Non c’è bisogno di correre, bastano 15 minuti di camminata veloce per ridurre il rischio di patologie

Arianna Bordi | Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello

Ultimo aggiornamento – 19 Agosto, 2025

Primo piano di due gambe in pantaloncini e sneakers che camminano in un vialetto del parco

Spesso si comincia a correre per cercare di tenersi in forma e stare in movimento, ma si tratta di un tipo di allenamento che ve monitorato, che prevede un monitoraggio della frequenza cardiaca e che, se svolto male, può rivelarsi controproducente.

Al contrario, la camminata, se a ritmo sostenuto, si rivela altrettanto efficace e meno difficile da gestire.

Scopriamo di più in questo approfondimento.

I risultati di una ricerca recente

Uno studio sul rapporto tra camminata quotidiana e mortalità negli adulti statunitensi, di diversa etnia e con background socioeconomici vari, ha esaminato l'impatto della camminata sulla longevità, chiedendo ai partecipanti di specificare il tempo medio giornaliero dedicato a due tipi di attività: la camminata lenta (come spostamenti, passeggiate per lavoro, portare a spasso il cane o esercizio leggero) e la camminata veloce (salire le scale, camminare a passo svelto o fare esercizio intenso).

Per valutare la relazione tra queste abitudini e l'aspettativa di vita il gruppo di studio è stato monitorato attraverso il National Death Index, che ha fornito dati su stato vitale e cause di morte fino al 31 dicembre 2022; nell'arco di un periodo di 16,7 anni si sono registrati 26.862 decessi.

Le scoperte sono notevoli: è emerso che camminare velocemente per soli 15 minuti al giorno è legato a una riduzione di quasi il 20% della mortalità totale; al contrario, la camminata lenta, seppur utile, ha mostrato un'associazione più moderata con la riduzione della mortalità, anche quando praticata per oltre tre ore al giorno.


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Inoltre, la camminata veloce non solo abbassa il rischio di morte prematura in generale, ma si è dimostrata particolarmente efficace nel ridurre la mortalità per malattie cardiovascolari, che rappresentano la principale causa di morte in molte nazioni.

Benefici e vantaggi della camminata veloce

Gli studi indicano che i benefici della camminata veloce sulla mortalità per malattie cardiovascolari derivano da diversi meccanismi chiave:

Miglioramento della funzione cardiaca

La camminata veloce è un efficace esercizio aerobico che stimola il cuore, perché migliora la gittata cardiaca, ovvero la quantità di sangue che il cuore pompa in un minuto.

Di conseguenza, aumenta l'apporto di ossigeno ai muscoli e rende il cuore più efficiente nel suo lavoro.

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Controllo dei fattori di rischio

L'attività regolare aiuta a controllare il peso corporeo e a migliorare la composizione corporea, riducendo così l'incidenza dell'obesità.

Questo, a sua volta, contribuisce a tenere sotto controllo altri fattori di rischio come l'ipertensione (pressione alta) e la dislipidemia (livelli alterati di colesterolo e trigliceridi), patologie strettamente correlate alle malattie cardiovascolari.

Accessibilità e vantaggi pratici

Un altro punto di forza della camminata veloce è la sua accessibilità: si tratta, infatti, di un'attività a basso impatto, comoda e che non richiede attrezzature speciali.

Sono caratteristiche che la rendono una scelta ideale per persone di ogni età e livello di forma fisica per migliorare la propria salute cardiovascolare in modo semplice ed efficace.

Fonti:

American Journal of Preventive Medicine - Daily Walking and Mortality in Racially and Socioeconomically Diverse U.S. Adults

Arianna Bordi | Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello
Scritto da Arianna Bordi | Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello

Arianna Bordi è una professionista dell'informazione con un forte impegno nella divulgazione di tematiche legate alla salute psico-fisica, al benessere cognitivo e sociale, agli strumenti di prevenzione. Racconta le nuove evidenze che emergono dalla ricerca scientifica, con un focus in particolare su salute femminile, igiene del sonno, salute del cervello, psicologia, relazioni, dispositivi medici innovativi e nutrizione. In un contesto editoriale saturo e dispersivo, il suo lavoro si distingue per l’autorevolezza e l’attenzione alle fonti di riferimento: offre risposte aggiornate e rilevanti, strumenti indispensabili per orientarsi con cognizione di causa nel complesso universo di salute e benessere. La sua abilità di spaziare su tematiche afferenti all’ambito scientifico con autorevolezza, tra salute mentale, medicina di genere e neurologia, le conferisce una credibilità trasversale, conquistando un pubblico eterogeneo: da chi intraprende percorsi personali a professionisti del settore sanitario e preventivo. Arianna Bordi, dunque, utilizza la divulgazione per ancorare la salute nella vita di tutti i giorni, rendendola una decisione informata e a portata di mano.

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