Negli ultimi mesi, su Tik Tok, sta circolando sempre più spesso un termine curioso: “Peptide Stacking”, ovvero l’accumulo di peptidi. Si tratta di una pratica che consiste nell’assumere più tipi di integratori a base di peptidi, con l’obiettivo di ottenere determinati benefici legati al fitness.
A differenza dell’assunzione di un singolo peptide, lo stacking prevede l’uso combinato di più sostanze contemporaneamente e assunte in forme diverse: c’è chi preferisce compresse o polveri solubili, e chi arriva a ricorrere addirittura a iniezioni.
A darne visibilità è stata la TikToker e infermiera specializzata Kristina Stout, che ha condiviso un video in cui mostra la sua personale routine per raggiungere i propri obiettivi fisici. Ma non si tratta certo di un caso isolato: la piattaforma è piena di video di persone che raccontano le loro esperienze con questo approccio, ognuna con la propria “ricetta” di peptidi.
Tutto questo, però, porta a farsi una domanda inevitabile: questa pratica è davvero efficace? E, soprattutto, è sicura per la salute?
Cos’è il Peptide Stacking
Innanzitutto, i peptidi sono brevi catene di amminoacidi utilizzate per produrre proteine: agiscono come molecole di segnalazione e aiutano il corpo e le cellule a funzionare e a performare.
Possono essere considerati come dei messaggeri in grado di regolare gli ormoni, l'attività immunitaria, la guarigione o il metabolismo. Naturalmente presenti nel corpo umano, possono anche essere prodotti sinteticamente e sono utilizzati in medicina da oltre un secolo.
Esistono 20 amminoacidi in totale, alcuni derivati dal cibo o prodotti naturalmente dall'organismo: la lisina, ad esempio (un amminoacido che l'organismo non può produrre da solo, quindi viene ricavato da alimenti o integratori), può stimolare la crescita muscolare; l'arginina (un amminoacido che l'organismo può produrre), invece, può migliorare il flusso sanguigno e ridurre l'infiammazione.
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Dunque, questa pratica consiste nel combinare diversi integratori di aminoacidi per sfruttarne tutti i benefici, potenziandone gli effetti. Sebbene per mettere in pratica questo metodo venga utilizzata qualsiasi combinazione di peptidi, la Dr.ssa Stout ne menziona tre tipi nel suo TikTok, insieme ai loro presunti benefici:
- AOD9604, Tesamorelin e MOTS-c: una combinazione di compresse o iniezioni che afferma di aiutare le persone a bruciare il grasso viscerale (profondo), sviluppare i muscoli e aumentare l'energia;
- KLOW Stack (GHK-Cu): una combinazione di iniezioni di peptidi di rame che presumibilmente aiuta a ridurre l'infiammazione e il dolore articolare, migliorare il recupero muscolare e alleviare i problemi gastrointestinali;
- Wolverine Stack (BPC-157 e TB-500): una popolare combinazione di iniezioni che presumibilmente aiuta a migliorare la riparazione di tendini e muscoli, ridurre l'infiammazione, alleviare i problemi gastrointestinali e migliorare il benessere generale.
Funziona o ci sono dei rischi?
Secondo gli esperti, alcuni peptidi mostrano prove scientifiche emergenti che ne suggeriscono un potenziale ruolo nel mantenere la massa muscolare, stimolare il metabolismo dei grassi e ridurre l’infiammazione.
Questo, però, non significa che l’accumulo di questi elementi sia privo di rischi: il problema nasce quando gli utenti non li assumono sotto supervisione clinica, tendendo a copiare protocolli visti sui social o consigliati da amici, senza sapere se siano davvero compatibili con il proprio corpo.
In questi casi, i risultati possono essere deludenti, o addirittura dannosi – senza menzionare il fatto che usare siringhe senza un'adeguata formazione può facilmente portare a contaminazioni o infezioni.
A complicare ulteriormente la questione c’è il fatto che gli integratori a base di peptidi non sono regolamentati dalla Food and Drug Administration (FDA): questo significa che, in teoria, chiunque può produrre e vendere un integratore etichettandolo come “peptidico”, senza particolari controlli di sicurezza o qualità.
Un altro punto critico è che la ricerca scientifica sull’efficacia dell’accumulo di peptidi è ancora limitata: mancano studi effettivi più ampi e a lungo termine – quelli presenti osservano solo i benefici di un unico peptide.
Gli esperti concordano che, se l’obiettivo è migliorare la forma fisica, non si possono trascurare i pilastri fondamentali della salute:
- una dieta equilibrata;
- un sonno adeguato;
- allenamenti ben programmati;
- una buona gestione dello stress.
In conclusione, il cosiddetto peptide stacking non è una scorciatoia da seguire alla cieca, ma un eventuale strumento aggiuntivo che richiede valutazione medica caso per caso. I peptidi davvero efficaci sono quasi sempre disponibili solo su prescrizione e necessitano di cicli mirati e monitorati, mentre le versioni da banco hanno un impatto molto più limitato.
Diffidare di protocolli standardizzati è fondamentale: senza anamnesi, esami e follow-up non si parla di medicina, ma di business. Prima di iniziare, è bene chiedersi se chi propone il trattamento ha le competenze adeguate e se il percorso prevede un monitoraggio personalizzato.
I peptidi possono essere utili, ma solo se usati con consapevolezza, sotto controllo medico e come supporto a uno stile di vita sano fatto di sonno, alimentazione equilibrata e allenamento regolare.
Fonti:
- Nature – Therapeutic peptides: current applications and future directions
- Healthline – Peptides for Bodybuilding: Do They Work, and Are They Safe?
- National Geographic – Anti-aging peptide injections are the latest wellness trend—but do they work?
- Scientific Reports – l-Lysine supplementation affects dietary protein quality and growth and serum amino acid concentrations in rats
- Science Direct – Exploring the medicinal significance of l-Arginine mediated nitric oxide in preventing health disorders
- PubMed – Collagen peptide supplementation in combination with resistance training improves body composition and increases muscle strength in elderly sarcopenic men: a randomised controlled trial