Nel 2050 il mal di schiena supererà l’Alzheimer come malattia invalidante

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 06 Settembre, 2024

Un uomo seduto alla scrivania si tiene la schiena dolorante

Secondo uno studio pubblicato su Lancet, nel giro dei prossimi 25 anni la lombalgia diventerà una delle cause invalidanti più diffuse dalla popolazione mondiale.

Vediamo l’approfondimento.

Mal di schiena come malattia invalidante

Nonostante si tratti di una tra le prime otto cause di disabilità, il mal di schiena è uno dei disturbi più sottovalutati dalla popolazione mondiale: ogni anno, infatti, costringe un italiano su tre a restare a casa dal lavoro.

La ricerca pubblicata su Lancet afferma come, entro il 2050, questa condizione scalera di una posizione nella speciale classifica dei disturbi più invalidanti (scavalcando, appunto, l’Alzheimer).

Secondo i dati dell’Istat, inoltre, 8,6 milioni di italiani hanno difficoltà motorie – di cui 5,5 si affidano alla fisioterapia e 3,4 presentano gravi quadri clinici.

Negli ultimi mesi del 2022, l'Oms aveva già segnalato come il 40% della popolazione europea e il 47% di quella italiana – circa 27 milioni – necessitasse di interventi riabilitativi (la maggior parte di tipo fisioterapico).

Nonostante questi numeri allarmanti, il mal di schiena è uno dei disturbi più trascurati: sono almeno 4,5 milioni gli italiani che rinunciano a curarsi. Oltre a questi, occorre considerare anche chi necessita di interventi fisioterapici e riabilitativi rinunciandoci per motivi diversi – di cui il principale è quello economico.

Piero Ferrante, presidente della Federazione nazionale ordini fisioterapisti, spiega che questo ente opera sul territori per intervenire su un quadro che, per sua natura, ha generalmente un esito favorevole: “L’obiettivo – spiega – è quello di migliorare l'accessibilità delle cure per i cittadini, far sì che il fattore economico non sia una barriera per affrontarlo nel migliore dei modi, rendendo in questo modo il sistema salute più sostenibile, favorendo anche l'apporto di valore che i liberi professionisti fisioterapisti possono dare al Sistema sanitario nazionale".

Lo studio pubblicato su Lancet conferma come il mal di schiena sia già una patologia invalidante e mette in evidenza l'urgenza di fare prevenzione: stando alle stime emerse, entro il 2050 l'Italia sarà tra i paesi interessati da un aumento tra il 46% e il 53% di malattie e disturbi di questo genere.

Quando il mal di schiena diventa acuto?

La lombalgia può essere divisa in due tipologie, in base alla durata e alle caratteristiche sintomatologiche:

  • lombalgia acuta: generalmente si risolve entro un mese e compare dopo un evento scatenante il trauma (ad esempio, un grande sforzo fisico). Questa condizione può interessare qualsiasi elemento della colonna vertebrale;
  • lombalgia cronica: il mal di schiena diventa cronico quando supera la durata di trenta giorni e la causa può essere attribuita alterazioni anatomiche o ad una contrattura muscolare; in questi casi, il dolore il dolore diventa invalidante.

È bene ricordare che, nel 10%/15% dei casi il mal di schiena acuto può trasformarsi in cronico.

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Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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