Il glaucoma un disturbo subdolo e spesso silenzioso nelle fasi iniziali che può compromettere in poco tempo e in maniera irreversibile la vista del cane.
Comprendere davvero cosa sia il glaucoma, come si manifesta e cosa si può fare per rallentarne il decorso è fondamentale per garantire al proprio amico a quattro zampe una cura tempestiva.
Scopriamone di più.
Cos’è il glaucoma all'occhio del cane
Il glaucoma è una patologia causata da un aumento della pressione intraoculare (PIO) che danneggia progressivamente il nervo ottico, portando a cecità.
In condizioni normali, l’umor acqueo (il fluido che nutre e protegge la parte anteriore dell’occhio) viene prodotto e drenato in equilibrio, ma quando il sistema di drenaggio si blocca o rallenta, la pressione all’interno dell’occhio aumenta – mettendo a rischio la funzionalità visiva.
Nel cane, il glaucoma può essere:
- primario: spesso legato a predisposizione genetica e congenita.
- secondario: si sviluppa come conseguenza di altre patologie oculari, come l'uveite, la lussazione del cristallino o i tumori intraoculari;
Esistono alcune razze canine che mostrano una predisposizione più marcata allo sviluppo di glaucoma primario, come:
- Cocker Spaniel;
- Basset Hound;
- Chow Chow;
- Siberian Husky;
- Beagle;
- Shih Tzu.
In queste razze, il difetto è spesso ereditario e può riguardare entrambe gli occhi, anche se il secondo può manifestare sintomi anche mesi o anni dopo il primo.
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L’età media di insorgenza varia, ma spesso il glaucoma compare tra i 4 e i 10 anni.
Tra i fattori di rischio non genetici si includono:
- infiammazioni croniche dell’occhio (uveiti);
- lussazione del cristallino (che può occludere i canali ai lati di drenaggio);
- tumori oculari;
- traumi che alterano l’anatomia interna del bulbo oculare.
Glaucoma del cane: i sintomi
Il glaucoma può esordire in due modi distinti:
- forma acuta, in cui i sintomi sono spesso improvvisi e marcati;
- forma cronica, in cui i segni possono essere più sfumati e progressivi.
Esistono alcuni segnali da tenere sotto osservazione:
- occhio arrossato;
- dolore (il cane può strofinarsi l’occhio, essere irritabile o letargico);
- lacrimazione eccessiva;
- cornea opaca o “bluastro-lattiginosa”;
- pupilla dilatata e poco reattiva alla luce;
- bulbo oculare leggermente sporgente e più grosso del normale (proptosi);
- perdita parziale o totale della vista (spesso non immediatamente evidente).
Il dolore oculare può essere intenso, anche se non sempre il cane lo manifesta apertamente. In alcune situazioni, il cambiamento di comportamento – come l’evitamento della luce o il rifiuto di giocare – può essere l’unico segnale.
Diagnosi di glaucoma canino: come avviene
La diagnosi si basa principalmente sulla misurazione della pressione intraoculare tramite un tonometro: si tratta di un esame indolore, veloce e affidabile, che ogni veterinario con competenze oftalmologiche può effettuare.
Oltre a questo, l’esame oftalmico completo comprende:
- valutazione del fondo oculare;
- osservazione della camera anteriore;
- controllo della pupilla e del riflesso pupillare;
- gonioscopia (per esaminare l’angolo di drenaggio).
In alcuni casi, può essere utile anche l’ecografia oculare, soprattutto quando la visibilità interna è compromessa.
Terapia per il glaucoma nel cane
Uno degli aspetti più delicati del glaucoma è la sua rapidità di evoluzione: nella forma acuta, la perdita della vista può avvenire in poche ore e intervenire tempestivamente è cruciale per tentare di salvare la funzionalità visiva.
Il glaucoma cronico, invece, è insidioso perché il cane può adattarsi progressivamente alla perdita della vista, compensando con gli altri sensi.
Questo può ritardare la diagnosi, ma non per questo il danno sarà meno grave: una volta lesionato, il nervo ottico non può rigenerarsi.
Il trattamento del glaucoma nel cane ha due obiettivi principali:
- ridurre la pressione intraoculare;
- alleviare il dolore.
Le terapie disponibili variano in base alla gravità della situazione, alla forma del glaucoma e alla risposta del singolo paziente.
Terapia medica
La gestione farmacologica prevede l’uso di:
- inibitori della produzione di umor acqueo (come i derivati del carbonio: dorzolamide, brinzolamide);
- agenti ipotonizzanti (come il mannitolo in urgenza);
- beta-bloccanti (timololo);
- prostaglandine (latanoprost): possono migliorare il deflusso dell’umor acqueo.
Tuttavia, la terapia medica ha spesso efficacia temporanea: il glaucoma è una malattia progressiva, e nel tempo i farmaci possono non essere più sufficienti.
Chirurgia
Quando i farmaci non bastano, si può ricorrere a interventi chirurgici, tra cui:
- ciclodistruzione (laser o crioterapia): riduce la produzione di umor acqueo distruggendo parte del corpo ciliare;
- impianti di drenaggio: creano una via alternativa per il deflusso del fluido;
- rimozione del bulbo oculare (enucleazione): scelta estrema, ma necessaria nei casi in cui l’occhio è cieco e doloroso. Anche se può sembrare una decisione drastica, libera il cane da un dolore costante, spesso sottovalutato. Molti cani, dopo l’intervento, recuperano vitalità e benessere sorprendenti.
La prevenzione del glaucoma nei cani
Nel glaucoma primario, la prevenzione consiste soprattutto nel monitoraggio regolare, soprattutto nelle razze a rischio o nei cani con familiarità.
Esami oculistici periodici – anche annuali – permettono di individuare alterazioni precoci, quando la vista può ancora essere salvata.
Per il glaucoma secondario, è essenziale trattare tempestivamente le patologie che possono comprometterne l’equilibrio, come le uveiti o i traumi oculari.