La melatonina è un integratore ampiamente utilizzato per regolare il sonno, ma non è esente da controindicazioni ed effetti collaterali.
Conoscere quando e come assumerla è essenziale, dunque, per trarne benefici senza incorrere in rischi per la salute.
Scopriamo di più in questo approfondimento.
Che cos'è la melatonina e a cosa serve
La melatonina è un ormone prodotto naturalmente dalla ghiandola pineale, situata nel cervello e la sua funzione principale è regolare il ritmo circadiano, cioè il ciclo sonno-veglia: la produzione aumenta al calare della luce, favorendo l’addormentamento.
Ecco perché quando il ritmo naturale del sonno è disturbato (ad esempio per jet lag, turni notturni o insonnia) si può ricorrere alla melatonina pura in forma di integratore.
È indicata soprattutto per chi fatica ad addormentarsi o si sveglia frequentemente durante la notte, ma, oltre ai disturbi del sonno, è impiegata anche in caso di menopausa, stress cronico, disturbi neurologici e supporto alla regolazione ormonale.
Infatti, durante la menopausa la melatonina può supportare il riequilibrio del sonno disturbato dai cali ormonali e alcuni studi suggeriscono anche un lieve effetto positivo sul tono dell’umore e sul metabolismo osseo (anche se devono ancora essere confermati).
Occorre, però, valutarne l’uso con il medico, perché il binomio sonno e melatonina non è sempre consigliato, specie in presenza di terapie farmacologiche.
Melatonina per dormire: gli effetti collaterali
Anche se generalmente considerata sicura per un uso a breve termine, la melatonina può causare alcuni effetti collaterali, tra cui:
- sonnolenza diurna: si tratta di uno degli effetti collaterali più comuni, soprattutto se la melatonina viene assunta in dosi elevate o troppo tardi;
- mal di testa (cefalea);
- crampi addominali;
- sensazione di stordimento;
- vertigini;
- nausea.
Vediamo anche alcuni effetti collaterali meno comuni:
- incubi;
- irritabilità;
- sbalzi d'umore;
- tendenza a crisi depressive di breve durata;
- disturbi gastrointestinali (diarrea, stitichezza, mal di stomaco);
- incontinenza urinaria notturna;
- inappetenza;
- aumento del rischio di crisi epilettiche;
- riduzione della vigilanza;
- confusione mentale, disorientamento;
- tachicardia;
- ipertensione (in rari casi);
- secchezza delle fauci;
- debolezza.
Questi sintomi sono spesso legati al dosaggio, motivo per cui è sconsigliato superare la dose giornaliera indicata (di solito 0.3-1mg).
Assumere melatonina 5 mg o dosi superiori senza necessità, infatti, può portare a eccesso di melatonina, con sintomi come irritabilità, confusione mentale e sbalzi di umore; inoltre, un uso eccessivo e prolungato può anche ridurre la produzione naturale dell’ormone.
Melatonina e le principali controindicazioni
Nonostante l’apparente innocuità, la melatonina non è adatta a tutti. Le principali controindicazioni della melatonina riguardano:
- bambini: la melatonina non è raccomandata nei bambini se non per brevi periodi e in presenza di disturbi neurologici o forme di autismo, sempre sotto prescrizione. L’abuso può interferire con la crescita e la pubertà;
- anziani: il metabolismo rallentato può amplificare gli effetti collaterali della melatonina. In questi casi, dosaggi elevati (es. melatonina 5 mg) possono risultare eccessivi. Negli over 65 la sensibilità alla melatonina può essere maggiore a causa del metabolismo rallentato, per questo è importante iniziare con dosaggi minimi (0,5–1 mg) per ridurre il rischio di effetti collaterali come confusione e disorientamento;
- gravidanza e allattamento: non ci sono evidenze sufficienti sulla sicurezza dell’integrazione, per cui si raccomanda cautela e si consiglia un’assunzione solo sotto controllo medico.
È bene sottolineare che la melatonina non dovrebbe mai essere assunta durante il giorno, soprattutto prima di mettersi alla guida o di utilizzare macchinari pericolosi a causa del rischio di sonnolenza.
Melatonina e farmaci: possibili interazioni
La melatonina può interagire con diversi farmaci, tra cui:
- anticoagulanti (warfarin): aumento del rischio di sanguinamento;
- sedativi e ansiolitici: potenziamento dell’effetto sedativo;
- immunosoppressori: possibile riduzione dell’efficacia;
- psicofarmaci come le benzodiazepine;
- antidepressivi (fluvoxamina): alterazioni dell’umore e della vigilanza e possibile aumento dei livelli di melatonina;
- antiepilettici: possibile riduzione dell'efficacia;
- antidiabetici: possibile influenza sui livelli di zucchero nel sangue;
- contraccettivi orali: possibile aumento dei livelli di melatonina;
- farmaci per l'ipertensione: possibile interazione;
- farmaci metabolizzati dal fegato: la melatonina potrebbe influenzare il loro metabolismo.
Da sottolineare, in particolare, che l’uso combinato di melatonina con antidepressivi può alterare l’equilibrio dell’umore, mentre con farmaci ipotensivi può causare un calo eccessivo della pressione.
Dunque, prima di iniziare qualsiasi trattamento è raccomandato rivolgersi al medico, soprattutto se si assumono farmaci cronici.
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Melatonina: interazione con le patologie
Nei soggetti con disturbi della tiroide, diabete o patologie autoimmuni, la melatonina fa male se non gestita correttamente.
Infatti, l’eccesso di melatonina può interferire con la produzione di altri ormoni e peggiorare il quadro clinico di soggetti con:
- epilessia: la melatonina potrebbe aumentare il rischio di crisi convulsive;
- malattie epatiche o renali: il metabolismo e l'eliminazione della melatonina potrebbero essere compromessi;
- disturbi della coagulazione: la melatonina potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento, soprattutto in persone che assumono farmaci anticoagulanti come il warfarin;
- diabete: la melatonina potrebbe influenzare i livelli di zucchero nel sangue;
- allergia o ipersensibilità alla melatonina o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nell'integratore;
- demenza: anziani con demenza dovrebbero evitare gli integratori di melatonina a causa del rischio di sonnolenza diurna prolungata.
- trapianto d'organo: l'uso di melatonina potrebbe interferire con i farmaci immunosoppressori.
In conclusione, la melatonina per dormire funziona, ma non è un integratore valido per tutti e il consiglio di un medico resta la via più sicura per un uso responsabile e personalizzato; gli effetti variano da persona a persona e dipendono da dosaggio, orario di assunzione e condizioni individuali.