Torsione dello stomaco nel cane: cause, sintomi e trattamenti

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 13 Aprile, 2025

Cane marrone sul letto con un'aria triste

La torsione dello stomaco nel cane è una delle emergenze veterinarie più gravi e potenzialmente fatali che può verificarsi improvvisamente in poche ore: richiede un intervento immediato per evitare che il cane possa rischiare la vita.

I vasi sanguigni maggiori che irrorano lo stomaco vengono compressi o torti, causando ischemia tissutale e potenziale necrosi della parete gastrica e la rotazione spesso coinvolge anche la milza, che può subire torsione con conseguente infarto splenico.

Vediamo quali sono tutti gli aspetti di questa condizione, dalle cause ai sintomi, dal trattamento alle misure preventive, con un'attenzione particolare alle razze più vulnerabili.

Cos'è la torsione dello stomaco nel cane

La torsione dello stomaco nel cane, conosciuta in ambito veterinario come Sindrome da dilatazione-torsione gastrica (GDV), è una condizione acuta grave che colpisce perlopiù i cani di taglia medio-grande.

Questa patologia si verifica quando lo stomaco si dilata a causa dell'accumulo di gas o cibo, ruotando su se stesso, torcendosi lungo il proprio asse.

Quando avviene la rotazione, sia l'ingresso (cardias) che l'uscita (piloro) dello stomaco possono chiudersi, intrappolando gas, cibo e liquidi all'interno e impedendo il normale deflusso; crea una situazione molto pericolosa che può rapidamente progredire verso uno shock e insufficienza multiorgano.

Inizialmente, lo stomaco inizia a dilatarsi a causa dell'accumulo di gas prodotto dalla fermentazione del cibo o dall'aerofagia; la dilatazione da sola (senza torsione) è già problematica, ma quando lo stomaco ruota, la situazione diventa più grave.

La rotazione può variare da 90 a 360 gradi, con la maggiore gravità associata alle rotazioni più ampie e provoca non solo l'ostruzione del tratto digestivo, ma anche la compressione di importanti vasi sanguigni, tra cui la vena cava inferiore e la vena porta, compromettendo il ritorno venoso al cuore.

Quali sono le conseguenze della torsione dello stomaco

Le conseguenze della torsione gastrica sono molteplici e gravi: oltre all'ostruzione del tratto digestivo, la rotazione provoca la compressione di importanti vasi sanguigni, tra cui la vena cava inferiore e la vena porta, compromettendo il ritorno venoso al cuore.

Questa compressione vascolare può portare a ischemia cardiaca e shock cardiogeno, una delle principali cause di morte rapida in questa condizione.

La ridotta perfusione sanguigna causa anche lesioni ischemiche alla mucosa gastrica e l'aumento della pressione intra-addominale dovuto alla dilatazione dello stomaco comprime il diaframma limitando la capacità respiratoria dell'animale.

Nei casi più gravi, può verificarsi la necrosi della parete gastrica con potenziale rottura e peritonite, un'infezione grave della cavità addominale. In alcuni casi, la milza può ruotare insieme allo stomaco, andando incontro a necrosi.

Per riassumere:

  • la mucosa gastrica subisce lesioni ischemiche a causa della ridotta perfusione sanguigna;
  • l'aumento della pressione intra-addominale comprime il diaframma limitando la capacità respiratoria;
  • la riduzione del ritorno venoso causa una diminuzione della gittata cardiaca con conseguente shock cardiogeno;
  • nei casi più gravi, si può verificare anche la necrosi della parete gastrica con potenziale rottura e peritonite, o la torsione della milza.

È facile confondersi tra dilatazione semplice dello stomaco e vera e propria torsione gastrica, perché in fondo sono due stadi di gravità differente ma della stessa problematica: 

La dilatazione semplice

Nella dilatazione semplice (o meteorismo gastrico), lo stomaco si espande a causa dell'accumulo di gas o liquidi, ma mantiene la sua posizione anatomica normale.

In questa condizione il cane manifesta disagio, gonfiore addominale e tentativi infruttuosi di vomitare, ma i passaggi di entrata e uscita dello stomaco rimangono parzialmente funzionanti; l'animale può liberarsi dell'aria attraverso l'eruttazione o il vomito.

La dilatazione semplice, se non evolve in torsione, può talvolta risolversi con terapie conservative come la decompressione gastrica mediante sondino e la somministrazione di farmaci procinetici o anti meteorici.

La dilatazione, benché con prognosi diversa dalla torsione, può essere il primo stadio di un processo che può rapidamente progredire verso la torsione completa.

Come abbiamo visto poco sopra, invece, nella torsione gastrica vera e propria cardias e piloro risultano completamente ostruite, impedendo qualsiasi possibilità di decompressione naturale. 

Da un punto di vista diagnostico, distinguere tra le due condizioni richiede l'utilizzo di radiografie addominali: nella dilatazione semplice lo stomaco appare disteso ma nella sua posizione anatomica; nella torsione è visibile il caratteristico segno del "cappello a doppia bolla" o "compartimento" che indica la rotazione dell'organo. 

Cause della torsione gastrica

Le cause precise della torsione dello stomaco nel cane non sono ancora del tutto conosciute. Su un aspetto gli esperti concordano: si tratta di una condizione in cui interagiscono predisposizioni anatomiche, genetiche, fattori ambientali e comportamentali.

Cause anatomiche e genetiche

Sono più esposti al rischio di torsione dello stomaco i cani con torace profondo e stretto. Questa struttura anatomica, infatti, permette una maggiore mobilità dello stomaco all'interno della cavità addominale, facilitandone la rotazione.

L'influenza genetica sulla predisposizione alla torsione gastrica è stata documentata in studi di medicina veterinaria che hanno suggerito la presenza di fattori genetici che controllano aspetti come la lassità dei legamenti gastrici, la motilità dello stomaco e la sua capacità di dilatazione.

In particolare, il legamento epatogastrico, che normalmente mantiene lo stomaco nella sua posizione anatomica corretta, può presentare anomalie congenite che ne riducono l'efficacia contenitiva in alcune linee familiari di cani a rischio.

Un altro fattore anatomico rilevante è la posizione del piloro rispetto al corpo dello stomaco: nei cani predisposti è stata osservata una posizione più dorsale e mediale del piloro che, in caso di dilatazione gastrica, favorisce lo spostamento di questa porzione dello stomaco in direzione di una potenziale torsione.

La conformazione della cavità addominale e la distribuzione degli organi interni sono altri elementi anatomici predisponenti: nei cani con addome relativamente piccolo rispetto alla massa degli organi contenuti, lo stomaco dispone di minor spazio per espandersi orizzontalmente in caso di dilatazione, tendendo quindi a ruotare su se stesso. 

Questa caratteristica ricorre nelle razze di cani grandi e giganti, dove il volume degli organi addominali in proporzione allo spazio disponibile è maggiore rispetto alle razze di taglia piccola.

Altri fattori di rischio

L'età è un fattore di rischio importante con un'incidenza maggiore nei cani tra i 7 e i 10 anni: i cani anziani delle razze predisposte presentano un rischio maggiore a causa della progressiva lassità dei legamenti gastrici e delle alterazioni della motilità gastrointestinale tipiche dell'invecchiamento.

I cani che fanno un unico pasto abbondante giornaliero hanno un rischio maggiore di torsione dello stomaco rispetto a quelli che ricevono due o più pasti di dimensioni ridotte. Il pasto voluminoso causa una distensione acuta e massiva dello stomaco, aumentando la probabilità di dilatazione e torsione.

La velocità di ingestione del cibo è un altro fattore di rischio da non sottovalutare. Sono più esposti i cani che mangiano rapidamente, ingerendo grandi quantità di aria (aerofagia) durante il pasto; razze come il Pastore Tedesco e il Dogue de Bordeaux tendono naturalmente a consumare i pasti molto velocemente e a rischiare la torsione dello stomaco più di altre razze.

L'aerofagia durante l'alimentazione rapida può causare una dilatazione gastrica immediata, creando le premesse per una potenziale rotazione.

L'attività fisica intensa immediatamente prima o dopo i pasti aumenta il rischio di torsione perché il movimento può alterare la posizione dello stomaco, specialmente quando è pieno e pesante, dunque la raccomandazione veterinaria standard è di evitare attività intense per almeno un'ora prima e due ore dopo i pasti nei cani a rischio.

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Stress e ansia sono stati identificati come fattori aggravanti in diversi studi epidemiologici: infatti, i cani con personalità ansiosa o nervosa hanno mostrato una maggiore tendenza alla torsione gastrica rispetto ai soggetti più calmi.

Lo stress può influenzare la motilità gastrica e aumentare l'aerofagia, creando condizioni favorevoli alla dilatazione. Situazioni stressanti come viaggi, cambiamenti ambientali, introduzione di nuovi animali nella famiglia o periodi in canile possono fungere da trigger per l'insorgenza di questa patologia.

Anche bere grandi quantità d'acqua immediatamente prima o dopo il pasto può aumentare rapidamente il volume gastrico e diluire i succhi digestivi, rallentando la digestione e favorendo la fermentazione del cibo con conseguente produzione di gas.

Infine, la tipologia di alimentazione influisce sul rischio: i cibi secchi, specialmente quelli contenenti particelle di grandi dimensioni o che si espandono a contatto con i liquidi gastrici, potrebbero essere associati a un rischio maggiore rispetto alle diete umide o miste.

Come riconoscere i sintomi della torsione dello stomaco nel cane

Riconoscere i sintomi della torsione dello stomaco può fare la differenza tra la vita e la morte per il cane colpito. I sintomi precoci, pur non essendo sempre specifici, sono i primi segnali d'allarme che ogni proprietario dovrebbe saper identificare.

Tra questi, l'irrequietezza è spesso il primo segno visibile: il cane appare agitato, incapace di trovare una posizione comoda, si alza e si sdraia ripetutamente. Questo comportamento deriva dal crescente disagio addominale causato dall'iniziale dilatazione gastrica. 

I tentativi vani di vomito (conati non produttivi) sono un segno altamente indicativo di possibile torsione gastrica: il cane assume la tipica posizione del vomito, con forte contrazione addominale, ma non riesce a espellere nulla o produce solo piccole quantità di saliva schiumosa.

Questo sintomo si verifica perché la torsione ha chiuso il passaggio tra esofago e stomaco, impedendo il vomito nonostante i forti stimoli gastrointestinali.

La distensione addominale, evidente nella regione superiore sinistra dell'addome (area gastrica), diventa sempre più pronunciata con l'avanzare della condizione. L'addome appare visibilmente gonfio, teso alla palpazione per l'accumulo di gas nello stomaco. 

Con il progredire della condizione, la salivazione diventa sempre più evidente (ptialismo) in risposta al forte dolore e alla nausea. Il cane può emettere bava dalle labbra e non riuscire a deglutire in modo normale.

Allo stesso tempo, si osserva un'accelerazione del ritmo respiratorio (tachipnea) con respiri superficiali e affannosi, conseguenza sia del dolore che della pressione esercitata dallo stomaco dilatato sul diaframma, che limita la capacità polmonare.

Negli stadi più avanzati, compaiono segni di compromissione cardiovascolare, il battito cardiaco diventa rapido (tachicardia) ma debole, segnalando l'insorgenza di shock ipovolemico dovuto alla compressione dei grandi vasi addominali e alla diminuzione del ritorno venoso al cuore. Conseguenze sono debolezza, instabilità nel movimento, collasso.

Ecco l’elenco completo:

  • agitazione e irrequietezza: il cane è a disagio, incapace di trovare una posizione comoda: si alza e si sdraia ripetutamente (primo segnale visibile);
  • tentativi infruttuosi di vomito: contrazioni addominali forti senza espulsione di materiale, a volte con solo saliva schiumosa (segno altamente indicativo);
  • gonfiore addominale pronunciato: addome superiore sinistro teso, visibilmente dilatato;
  • ipersalivazione (ptialismo);
  • bava dalle labbra e difficoltà a deglutire;
  • difficoltà respiratorie (tachipnea);
  • respiri rapidi e superficiali, causati dalla pressione dello stomaco sul diaframma;
  • dolore addominale;

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  • addome dolorante: il cane inarca il dorso, evita movimenti o contatti nella zona;
  • debolezza, affaticamento, letargia e instabilità;
  • mucose pallide o cianotiche;
  • battito cardiaco accelerato ma poco percepibile;
  • posizioni anomale e difficoltà a camminare;
  • movimenti rigidi o zoppia, per il dolore e la pressione addominale;
  • in fase avanzata il cane diventa apatico e poco reattivo;
  • incapacità di alzarsi, il cane rimane sdraiato;
  • shock cardiogeno: grave ipotensione, ipotermia e compromissione delle funzioni vitali.

Pgni sintomo riflette il progressivo peggioramento della condizione: dall’accumulo di gas (gonfiore) alla compromissione sistemica (shock). 

Ci si dovrebbe allertare immediatamente quando si osserva una combinazione di sintomi quali: tentativi di vomito improduttivi, distensione addominale e irrequietezza marcata. 

Trattamento della torsione dello stomaco nel cane 

Il trattamento richiede un intervento rapido, d'emergenza. Il primo passo è stabilizzare il cane che può arrivare in stato di shock attraverso:

  • fluidoterapia endovenosa: si somministrano rapidamente liquidi speciali (soluzioni cristalloidi isotoniche) nelle vene del cane per ripristinare il volume di sangue circolante;
  • ossigenoterapia: se necessario, si fornisce ossigeno al cane tramite maschera o tubi nasali per aiutarlo a respirare meglio.

Il passo successivo è la decompressione dello stomaco per ridurre la pressione intragastrica causata dall'accumulo di gas attraverso l'inserimento di una sonda esofago-gastrica o mediante decompressione percutanea con ago.

Una volta che il cane si è stabilizzato, si può procedere con l'intervento chirurgico mediante laparotomia, ovvero un'incisione dell'addome per accedere allo stomaco e agli organi adiacenti. Si procede, quindi, alla detorsione dello stomaco, riposizionandolo nella sua corretta posizione anatomica.

Durante l'intervento, si controlla anche la milza e si trattano eventuali lesioni. Se la milza è compromessa (torsione splenica, necrosi), può essere necessaria una splenectomia, ovvero l'asportazione completa dell'organo.

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Un passaggio fondamentale dell'intervento è la gastropessi, che consiste nel fissare lo stomaco alla parete addominale per prevenire future torsioni. 

Dopo l'intervento chirurgico, il cane necessita di un'attenta gestione post-operatoria: monitoraggio costante per evitare aritmie cardiache, peritonite, polmonite ab ingestis o stenosi pilorica; somministrazione di una terapia antibiotica per prevenire o trattare eventuali infezioni; la gestione del dolore con farmaci prescritti dal veterinario.

La ripresa dell'alimentazione avviene gradualmente, entro 24 ore dall'intervento, con cibi digeribili somministrati in piccole quantità.

FAQ: domande frequenti sulla torsione dello stomaco nel cane

Vediamo le domande più ricorrenti in merito a questa tematica: 

Quali sono le razze canine più esposte al rischio di torsione dello stomaco? 

Alcune razze di taglia grande e gigante con un torace profondo e stretto sono più esposte al rischio.

Tra queste, il Pastore Tedesco, il Dogue de Bordeaux, il Dobermann, l'Alano, il San Bernardo, il Weimaraner, il Setter Irlandese, il Gordon Setter, il Bovaro del Bernese, il Mastino Napoletano, il Bracco Italiano, il Cane Corso, il Boxer e il Rottweiler.

Anche alcune razze di taglia inferiore con torace stretto e profondo, come lo Shar Pei e il Basset Hound, possono essere a rischio.

Come viene diagnosticata e trattata la torsione dello stomaco nei cani? 

La diagnosi si basa sull'esame fisico e viene confermata tramite radiografie addominali che mostrano la dilatazione e la torsione dello stomaco.

Il trattamento iniziale è volto alla stabilizzazione del cane con fluidoterapia endovenosa e decompressione dello stomaco tramite sondino orogastrico o trocarizzazione percutanea.


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È necessario un intervento chirurgico d'urgenza (laparotomia) per detorcere lo stomaco, valutare eventuali danni alla parete gastrica e alla milza (che potrebbe richiedere la splenectomia) e, soprattutto, eseguire una gastropessi, una procedura che fissa lo stomaco alla parete addominale per prevenire future torsioni.

Quali misure preventive possono essere adottate per ridurre il rischio di torsione dello stomaco nei cani predisposti?

Per ridurre il rischio di torsione dello stomaco, specialmente nelle razze predisposte, si raccomanda di dividere la razione giornaliera di cibo in 2-3 piccoli pasti, evitare pasti troppo abbondanti, utilizzare ciotole che rallentano l'ingestione del cibo (evitando quelle che causano stress), non somministrare grandi quantità d'acqua subito prima o dopo i pasti, evitare attività fisica intensa per almeno un'ora prima e due ore dopo i pasti, gestire lo stress dell'animale e considerare la gastropessi preventiva.

Quest'ultima è l'unica soluzione realmente efficace e consiste in un intervento chirurgico profilattico che fissa lo stomaco alla parete addominale, prevenendo la torsione. La gastropessi può essere eseguita in laparoscopia, spesso in concomitanza con altre procedure come la sterilizzazione.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Buosi
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