Quanto incidono i tumori in Italia? Un focus basato sui dati

Dr. Christian Raddato Medico Chirurgo
Redatto scientificamente da Dr. Christian Raddato, Medico Generale |
A cura di Valentina Montagna

Data articolo – 24 Novembre, 2025

Una donna malata di tumore.

In Italia, stando alle stime recenti, si registrano 395.000 nuove diagnosi di tumore ogni anno, con una distribuzione di 208.000 casi negli uomini e 187.000 nelle donne. L'incidenza è stabile ma altri segnali indicano tendenze positive rispetto al passato circa la sopravvivenza ad alcune forme tumorali.

Nonostante il cancro rimanga la seconda causa di morte nel Paese, emergono segnali positivi come la riduzione della mortalità, soprattutto tra i giovani adulti, grazie ai progressi nella diagnosi precoce e nelle terapie.

L'epidemiologia dei tumori in Italia evidenzia che la metà dei diagnosticati è destinata a guarire, tornando ad avere un'aspettativa di vita simile a chi non ha mai avuto la malattia.

Questi dati derivano da una collaborazione tra enti come Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), PASSI (dell'ISS – Istituto Superiore di Sanità), Osservatorio Nazionale Screening (ONS) e Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPeC-IAP), con rapporti che orientano ricerca, prevenzione e politiche sanitarie, come il diritto all'oblio oncologico. Le stime si basano su registri tumori e sorveglianze nazionali.

I tumori più diffusi

L'incidenza, ovvero i nuovi casi annui, è stabile ma con proiezioni di crescita legate all'invecchiamento demografico. Escludendo carcinomi cutanei non melanomi, i tumori più comuni sono mammella, colon-retto, polmone, prostata e vescica. 

Negli uomini, la prostata rappresenta circa il 19% dei casi, seguita da polmone (15%) e colon-retto (13%). Nelle donne, la mammella domina con circa il 30%, seguita da colon-retto (12%) e polmone (8%).


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Ecco un approfondimento sui 14 tumori più diffusi in Italia, con focus su incidenza, prevenzione e fattori di rischio. Questi sono i più frequenti che impattano sulla salute e sulla qualità della vita:

  • tumore del cavo orale: si riscontra soprattutto nelle aree alpine e nel Nord Est. L'incidenza aumenta con l'età, con circa 4.000 nuovi casi annui;
  • tumore del collo dell'utero: più comune tra i 35 e i 50 anni, con circa 2.400 nuovi casi annui. Può essere prevenuto attraverso il Pap test e il vaccino contro l’HPV;
  • tumore del colon-retto: seconda causa di morte per tumore in Italia, con circa 50.000 nuovi casi annui. È possibile prevenirlo con la colonscopia e la ricerca del sangue occulto nelle feci. Un esempio concreto: programmi di screening hanno ridotto la mortalità del 20% in regioni come il Veneto;
  • tumore del corpo dell'utero: rappresenta il quarto tumore più comune tra le donne, con circa 8.500 nuovi casi annui. La maggior parte dei casi si verifica dopo la menopausa;
  • tumore del fegato: non frequente, con circa 13.000 nuovi casi annui. Può essere causato da epatite virale, alcolismo o obesità;
  • tumore della mammella: colpisce 1 donna su 8, con circa 55.000 nuovi casi annui. È possibile prevenirlo con la mammografia e l'autoesame;
  • melanoma: tumore maligno della pelle, rappresenta l'1-2% di tutti i tumori, con circa 14.000 nuovi casi annui. In Italia causa oltre 2.000 morti annue;
  • tumore del pancreas: circa 14.500 nuovi casi annui. Difficile da diagnosticare in fase precoce, ha una bassa sopravvivenza;
  • tumore del polmone: l'incidenza è di circa 46.000 casi annui (circa 31.000 uomini, 15.000 donne). Il principale fattore di rischio è il fumo di sigaretta;
  • tumore della prostata: secondo tumore più comune tra gli uomini, con circa 40.000 nuovi casi annui;
  • tumore del rene: rappresenta circa il 2% di tutti i tumori, con circa 13.500 nuovi casi annui. La maggior parte dei casi si verifica tra i 50 e i 70 anni;
  • tumore dello stomaco: tra i tumori più comuni, con circa 14.500 nuovi casi annui. Fattori di rischio includono l'infezione da Helicobacter pylori e una dieta ricca di sale e cibi conservati;
  • tumore del testicolo: tumore raro nel maschio, con circa 2.400 nuovi casi annui. Più comune tra i 15 e i 35 anni;
  • tumore della vescica: in costante aumento nei Paesi industrializzati, rappresenta circa il 70% delle forme tumorali urinarie, con circa 30.000 nuovi casi annui. Tra i fattori di rischio, il fumo di sigaretta e l'esposizione a sostanze chimiche.

Mortalità: le statistiche mostrano trend in calo 

La mortalità è in diminuzione costante grazie a diagnosi e terapie avanzate. Nei giovani adulti (20-49 anni), i decessi per tumori come polmone e mammella sono calati nel corso degli ultimi 10 anni. Tuttavia, aumentano i decessi per pancreas e melanoma.

Sopravvivenza e guarigione da tumore, in aumento

La sopravvivenza dopo una diagnosi di tumore è un indicatore chiave dell'efficacia dei progressi terapeutici che misura la percentuale di pazienti che sopravvivono con determinate caratteristiche.

Due fattori la influenzano:

  • diagnosi precoce, promossa dai programmi di screening;
  • terapia mirata ed efficace, grazie all'utilizzo di nuove strategie come i farmaci a bersaglio molecolare.

L'indicatore della guarigione è difficile da misurare, ma si ritiene che si possa parlare di guarigione dopo cinque anni dalla fine della terapia senza ricadute della malattia. La questione è controversa e assume particolare importanza per quanto riguarda il "diritto all'oblio oncologico" che tutela gli ex-pazienti da eventuali discriminazioni nella ricerca di lavoro, nella domanda di mutuo o di una polizza assicurativa sulla vita o la salute.

Per i malati di tumore in Italia, la sopravvivenza è in costante aumento. Stime recenti indicano che circa il 65% dei malati di tumore ha ricevuto una diagnosi da più di cinque anni, il 39% da oltre dieci.

La sopravvivenza è sensibilmente elevata dopo cinque anni dalla diagnosi in pazienti affetti da tumori diffusi come quelli del seno e della prostata.

Chi sopravvive a cinque anni dalla diagnosi di alcuni tipi di tumore, come il testicolo, la tiroide, il melanoma e i linfomi di Hodgkin, ha prospettive di sopravvivenza vicine a quelle della popolazione che non ha mai avuto una neoplasia.

Anche se il cancro resta la seconda causa di morte in Italia, la sopravvivenza è in linea con quella di altri paesi come i Paesi nordeuropei, gli Stati Uniti e l'Australia.

La sopravvivenza per i malati di cancro in Italia a 5 anni è intorno al 65% per le donne e 59% per gli uomini, con tassi eccellenti per testicolo e prostata (oltre 90%) e mammella (88%), in linea con USA e Nord Europa. La metà dei diagnosticati guarisce completamente.

Oltre 3,7 milioni di italiani vivono dopo una diagnosi (circa il 6% della popolazione).

Prevenzione: fattori di rischio modificabili

Circa il 40% dei tumori in Italia potrebbe essere evitato eliminando abitudini dannose.

Ecco i principali, con percentuali e impatti:

  • fumo: coinvolge circa il 24% degli adulti italiani e causa il 90% dei tumori al polmone, oltre a contribuire a quelli di vescica e pancreas;
  • alcol: il 18% degli italiani beve in modo rischioso (più di 2 unità al giorno); quest’abitudine è legata a tumori di fegato, esofago e mammella;
  • sedentarietà: il 28% è inattivo, aumentando il rischio di colon-retto e mammella del 20-30%;
  • obesità e sovrappeso: 1 su 10 è obeso, e più del 40% in sovrappeso, con legami a tumori di endometrio e rene.

Screening per la diagnosi precoce

Gli screening gratuiti salvano vite individuando tumori prima che si aggravino, ma l'adesione varia: alta al Nord (fino al 70% per mammella), bassa al Sud (intorno al 30%).

Focus su:

  • mammella: per donne 50-69 anni, mammografia ogni 2 anni riduce la mortalità del 40%;
  • colon-retto: per 50-69 anni, test del sangue occulto o colonscopia previene il 30% dei casi;
  • cervice: per 25-64 anni, Pap-test o HPV-test ogni 3-5 anni azzera quasi il rischio se seguito.

Ultimo aggiornamento – 25 Novembre, 2025

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