La presenza di topi o ratti in casa è un problema che molti cercano di risolvere con la soluzione più rapida ed efficace: il veleno per topi; quello che sembra un rimedio semplice e pratico, però, può trasformarsi in un grave pericolo per la salute dei cani.
I prodotti topicidi, infatti, sono realizzati appositamente con aromi dolci e ingredienti gustosi per attirare i roditori, ma questa "attrattività" li rende altrettanto appetibili anche per gli animali domestici.
Scopriamo di più.
Sintomi di avvelenamento da topicida nel cane
Molti cani, spinti dalla loro naturale curiosità e dal fiuto, possono ingerire direttamente le esche avvelenate lasciate in casa, in giardino o negli spazi comuni.
Alcuni veleni più insidiosi impiegano diversi giorni prima di provocare sintomi evidenti, e questo aumenta il rischio di non intervenire in tempo.
Infatti, il cane potrebbe sembrare sano per ore o giorni, ma nel suo corpo si stanno già manifestando danni gravi come emorragie, danni neurologici o compromissione di organi vitali.
Per i veleni più comuni, quelli anticoagulanti, gli effetti del veleno per topi possono impiegare dai 2 ai 5 giorni per manifestarsi, e per altre tipologie anche fino a 7 giorni.
Questo ritardo è pericoloso perché ritarda l'intervento veterinario, e un cane che ha ingerito del veleno può apparire sano per giorni (ma internamente potrebbero già verificarsi emorragie, che si manifesteranno poi con gengive pallide, debolezza o sangue nelle feci).
Sintomi neurologici da non sottovalutare in caso di avvelenamento
I topicidi come la brometalina e la stricnina possono provocare tremori, convulsioni, movimenti scoordinati, paralisi, crisi epilettiche, cambiamenti comportamentali (agitazione, confusione, apatia), rigidità muscolare e difficoltà a camminare; come per gli altri, talvolta questi sintomi si manifestano subito, altre volte dopo qualche giorno dall'ingestione.
Se si riportano questi dettagli al veterinario, lo si aiuta a individuare il tipo di veleno e la cura migliore.
Le differenze tra i veleni nei topicida
Non tutti i veleni sono uguali: ci sono almeno quattro meccanismi letali diversi che agiscono sul cane.
Il termine "veleno per topi" è una categoria generica che comprende prodotti con principi attivi molto diversi tra loro, ciascuno con un meccanismo d'azione specifico e letale. 
 
 Ecco i quattro tipi di veleni più comuni più altri principi attivi:
- anticoagulanti: impediscono la normale coagulazione del sangue, portando a emorragie interne massive che possono essere fatali;
- colecalciferolo: causa un aumento letale dei livelli di calcio nel sangue che all'indurimento dei tessuti molli in tutto il corpo, in particolare cuore, reni, tratto gastrointestinale e muscoli, provocando un'insufficienza renale acuta e danni irreversibili agli organi. È considerato uno dei tipi più tossici;
- brometalina: provoca un pericoloso edema (gonfiore) cerebrale che si manifesta attraverso sintomi neurologici gravi come mancanza di coordinazione, tremori, convulsioni e paralisi;
   
- fosfuri di zinco e alluminio: una volta nello stomaco, questi composti reagiscono con l'acido gastrico e rilasciano fosfina, un gas tossico con un odore caratteristico di pesce in decomposizione o aglio. La fosfina causa danni multiorgano in poche ore ed è pericolosa anche per gli esseri umani che potrebbero inalarla se il cane vomita; (rari, sono tutti ormai con anticoagulante);
- altri principi attivi, come la stricnina e l'alfacloralosio.
Questa varietà è il motivo per cui, quando possibile, si dovrebbe portare al veterinario la confezione originale del prodotto.
Il colore del veleno: ecco perché non è un indizio affidabile
Un errore comune e pericoloso è quello di pensare di poter identificare il tipo di veleno dal suo colore o dalla sua forma.
In realtà, i rodenticidi sono disponibili in diversi formati (pellet, blocchi, gel, liquidi) e colori (verde, blu, rosa, rosso, marrone chiaro).
Non esiste alcuna correlazione standard tra l'aspetto dell'esca e il suo principio attivo; prodotti con ingredienti completamente diversi possono apparire identici.
Ecco perché non bisogna mai fare affidamento sull'aspetto per valutare il pericolo: l'unica informazione attendibile è quella riportata sulla confezione originale.
Avvelenamento secondario: anche un roditore avvelenato rappresenta un rischio
Un cane può restare vittima di avvelenamento anche senza mangiare direttamente l'esca, quando ingerisce un ratto o un topo che a sua volta ha da poco ingerito del veleno.
È sicuramente più raro come evento, ma può capitare ed è opportuno metterlo in conto per evitare il rischio di avvelenamento secondario.
FAQ – Domande frequenti sul cane che ingerisce veleno per topi
Vediamo alcuni dubbi ricorrenti in merito:
È consigliato indurre il vomito in caso di veleno per topi mangiato dal cane?
No, non è consigliato. In una situazione di panico, l'istinto potrebbe essere quello di provare a far vomitare il cane per espellere il veleno, ma questa è una mossa molto rischiosa che potrebbe peggiorare la situazione.
Non si deve mai indurre il vomito né somministrare rimedi casalinghi senza l'esplicita indicazione di un veterinario; potrebbe avere senso se il cane lo ha ingerito entro le 2 ore di tempo.
Per comprendere la gravità del rischio si pensi ai veleni a base di fosfuri: in questi casi indurre il vomito rilascia il gas tossico fosfina, mettendo in pericolo l'animale e tutte le persone presenti.
Infatti, persino i veterinari adottano precauzioni speciali, inducendo il vomito per questo tipo di veleno solo in un'area ben ventilata a causa del rischio per le persone.
Cosa devo fare se il mio cane ha ingerito veleno per topi?
Se il cane ha ingerito veleno per topi, è opportuno chiamare immediatamente il veterinario o il centro antiveleni veterinario e spiegare la situazione nel dettaglio.
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Non tentare di far vomitare il cane e non somministrare rimedi casalinghi perché in questo modo si rischia di peggiorare la situazione, specialmente con certi tipi di veleno (a meno che non si il veterinario a dirvelo).
Se si può, è bene portare con sé la confezione del prodotto e seguire rigorosamente le istruzioni date dal professionista.
Come posso prevenire l'avvelenamento da topicida nel cane?
Per prevenire l'avvelenamento, si consiglia di:
- conservare tutti i prodotti velenosi in luoghi ben chiusi e lontani dalla portata degli animali;
- usare esche in contenitori protetti e, quando possibile, preferire metodi alternativi non tossici come trappole a innesco o repellenti naturali;
- controllare gli spazi frequentati dal cane, anche all'esterno;
- informare amici e vicini di adottare le stesse precauzioni se ci sono animali nei dintorni.
 
         
   
    