlopiù in presenza di sindrome dell'intestino irritabile (IBS), dove lo zenzero può esacerbare i sintomi di diarrea.

Effetti dello zenzero: sovradosaggio e tossicità 

Non esistono "antidoti" specifici per un'intossicazione da zenzero. Se si assume una quantità eccessiva di zenzero con i sintomi associati, non esiste un farmaco o una sostanza che possa neutralizzare direttamente l'effetto dello zenzero nel corpo.

Zenzero in polvere, zenzero fresco e utensili da cucina su un tavolo

Gli effetti del sovradosaggio, che si attesta oltre i 6 grammi al giorno, si possono manifestare attraverso questi sintomi:

  • diarrea acuta;
  • disidratazione;
  • aritmie cardiache;
  • ipotensione marcata;
  • sanguinamenti anomali.

In soggetti predisposti, l'aumento della secrezione di acidi biliari può favorire la formazione o il peggioramento di calcoli.

In alcuni casi, poco frequenti, l'assunzione prolungata e ad alte dosi di zenzero ha provocato alterazioni nel battito cardiaco, verosimilmente legate a un'interferenza con i meccanismi cellulari che regolano l'attività elettrica del cuore.

FAQ – Domande Frequenti sull'uso dello zenzero

Vediamo quali sono i dubbi più frequenti riguardo l'assunzione di zenzero.

Come si può assumere lo zenzero?

Lo zenzero può essere assunto fresco, grattugiato in acqua calda, infusi, zuppe; essiccato/polvere, da usare come spezia o integratore (max 1 g al giorno per uso quotidiano); in capsule standardizzate, sotto controllo medico; come canditi, in piccole dosi contro la nausea. I preparati concentrati hanno un effetto più marcato, ma anche un rischio più alto di effetti indesiderati.

Come si utilizza lo zenzero in cucina?

Lo zenzero è un ingrediente duttile, perfetto sia in piatti dolci che salati. Nei paesi asiatici è alla base di curry, brodi, salse fermentate e bevande. In Occidente, invece, lo si trova nei biscotti, nei tè detox, nei centrifugati con agrumi o mela, o anche nella preparazione di oli aromatici per uso alimentare. La regola è semplice, ne basta poco. Un cucchiaino di zenzero fresco o mezzo cucchiaino di polvere per porzione è sufficiente a dare aroma e, al tempo stesso, sfruttarne le proprietà.

Chi deve evitare lo zenzero?

Risulta sempre fondamentale il parere medico prima dell'assunzione di zenzero ad alti dosaggi. 

In modo particolare vi sono alcune categorie che potrebbero avere maggiore predisposizione a effetti collaterali indesiderati:

  • gravidanza e allattamento: lo zenzero può avere effetti indesiderati sia per la madre che per il bambino;
  • calcoli biliari: lo zenzero può stimolare la produzione di bile, peggiorando la situazione;
  • pirosi (bruciore di stomaco): lo zenzero può peggiorare i bruciori di stomaco;
  • prendono farmaci anticoagulanti: lo zenzero può interferire con l'azione di questi farmaci;
  • diabete: lo zenzero può influenzare i livelli di zucchero nel sangue;
  • disturbi emorragici: lo zenzero può aumentare il rischio di sanguinamento;
  • problemi di pressione: lo zenzero può abbassare la pressione;
  • allergie: alcune persone possono essere allergiche allo zenzero;
  • ulcere o infiammazioni intestinali: lo zenzero fresco può causare problemi digestivi. 
Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Maurizio Romano
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
Crackers di sesami a forma di rombo su un tagliere
Il sesamo fa bene? Ecco un focus sui semi di questa pianta dalle tante proprietà

I semi di sesamo sono un concentrato di nutrienti essenziali, con possibili effetti benefici sulla salute del cuore, delle ossa e sul controllo glicemico.

ragazza si versa nel bicchiere acqua detox depurativa e aromatizzata
Acqua detox depurativa e aromatizzata: quali sono i veri benefici e come si prepara?

Acqua detox depurativa e aromatizzata: quali sono i veri benefici e come si prepara? Ecco tutto quello che dovresti sapere sull'acqua "disintossicante".