Che animale è Timon? Un focus sul suricata

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 09 Aprile, 2025

Dei suricati

Timon è un piccolo e simpatico animale che accompagna Pumbaa nelle avventure con Simba all’interno del film Disney “Il Re Leone”.

In tanti, però, si chiedono che animale è Timon: scopriamolo di seguito.

Timon che animale è?

Nella realtà, Timon ha aspetto e comportamento ispirati ad un suricato (Suricata suricatta), un piccolo mammifero appartenente alla famiglia degli Herpestidae, la stessa delle manguste.

Questi animali, noti per la loro socialità e intelligenza, vivono principalmente nelle regioni aride dell’Africa meridionale e si distinguono per le loro strategie di sopravvivenza uniche.

I suricata sono animali di piccola taglia, con un corpo snello che misura tra i 25 e i 35 cm di lunghezza, senza contare la coda, che può aggiungere altri 17-25 cm. Il loro peso varia tra i 600 e i 900 grammi, il che le rende leggere e agili.


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Hanno un pelo corto e di color sabbia, con striature scure sulla schiena, un adattamento perfetto per mimetizzarsi nel loro ambiente naturale: le zone desertiche e semi-aride di Sudafrica, Namibia, Botswana e Angola.

Vivono in gruppi, chiamati "clan" o "mob", che possono contare da una decina fino a 50 individui. Questo comportamento sociale è fondamentale per la loro sopravvivenza in un habitat ostile, dove i predatori abbondano.

Comportamento e struttura sociale del suricata

I suricata sono animali altamente organizzati: ogni membro del gruppo ha un ruolo preciso, alcuni sorvegliano l'area per individuare eventuali predatori, altri si occupano della ricerca del cibo e altri ancora si prendono cura dei piccoli.

Vediamo la loro suddivisione precisa.

Il ruolo delle sentinelle

Una delle caratteristiche più affascinanti delle suricate è la presenza di "sentinelle".

Mentre il resto del gruppo si dedica alla ricerca di cibo o al gioco, uno o più individui si posizionano in punti rialzati (rocce, tronchi o semplicemente su due zampe) per scrutare il cielo e il territorio circostante.

In caso di pericolo, emettono un richiamo specifico, permettendo al resto del gruppo di rifugiarsi velocemente nelle tane sotterranee.

La comunicazione

La comunicazione tra i suricata è complessa: utilizzano un ampio repertorio di suoni per segnalare pericoli, coordinare la caccia e interagire tra loro.Un suricato

Pare che questi mammiferi abbiano almeno 30 vocalizzazioni diverse, che servono a indicare il livello di pericolo e la direzione da cui proviene.

Cosa mangiano i suricata?

Questi animali sono onnivori, ma la loro alimentazione è prevalentemente insettivora.

Si nutrono di:

  • insetti (coleotteri, termiti, cavallette);
  • aracnidi (scorpioni, che riescono a cacciare grazie alla loro resistenza al veleno);
  • piccoli vertebrati (lucertole, roditori);
  • radici e tuberi, soprattutto nei periodi di scarsità alimentare.

Un aspetto interessante è la loro capacità di neutralizzare il veleno di alcuni animali pericolosi, come gli scorpioni o alcune specie di aracnidi.

I suricata: riproduzione e cure parentali

La riproduzione dei suricata è dominata da una coppia alfa, composta dalla femmina dominante e dal suo compagno: solo questi due esemplari si riproducono, mentre gli altri membri del gruppo si occupano di allevare i cuccioli.

La gestazione dura circa 11 settimane e la femmina dà alla luce da due a cinque piccoli per volta. Alla nascita, i cuccioli sono ciechi e completamente dipendenti dalla madre e dagli altri membri del clan; dopo circa tre settimane, iniziano a uscire dalla tana e a esplorare il territorio sotto la supervisione degli adulti.

I suricata giovani imparano a cacciare grazie a un processo di insegnamento attivo: gli adulti portano loro prede vive (come scorpioni con il pungiglione rimosso) per permettere loro di impratichirsi senza correre rischi.

Predatori e strategie di difesa dei suricata

Nonostante la loro organizzazione sociale, le suricate devono affrontare diversi predatori.

Tra i principali nemici ci sono:

  • rapaci, come aquile e falchi;
  • serpenti, in particolare cobra e mamba;
  • carnivori terrestri, tra cui sciacalli e caracal.

Per difendersi, utilizzano un mix di strategie:

  • allerta costante, con le sentinelle sempre vigili;
  • tane complesse, con molteplici ingressi per fuggire rapidamente;
  • tattiche di gruppo, in cui diverse suricate circondano un predatore (ad esempio un serpente) emettendo suoni minacciosi per costringerlo ad andarsene.
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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