I saponi acidi allo zolfo sono adatti alla detersione quotidiana di pelli grasse, impure, acneiche, asfittiche e seborroiche: questo minerale possiede infatti proprietà astringenti, rinfrescanti e sebo-regolatrici.
Per ottenere questi saponi si utilizza in genere il fiore di zolfo ovvero zolfo purificato ottenuto mediante raffreddamento dei vapori sulfurei dal caratteristico odore e ha proprietà disinfettanti, antisettiche, antifungine, cheratolitiche e antiinfiammatorie benefiche per pelle ed è per questo utilizzato come coadiuvante nel trattamento di acne, dermatite seborroica e psoriasi.
Tutto ciò è noto da tempo: già gli Egizi e poi Greci e Romani conoscevano i vantaggi dell’utilizzo dei saponi allo zolfo su pelli con problemi.
Ai giorni nostri questo tipo di prodotto si può facilmente reperire in farmacia o erboristeria formulato in detergenti liquidi, solidi o schiume contenenti anche altri componenti quali amminoacidi solforati o olio essenziale di timo, noto per le sue naturali proprietà antisettiche ed inoltre sempre più sono presenti on-line varie ricette fai-da-te per formulare saponi a costo zero.
Tuttavia, il solo uso di un detergente a base di zolfo può non essere sufficiente a risolvere i problemi della nostra pelle: va associato a prodotti specifici ma può costituire comunque un validissimo ed economico aiuto.
Lo zolfo è presente anche in molti prodotti per la cura dei capelli quali shampoo e lozioni coadiuvanti nel trattamento della forfora e dei capelli grassi: lo zolfo da catrame vegetale viene infatti sfruttato per la sua azione seboregolatrice (in quanto riduce la produzione di sebo da parte delle ghinadole sebacee) nella formulazione di molti shampoo in associazione ad esempio ad estratto di mirto e betaina, oppure associato al tea-tree-oil in shampoo antipediculosi.
In oligoterapia, si consiglia l’assunzione di zolfo oligoelemento per contrastare dall’interno l’eccesso di produzione di sebo e per favorire l’esfoliazione naturale del cuoio capelluto, in modo che il grasso sia trattenuto il meno possibile nel bulbo.
Elisabetta Cicolella è una dottoressa in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, oggi esercita la professione di farmacista