Qual è la differenza tra infortunio e malattia professionale?

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 04 Luglio, 2024

medico del lavoro commenta radiografia

La differenza tra infortunio e malattia è importante soprattutto per quanto riguarda l'assicurazione sul lavoro e i diritti dei lavoratori.

Vediamo di seguito come distinguere queste due casistiche.

Malattia e infortunio sul lavoro: una panoramica

La distinzione tra infortunio sul lavoro e malattia professionale, due eventi dannosi per la salute del lavoratore e tutelati dall'INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro), risiede in alcuni aspetti fondamentali.

Infortunio

Un infortunio sul lavoro si verifica quando un dipendente subisce un danno fisico o una lesione durante l'orario di lavoro o a causa delle attività lavorative.

Questi incidenti possono verificarsi in vari contesti lavorativi, come negli ambienti industriali, nei cantieri edili o negli uffici.

Possono essere dovuti a cadute, incidenti con macchinari oppure esposizione a sostanze pericolose.

Ci sono vari livelli di pericolo (basso, moderato, elevato, estremo) utilizzati dalle organizzazioni per valutare e classificare i rischi sul posto di lavoro e per implementare misure di sicurezza adeguate per proteggere i dipendenti.

Di conseguenza, impieghi che prevedono un rischio più alto comportano una maggiore probabilità di incorrere in un infortunio sul luogo di lavoro.

Le leggi di molti paesi prevedono che, indipendentemente dal livello di rischio, i datori di lavoro forniscano un ambiente sicuro e che adottino misure preventive per ridurre il rischio di infortuni.

Inoltre, spesso esistono sistemi di assicurazione per risarcire i dipendenti, garantendo loro un adeguato sostegno finanziario durante il periodo di recupero.

Malattia professionale

La malattia professionale, invece, è una condizione di salute che è causata o aggravata dalle condizioni lavorative o dall'esposizione a determinati rischi sul luogo di lavoro.

Queste malattie possono includere problemi respiratori causati da esposizione a sostanze chimiche, disturbi muscoloscheletrici dovuti a posture o movimenti ripetitivi o altre patologie correlate al tipo di lavoro svolto.

Anche in questo caso molte legislazioni prevedono protezioni per i lavoratori affetti da malattie professionali, inclusi compensi e cure mediche.

In sintesi, dal punto di vista lavorativo, un infortunio sul lavoro è un evento immediato, traumatico che si verifica durante l'attività lavorativa, mentre una malattia legata al lavoro è una condizione di salute causata o aggravata dalle condizioni di lavoro o dall'esposizione a rischi sul luogo di lavoro. Se il primo è un evento acuto, la seconda è una condizione cronica.

In entrambi i casi, è importante sottolineare un altro distinguo: questi criteri non si applicano al periodo di malattia comune che si richiede per cause che non sono state determinate dal contesto lavorativo, come un'influenza o una patologia cronica che riguardano la storia clinica personale del lavoratore. 


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Le differenze tra malattia e infortunio

Abbiamo visto che entrambe le casistiche possono implicare diritti e protezioni specifiche per i lavoratori, inclusi supporto finanziario, cure mediche e assistenza legale.

Ci sono, però, alcune differenze tra un infortunio e una malattia sul lavoro.

Vediamole in maniera più dettagliata:

Le cause

Un infortunio sul lavoro si verifica a seguito di un evento traumatico o accidentale che avviene durante l'attività lavorativa, come una caduta o un incidente con dei macchinari. 

D'altra parte, una malattia sul lavoro è una condizione di salute che è causata o aggravata dalle condizioni di lavoro o dall'esposizione prolungata e ripetuta a rischi lavorativi specifici, determinando un'alterazione dello stato di salute del lavoratore nel corso del tempo.

La durata

Gli infortuni sul lavoro si manifestano immediatamente o poco dopo l'evento traumatico e sono considerati tali quando la sospensione dall’attività lavorativa si protrae per più di 3 giorni, con effetti permanenti o temporanei. 

Le malattie legate all’ambito professionale, come ad esempio quelle date dall’inalazione da sostanze tossiche, possono manifestarsi nel corso di mesi o anni di esposizione ai rischi sul lavoro.

La cura

Il trattamento per gli infortuni sul lavoro coinvolge cure mediche immediate per gestire le lesioni acute, come sutura delle ferite, ingessatura delle fratture o interventi chirurgici.

Le malattie legate al lavoro, invece, possono richiedere un trattamento più a lungo termine e possono coinvolgere cure mediche continue per gestire i sintomi o rallentare la progressione della malattia.

Le modalità di prevenzione

La prevenzione degli infortuni sul lavoro coinvolge spesso misure di sicurezza, addestramento dei dipendenti sull'uso sicuro degli strumenti e degli apparecchi, nonché l'implementazione di procedure e norme aggiornate di sicurezza.

La prevenzione delle malattie legate al lavoro richiede spesso la valutazione dei rischi sul luogo di lavoro, il controllo dell'esposizione a sostanze nocive e la promozione di pratiche lavorative sicure.

Attestazioni necessarie

Per l’infortunio sul lavoro non è previsto un elenco specifico di patologie, mentre per la malattia professionale esiste un elenco tabellare di malattie professionali, approvato con decreto ministeriale, che elenca le patologie riconosciute come tali a causa di una specifica esposizione lavorativa.

La presenza della patologia nell'elenco tabellare facilita il riconoscimento della malattia professionale, mentre per l'infortunio è sempre necessario dimostrare il nesso causale tra malattia e lavoro. 

Le tempistiche

La denuncia all'INAIL, che va trasmessa dal datore di lavoro o, in alcuni casi, direttamente dall'ospedale o dal medico curante per un infortunio sul lavoro deve avvenire entro 48 ore dalla comunicazione dello stesso.

In caso di malattia professionale bisogna fornire un certificato medico che attesti la stessa entro 15 giorni dall'inizio dei sintomi: il datore di lavoro dovrà, poi, trasmetterlo all'INAIL entro 5 giorni dalla ricezione. 

Modalità di retribuzione

Per quanto riguardo l'infortunio sul lavoro, la retribuzione viene erogata nel modo seguente:

Per i primi tre giorni:

  • il datore di lavoro paga al lavoratore la retribuzione completa per il giorno dell'incidente;
  • per i tre giorni successivi, il lavoratore riceve il 60% della retribuzione sempre a carico del datore di lavoro.

Occorre sottolineare che alcune eccezioni potrebbero prevedere una retribuzione diversa, come stabilito dai Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (CCNL).

Dal quarto giorno in poi:

  • l'INAIL subentra al datore di lavoro nel pagamento di un'indennità giornaliera;
  • fino al 90° giorno di infortunio, l'indennità corrisponde al 60% della retribuzione; 
  • dal 91° giorno in poi e fino alla guarigione l'indennità sale al 75% della retribuzione media giornaliera.

 A seguito del riconoscimento di una malattia professionale, lo stipendio del lavoratore deve essere erogato sia dal datore di lavoro che dall'INAIL, secondo i seguenti parametri:

A carico del datore di lavoro:

  • 100% della retribuzione: per la giornata in cui si è manifestata la malattia professionale, se ha causato una reale astensione dal lavoro;
  • 60% della retribuzione: per i successivi 3 giorni, più l'eventuale trattamento integrativo previsto dal contratto di lavoro.

A carico dell'INAIL:

  • indennità del 60% della retribuzione giornaliera: a partire dal 4° giorno successivo alla manifestazione della malattia professionale e fino al 90° giorno di astensione dal lavoro;
  • indennità del 75% della retribuzione: a partire dal 91° giorno e fino alla completa guarigione del lavoratore.

L'importo dell'indennità viene calcolato sulla base della retribuzione media percepita dal lavoratore nei 15 giorni precedenti all'evento.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Dr. Christian Raddato
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