Tumore all'occhio del cane: tipi, sintomi, cure e prognosi

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 23 Settembre, 2025

Primo piano di un cane marrone chiaro e scuro sdraiato con le zampe in avanti.

Molti tumori che colpiscono gli occhi dei cani, in particolare quelli che si sviluppano sulle palpebre, sono benigni. Ci sono poi forme cancerogene che invece richiedono attenzione e cure veterinarie specifiche. 

Tumore all'occhio nel cane: qual è la differenza tra benigno e maligno?

Il termine "tumore" si riferisce alla crescita anomala e incontrollata di cellule. La distinzione più importante da fare è tra la sua natura benigna e maligna, che ne determina l'evoluzione e l'approccio terapeutico.

Tumore benigno

Quando si tratta di tumore benigno, si formano masse cellulari che crescono lentamente e non hanno la capacità di diffondersi (metastatizzare) in altre parti del corpo. Non sono "cancro" nel senso comune del termine, ma la loro crescita locale può comunque causare problemi:

  • un tumore benigno sulla palpebra può irritare la cornea e la visione;
  • uno all'interno dell'occhio invece può aumentare la pressione oculare causando dolore e perdita della vista. Si risolve rimuovendolo.

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Tumore maligno

Queste neoplasie sono cancerose. Le loro cellule invadono e distruggono i tessuti circostanti e, in alcuni casi, entrano nel circolo sanguigno o linfatico per formare tumori secondari (metastasi) in organi distanti come linfonodi, polmoni o fegato. Il trattamento di un tumore maligno è più complesso e può richiedere approcci combinati come chirurgia e chemioterapia.

Dove possono svilupparsi i tumori oculari del cane? 

L'occhio è un organo complesso e i tumori possono originare da quasi tutte le sue strutture. Capire dove si trova un tumore permette di determinare la prognosi e il trattamento.

Le neoplasie oculari possono essere suddivise in base alla loro posizione anatomica:

  • annessi oculari : comprendono le strutture che circondano e proteggono il globo oculare. Le palpebre, la congiuntiva (la membrana mucosa che riveste l'interno delle palpebre e la parte bianca dell'occhio) e la terza palpebra (o membrana nittitante, quella "palpebra" aggiuntiva nell'angolo interno dell'occhio). I tumori in questa zona sono i più comuni;
  • superficie oculare: riguarda la cornea (la "finestra" trasparente anteriore dell'occhio) e la sclera (la parte bianca e fibrosa del globo). I tumori primitivi di queste strutture sono rari nel cane;
  • intraoculari: si sviluppano all'interno del globo oculare. La sede più comune è l'uvea, lo strato intermedio dell'occhio composto da iride (la parte colorata), corpo ciliare (la struttura dietro l'iride che produce l'umor acqueo) e coroide (lo strato vascolare che nutre la retina). I tumori intraoculari sono piuttosto rari ma possono avere conseguenze sulla vista e sulla salute dell'occhio;
  • orbita: cavità ossea del cranio che contiene il globo oculare, i muscoli, i nervi e i vasi sanguigni. I tumori che si sviluppano in questo spazio (tumori retrobulbari) sono per lo più maligni e possono causare la protrusione dell'occhio verso l'esterno.

Quali sono i tipi più comuni di tumori oculari nel cane?

Tra i tipi di tumori più frequenti:

  • tumori palpebrali: come già accennato, sono le neoplasie oculari che colpiscono la stragrande maggioranza (circa il 75%) dei cani. Sono adenomi delle ghiandole di Meibomio, tumori benigni che originano dalle ghiandole sebacee che si trovano nel margine palpebrale;
  • papillomi: simili a verruche e di origine virale nei cani giovani e anziani;
  • melanoma: tumore intraoculare primario più comune nel cane. Il comportamento del melanoma nel cane è molto diverso da quello umano e varia a seconda della sua localizzazione:
    melanoma uveale: origina dall'iride o dal corpo ciliare. A differenza dell'uomo, nel cane la maggior parte di questi tumori è considerata benigna, con un basso tasso metastatico [Dubielzig RR et al. Primary intraocular melanocytic tumors in dogs. Veterinary Ophthalmology, 2010];
    melanoma del limbo (o epibulbare): si sviluppa al confine tra la cornea e la sclera. Anche questi tumori hanno un comportamento benigno;
    melanoma congiuntivale: può avere un comportamento più aggressivo e richiede un'attenzione maggiore;
    carcinoma a cellule squamose (SCC): un tumore maligno che si trova sulle palpebre o sulla congiuntiva, in particolare nelle aree prive di pigmento. È associato all'esposizione cronica ai raggi ultravioletti (UV) ed è localmente invasivo con una crescita lenta;
    linfoma: il più comune tumore secondario dell'occhio. Non nasce nell'occhio, ma è una manifestazione di un cancro sistemico del sistema linfatico diffusosi anche alla sede oculare. Può colpire entrambi gli occhi contemporaneamente [Vail DM, Thamm DH, Liptak JM (eds.). Withrow & MacEwen’s Small Animal Clinical Oncology, 6a ed.].

La localizzazione anatomica influenza il comportamento di un tumore. Un nodulo sulla palpebra (spesso un adenoma benigno) è uno quadro clinico completamente diverso da un occhio che sporge dalla sua orbita (potenzialmente un tumore orbitale aggressivo). 

Quali sono i sintomi di tumori all’occhio del cane da non ignorare? 

I cani nascondono bene il dolore, ma i loro occhi possono rivelare molto sul loro stato di salute. I sintomi possono essere suddivisi in cambiamenti visibili e alterazioni del comportamento.

Sintomi visibili  

I sintomi visibili sono quei cambiamenti che si possono osservare guardando l'occhio del cane:

  • masse, noduli o "verruche": la presenza di una nuova crescita sulla palpebra è uno dei segni più comuni. Può apparire come un piccolo nodulo liscio, avere una superficie irregolare simile a un cavolfiore, e talvolta può ulcerarsi o sanguinare se il cane la sfrega;
  • cambiamenti di colore: attenzione alla comparsa di nuove macchie scure o pigmentate sull'iride (la parte colorata dell'occhio), che potrebbero indicare un melanoma uveale. Allo stesso modo, una massa rossastra o rosa sulla parte bianca dell'occhio (sclera) o sulla congiuntiva può essere un segnale di allarme;
  • aspetto opaco: una velatura o una "patina bianca" che copre la superficie dell'occhio può essere sintomo di diverse condizioni secondarie al tumore, come l'edema corneale (accumulo di liquido nella cornea), la cheratite (infiammazione della cornea) o il glaucoma (aumento della pressione intraoculare);
  • rossore e gonfiore: un arrossamento persistente della congiuntiva o un gonfiore anomalo delle palpebre che non si risolve sono sintomi da non sottovalutare;
  • protrusione dell'occhio (esoftalmo): un occhio che sembra più "sporgente" dell'altro, come se stesse uscendo dall'orbita, potrebbe essere il segno di una massa che cresce nello spazio dietro il globo oculare. Questo è un sintomo grave che richiede una visita urgente;
  • deformazione della pupilla (discoria): una pupilla che perde la sua normale forma rotonda e appare frastagliata o distorta può essere causata da una massa intraoculare che spinge o infiltra l'iride.
  • Ammiccamento continuo, segno di dolore oculare.

Quali cambiamenti comportamentali indicano dolore o disagio nel cane a causa del tumore oculare? 

In molti casi, il cane manifesta il suo malessere attraverso il comportamento:

  • blefarospasmo: il cane tiene l'occhio socchiuso, strizza le palpebre frequentemente o sembra infastidito dalla luce (fotofobia). Questi segnali indicano dolore o irritazione oculare;
  • sfregamento: il cane si strofina l'occhio con la zampa o sfrega insistentemente il muso contro tappeti, mobili o le vostre gambe. Questo comportamento è un tentativo di alleviare il prurito o il fastidio;
  • lacrimazione eccessiva (epifora) o secrezioni anomale: una lacrimazione anomala, che può essere acquosa e trasparente, mucosa o addirittura purulenta (con pus), indica un'infiammazione o un'irritazione.
  • segnali di dolore sistemico: il dolore oculare può essere così intenso da influenzare anche il comportamento del cane. Sono tutti segnali, apatia, letargia, tendenza a nascondersi o a isolarsi, perdita di appetito o riluttanza a mangiare cibi duri, e una reazione di difesa se provate a toccargli la testa;

Rossore, secrezione e dolore possono essere i primi segnali di una neoplasia che sta causando un'infiammazione secondaria (uveite) o un aumento della pressione (glaucoma). Ma possono essere causati anche da condizioni molto più comuni e meno gravi come congiuntivite, ulcere corneali o la presenza di un corpo estraneo. 
 
L'autodiagnosi o l'approccio "aspettiamo e vediamo" sono molto pericolosi. Con un esame veterinario approfondito si può distinguere tra un problema minore e una patologia seria.

Come avviene la diagnosi di tumore oculare? 

La diagnosi di tumore oculare non è quasi mai un evento singolo, ma un processo a tappe.

La prima visita: l'esame oculistico di base  

La prima fase è l'anamnesi, durante la quale il medico porrà domande dettagliate sui sintomi osservati, da quanto tempo sono presenti e su eventuali cambiamenti nel comportamento del cane.

Esame fisico

Il veterinario esegue un esame fisico completo e un esame oftalmologico con strumenti specifici come l’oftalmoscopio e una lampada a fessura per esaminare in dettaglio tutte le strutture dell'occhio, dalla superficie fino alla retina. Potrà anche misurare la pressione intraoculare (tonometria) per escludere un glaucoma secondario.

Primo piano del muso di un cane nero, con occhi marroni e peli grigi sulla fronte. 
Se l'esame di base rivela un sospetto di tumore o una condizione complessa, il veterinario potrebbe consigliare una visita specialistica presso un veterinario oftalmologo.

Gli esami approfonditi  

Per definire la natura, le dimensioni e l'estensione del tumore, possono essere necessari diversi esami strumentali: 

  • imaging diagnostico: questi esami permettono di "vedere" il tumore e i tessuti circostanti;
  • ecografia oculare: utilizza ultrasuoni per creare un'immagine dell'interno dell'occhio. È utile quando la cornea è opaca e non permette una visualizzazione diretta delle strutture interne;
  • tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (RM): tecniche di imaging avanzato indispensabili per valutare i tumori dell'orbita. Permettono di vedere con precisione se la massa ha invaso l'osso o altri tessuti molli dietro l'occhio;
  • stadiazione: se si sospetta un tumore maligno, è fondamentale determinare se la malattia si è diffusa in altre parti del corpo;
  • esami del sangue completi: forniscono informazioni sulla salute generale del cane e possono rivelare anomalie, come un aumento dei globuli bianchi, che indicano una reazione del corpo alla crescita neoplastica;
  • ecografia addominale e radiografie del torace: esami standard per cercare metastasi negli organi interni come fegato, milza e polmoni;
  • biopsia e istopatologia: l'unico modo per avere la certezza assoluta sulla natura di un tumore (benigno o maligno), sul suo tipo specifico e sul suo potenziale di aggressività è l'esame istopatologico. Questo esame consiste nell'analizzare un campione di tessuto tumorale al microscopio. Nella maggior parte dei casi, l'intero tumore viene rimosso chirurgicamente (escissione) e poi inviato a un laboratorio di patologia per l'analisi. Il referto istopatologico fornirà informazioni decisive, come il grado del tumore (quanto le cellule appaiono anormali) e l'indice mitotico (la velocità con cui le cellule si dividono), che sono i più importanti indicatori prognostici. È questo referto che guiderà le decisioni su eventuali terapie aggiuntive e darà la stima più accurata del futuro del cane.

Quali sono le cure per il tumore all’occhio del cane? 

La scelta della terapia dipende dal tipo di tumore, dalla sua localizzazione, dalle sue dimensioni e dalle condizioni di salute del cane.

La chirurgia: la soluzione più risolutiva 

Per la maggior parte dei tumori oculari, la rimozione chirurgica è il trattamento di prima scelta e, in molti casi, è risolutiva. Esistono diversi approcci, da quelli più conservativi a quelli più radicali:

  • interventi conservativi: l'obiettivo è rimuovere il tumore preservando il globo oculare e la sua funzionalità;
  • escissione a cuneo: tecnica utilizzata per piccoli tumori localizzati sul margine palpebrale. Consiste nel rimuovere una piccola sezione triangolare ("a cuneo") della palpebra contenente la massa, per poi suturare i margini;
  • iridectomia settoriale: indicata per piccoli melanomi confinati a una porzione dell'iride. Viene asportato solo il settore di iride interessato dal tumore, preservando il resto dell'occhio e spesso anche la vista;
  • crioterapia: utilizza il freddo estremo (azoto liquido) per distruggere le cellule tumorali. Viene impiegata in combinazione con la chirurgia (debulking, ovvero la rimozione della maggior parte della massa) per trattare i tumori delle palpebre e ridurre il rischio che si ripresentino [Kafarnik C et al. Topical 5‑fluorouracil for canine ocular surface neoplasia. Veterinary Ophthalmology, 2009];
  • enucleazione (asportazione dell'occhio): per tumori intraoculari di grandi dimensioni, neoplasie che hanno causato complicazioni intrattabili come un glaucoma doloroso e incurabile, o tumori particolarmente invasivi, l'asportazione completa del globo oculare (enucleazione) è la procedura raccomandata. L'enucleazione viene quasi sempre eseguita su un occhio già cieco e, soprattutto, dolorante. La procedura, quindi, non toglie la vista ma elimina una fonte costante di dolore e disagio, migliorando la qualità della vita dell'animale liberato dal dolore cronico.

Terapie non chirurgiche per il tumore dell’occhio del cane: quando e perché si usano

In alcuni casi, la chirurgia da sola non è sufficiente o non è praticabile. Si ricorre pertanto ad alcune terapie non chirurgiche:

  • chemioterapia sistemica: trattamento di elezione per tumori che interessano tutto il corpo, come il linfoma. Può anche essere usata come terapia "adiuvante" (cioè in aggiunta alla chirurgia) per tumori maligni ad alto rischio di metastasi, per cercare di eliminare eventuali cellule tumorali residue. In alcuni casi, può prolungare la sopravvivenza da sei mesi a due anni;
  • chemioterapia topica: per alcuni tumori superficiali della congiuntiva o della cornea, come il carcinoma a cellule squamose, possono essere utilizzati farmaci chemioterapici sotto forma di collirio (es. Fluorouracile) per trattare il tumore localmente, senza gli effetti collaterali di una chemioterapia sistemica;
  • radioterapia: utilizza radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali. Può essere un'opzione per tumori non operabili, come quelli localizzati nell'orbita, per ridurne le dimensioni e alleviare i sintomi come la protrusione dell'occhio [Fidel J. Radiation therapy in veterinary oncology. Veterinary Clinics of North America: Small Animal Practice, 2007];
  • protesi oculare: una scelta estetica per il dopo-intervento del tumore nel cane, nata negli ultimi anni. In alcuni casi, dopo la rimozione del contenuto interno dell'occhio (eviscerazione), è possibile inserire una protesi intrasclerale in silicone. Questa procedura mantiene il guscio esterno del globo oculare.

È importante sapere, però, che l'impianto di una protesi non è consigliabile se si sospetta un tumore intraoculare o in presenza di una grave infezione. 

In questi casi, l'enucleazione completa è necessaria per garantire la rimozione totale del tumore e per permettere l'esame istopatologico dell'intero globo, fondamentale per la diagnosi e la prognosi.

Fattori che incidono sulla prognosi

La prognosi è una previsione informata sull'evoluzione probabile della malattia. I fattori più importanti che la determinano provengono dal referto istopatologico e dalla stadiazione clinica:

  • tipo di tumore: un adenoma benigno ha una prognosi completamente diversa da un linfoma;
  • grado di malignità e indice mitotico: per i tumori maligni, il patologo assegna un "grado" che descrive quanto le cellule tumorali appaiono aggressive. L'indice mitotico, che conta quante cellule si stanno dividendo attivamente, è uno dei predittori più affidabili del comportamento del tumore. Un indice mitotico basso suggerisce una crescita lenta, mentre uno alto indica un tumore più aggressivo;
  • stadio clinico: la stadiazione determina l'estensione del tumore nel corpo. Un tumore localizzato (Stadio I o II) ha una prognosi molto più favorevole di uno che ha già dato metastasi ai linfonodi regionali (Stadio III) o a organi distanti (Stadio IV).

Tumori palpebrali benigni

La prognosi dopo la rimozione chirurgica completa è eccellente. Il cane torna a una vita normale.

Melanoma Uveale

Anche in questo caso, la prognosi per la vita del cane è molto buona. Il tasso di metastasi è basso (stimato tra il 4% e il 25% a seconda degli studi), l'enucleazione è considerata curativa nella maggior parte dei casi. L'analisi istologica dell'occhio rimosso è fondamentale per identificare quel piccolo sottogruppo di tumori con caratteristiche più aggressive.

Carcinoma a cellule squamose (Cutaneo/Congiuntivale)

Questo tumore tende a essere localmente invasivo ma lento a metastatizzare. La prognosi per la vita è quindi buona, specialmente con una rimozione chirurgica completa. Tuttavia, esiste un rischio di recidiva locale se l'escissione non è stata radicale.

Linfoma

Essendo una malattia sistemica, la prognosi è più riservata. La chemioterapia è il trattamento principale e può indurre una remissione, ma la malattia può ripresentarsi. I tempi di sopravvivenza variano a seconda del tipo di linfoma e della risposta al trattamento, ma si misurano spesso in mesi o, nei casi più fortunati, in uno o due anni.

Tumore nell'occhio al cane: come gestire il post-operatorio 

Il cane torna a casa con una prescrizione per farmaci antidolorifici e, solitamente, antibiotici da somministrare rispettando scrupolosamente dosi e orari indicati. 

Il collare elisabettiano è la regola più importante e non ammette eccezioni. Deve essere indossato 24 ore su 24 per tutto il periodo indicato dal veterinario (solitamente 2-3 settimane). Impedisce al cane di grattarsi o sfregare la ferita chirurgica, un gesto istintivo che potrebbe causare infezioni, riapertura dei punti (deiscenza) o gravi traumi. Per aiutarlo a mangiare e bere, è sufficiente sollevare le ciotole da terra.

È importante anche avere buona cura della ferita: ispezionare la zona operata ogni giorno evita problemi. Un leggero gonfiore, qualche livido o una minima perdita di siero color rosa possono essere normali nelle prime 24-48 ore. Se il veterinario lo ha indicato, si può pulire l'area attorno ai punti con una garza sterile imbevuta di soluzione fisiologica. Contattare subito la clinica se si nota un rossore diventa eccessivo, un gonfiore importante o secrezioni purulente.

Per le prime settimane, l'attività fisica deve essere ridotta al minimo. Niente corse, salti, giochi sfrenati o lotte con altri animali. Le uscite devono essere brevi, al guinzaglio, e solo per i bisogni fisiologici.

Tumore all’occhio del cane - FAQ 

Quanto costa la rimozione di un tumore all'occhio in un cane? 

Il costo di un intervento chirurgico per un tumore oculare può variare in base a questi fattori: la città in cui si trova la clinica; gli specialisti coinvolti nell'intervento; la complessità della procedura (un'escissione palpebrale ha un costo diverso da un'enucleazione); l'entità degli esami diagnostici pre-operatori necessari (una TC o una RM, ad esempio, possono aumentare il costo totale. 

È possibile prevenire i tumori oculari nel cane? 

Per la maggior parte dei tumori oculari, le cui cause sono per lo più genetiche o sconosciute, non esiste una vera e propria prevenzione.

Per il carcinoma a cellule squamose, legato all'esposizione ai raggi UV, ridurre l'esposizione al sole intenso, specialmente per i cani con palpebre o cute chiare e poco pigmentate, può essere una misura di buon senso. La strategia preventiva più efficace rimane la diagnosi precoce.

Il cane soffre durante l'intervento per il tumore all’occhio?

No. Durante la procedura chirurgica, il cane è in anestesia generale profonda e non sente alcun dolore. La medicina veterinaria moderna utilizza un approccio multimodale alla gestione del dolore, che inizia prima dell'intervento con farmaci pre-anestetici, continua durante l'operazione con anestetici locali e analgesici, e prosegue nel post-operatorio con una terapia antidolorifica.

Come si adatta il cane alla vita con un occhio solo?

I cani si adattano alla visione monoculare con una rapidità sorprendente. I loro altri sensi, in particolare l'udito e l'olfatto, sono così sviluppati da compensare la perdita della percezione della profondità.

La maggior parte dei cani riprende a correre, giocare e muoversi nell'ambiente circostante con sicurezza in pochissimo tempo, alcuni anche da subito. 

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Buosi
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