Artrite reumatoide e alimentazione: la guida completa per gestire i sintomi

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 19 Agosto, 2025

Dei semi di lino

L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica autoimmune che colpisce principalmente le articolazioni, ma può avere ripercussioni anche su altri organi e sistemi; a differenza dell’osteoartrite non è legata all’usura, ma a un’attivazione anomala del sistema immunitario.

Tra i fattori che influenzano l’evoluzione della malattia, l’alimentazione ha un ruolo sempre più riconosciuto dalla comunità scientifica: una dieta sbilanciata può infatti aggravare l’infiammazione sistemica, contribuendo a peggiorare i sintomi.

Questo articolo esplorerà in dettaglio come la dieta per artrite reumatoide possa influenzare l'infiammazione sistemica e quali alimenti privilegiare o limitare per migliorare la qualità di vita nei pazienti affetti da artrite reumatoide.

Dieta consigliata per chi ha l’artrite reumatoide

Esistono diversi  alimenti essenziali per l’artrite reumatoide che, grazie alle loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, possono essere utili nella gestione quotidiana della malattia:

Alimenti ricchi di omega-3

Gli acidi grassi omega-3 sono tra i più potenti antinfiammatori naturali. Il loro meccanismo d'azione risiede nella capacità di inibire la produzione di molecole pro-infiammatorie.

Integrare questi grassi nella propria dieta per artrite reumatoide è fondamentale:

  • pesce grasso: salmone, sgombro, sardine, aringhe e trota sono eccellenti fonti di EPA e DHA, due tipi di omega-3. Si consiglia di consumarli 2-3 volte a settimana. Ad esempio, una porzione di 100 grammi di salmone selvaggio può fornire oltre 2 grammi di omega-3;
  • semi di linosemi di chia e noci: queste sono ottime fonti vegetali di ALA (acido alfa-linolenico), un precursore degli omega-3. È consigliabile consumarli regolarmente, ad esempio aggiungendo un cucchiaio di semi di lino macinati allo yogurt o un pugno di noci come spuntino.

Frutta e verdura

Antiossidanti come la vitamina C, la vitamina E, i carotenoidi e i flavonoidi combattono i radicali liberi, molecole che possono contribuire al danno cellulare e all'infiammazione:

  • bacche: mirtilli, fragole, lamponi, more e ciliegie sono carichi di antociani, potenti antiossidanti e possono ridurre i marcatori infiammatori;
  • verdure a foglia verde scuro: spinaci, cavolo nero, broccoli e bietole sono ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti come la vitamina K, nota per le sue proprietà antinfiammatorie;
  • peperoni, agrumi: fonti eccellenti di vitamina C, essenziale per la produzione di collagene e con forte azione antiossidante.

Cereali integrali e legumi

I cereali integrali, a differenza di quelli raffinati, mantengono tutte le loro parti (crusca, germe ed endosperma), garantendo un maggiore apporto di fibre, vitamine del gruppo B e minerali; le fibre favoriscono la salute intestinale, che è strettamente legata al sistema immunitario e alla regolazione dell'infiammazione. In particolare un regolare apporto di fibre può modulare positivamente il microbiota intestinale, avendo un impatto importante sulla salute della barriera intestinale e conseguentemente sull’infiammazione sistemica.


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Optare per avena, riso integrale, quinoa, orzo e farro al posto di pane bianco e pasta raffinata: ad esempio, sostituire il pane bianco con pane integrale a colazione può aumentare significativamente l'apporto di fibre in un’alimentazione specifica per l’artrite reumatoide.

Per quanto riguarda i legumi, fagioli, lenticchie, ceci e piselli sono eccellenti fonti di proteine vegetali, fibre e minerali come il ferro e il magnesio: il loro elevato contenuto di fibre supporta il microbiota intestinale, promuovendo un ambiente sano che può contribuire a ridurre l'infiammazione sistemica.

Olio extra vergine d'oliva

È un pilastro della dieta mediterranea, universalmente riconosciuta per i suoi benefici sulla salute: ricco di grassi monoinsaturi e polifenoli, in particolare l'oleocantale, ha dimostrato proprietà antinfiammatorie. Si raccomanda di utilizzarlo a crudo per condire insalate e verdure.

Spezie e erbe aromatiche

Molte spezie ed erbe non solo insaporiscono i piatti, ma offrono anche potenti benefici antinfiammatori:

  • curcuma: il suo principio attivo, la curcumina, è un potente antinfiammatorio e antiossidante. Aggiungila ai tuoi piatti, frullati o prepara un latte d'oro;
  • zenzero: simile alla curcuma, lo zenzero ha proprietà analgesiche e antinfiammatorie. È ottimo nelle tisane o grattugiato in piatti salati e dolci;
  • aglio: contiene composti solforati che possono aiutare a modulare la risposta infiammatoria;
  • rosmarino, origano, timo: ricchi di antiossidanti, possono contribuire a ridurre lo stress ossidativo.

Infine, è preferibile limitare caffè e tè neri, preferendo tisane alle erbe con effetti drenanti e calmanti.

Cibi da evitare o limitare con l’artrite reumatoide

Così come ci sono alimenti benefici, alcuni possono invece peggiorare i sintomi dell’artrite reumatoide favorendo processi infiammatori e ossidativi:

Alimenti processati e ricchi di zuccheri raffinati

Gli alimenti altamente processati, ricchi di zuccheri aggiunti, sciroppo di mais ad alto fruttosio, conservanti e aromi artificiali, possono promuovere l'infiammazione sistemica: biscotti, bibite zuccherate, snack confezionati e pasti pronti sono tra i principali colpevoli.

Un consumo elevato di zuccheri, ad esempio, è stato correlato a un aumento dei livelli di marcatori infiammatori come la proteina C-reattiva (PCR).

Grassi saturi e trans

I grassi saturi, abbondanti nelle carni rosse grasse, negli insaccati, nei latticini interi e in molti prodotti da forno industriali, possono stimolare la produzione di citochine pro-infiammatorie.

Inoltre, i grassi trans, spesso presenti in alimenti fritti, margarina e prodotti da forno industriali, sono particolarmente dannosi e andrebbero eliminati da un piano alimentare di supporto alla cura dell’artrite reumatoide.

Alcol

Il consumo eccessivo di alcol può aumentare l'infiammazione e interagire negativamente con alcuni farmaci utilizzati per l'artrite reumatoide.

Dei peperoni

La moderazione, per questa situazione e per il benessere generale, è fondamentale; per alcune persone anche piccole quantità possono scatenare i sintomi.

Sale in eccesso

Un'elevata assunzione di sodio può contribuire all'infiammazione e alla ritenzione idrica: è bene ridurre il consumo di alimenti confezionati ad alto contenuto di sale e preferire l'uso di erbe e spezie per insaporire i tuoi piatti.

Glutine e latticini: servono davvero le restrizioni?

Non esistono evidenze scientifiche sufficienti per raccomandare una dieta senza glutine o senza latticini a tutti i pazienti con artrite reumatoide; in presenza di sensibilità individuali o diagnosi concomitanti (come celiachia o intolleranza al lattosio), però, può essere utile valutare con un nutrizionista eventuali esclusioni.

Strategie alimentari e stili di vita per la gestione dell'AR

Oltre alla dieta mediterranea, l'adozione di un approccio alimentare complessivo e l'attenzione allo stile di vita sono cruciali:

  • idratazione: bere una quantità adeguata di acqua è fondamentale per mantenere le articolazioni lubrificate e supportare le funzioni metaboliche del corpo;
  • gestione del peso: il mantenimento di un peso corporeo sano è essenziale per le persone con artrite reumatoide poiché l'eccesso di peso aumenta lo stress sulle articolazioni portanti e può esacerbare l'infiammazione sistemica, fattore chiave nella progressione della malattia;
  • diario alimentare: tenere un diario alimentare, annotando ciò che si mangia e come ci si sente in termini di sintomi (dolore, gonfiore, affaticamento), può aiutare a identificare specifici alimenti che potrebbero scatenare o peggiorare le tue reazioni infiammatorie.

Integratori e alimentazione: quali possono aiutare?

Alcuni integratori possono essere utili, ma dovrebbero sempre essere assunti sotto consiglio medico.

  • omega-3: se l'apporto dietetico è insufficiente, un supplemento di olio di pesce purificato può essere considerato;
  • vitamina D: molte persone con AR hanno carenze di vitamina D, che è fondamentale per la salute delle ossa e la modulazione immunitaria;
  • probiotici: possono supportare la salute intestinale e influenzare la risposta immunitaria.

Occorre ricordare, però, che gli integratori non sostituiscono una alimentazione bilanciata e personalizzata, né la terapia farmacologica.

Artrite reumatoide e alimentazione: miti da sfatare

Vediamo alcuni dubbi frequenti:

Digiuno terapeutico: è utile?

Alcuni studi suggeriscono benefici temporanei legati al digiuno intermittente, ma mancano evidenze forti e a lungo termine; inoltre, il rischio di carenze è elevato.

Le diete “miracolose”

Diete estremamente restrittive o alternative non sono sostenute da prove scientifiche: possono causare squilibri nutrizionali o interazioni con i farmaci.

Cibo come unica terapia?

L’alimentazione può essere un’alleata importante, ma non sostituisce in alcun modo la terapia farmacologica prescritta dal reumatologo.

L'approccio olistico alla gestione dell'artrite reumatoide, che integra la terapia farmacologica con scelte alimentari consapevoli, mira a ridurre il carico infiammatorio sul corpo, alleviando i sintomi e migliorando la funzionalità articolare.

Ma è bene ricordare, per concludere, che ogni paziente è diverso: ecco perché è fondamentale costruire un percorso alimentare ad hoc con un nutrizionista esperto in alimentazione e artrite reumatoide, che tenga conto di eventuali comorbilità e terapie in corso.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Dr. Maurizio Romano
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