L'isteroscopia è davvero dolorosa? Ecco cosa aspettarsi

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 02 Ottobre, 2025

Ginecologo con assistente donna in mascherina e cuffia per capelli, paziente sulla poltrona ginecologica. Intervento di isteroscopia

L'isteroscopia è una procedura ginecologica comune e preziosa, utilizzata per diagnosticare e trattare diverse condizioni uterine, ma una delle preoccupazioni più frequenti tra le pazienti è se l'isteroscopia faccia male.

Questo articolo mira a fornire una guida completa sul dolore associato all'isteroscopia, esplorandone le cause, i fattori che lo influenzano e, soprattutto, le strategie efficaci per gestirlo.

Cos'è l'isteroscopia

L'isteroscopia è un esame ginecologico che consente di osservare l'interno della cavità uterina e del canale cervicale mediante uno strumento sottile chiamato isteroscopio, il quale è dotato di una telecamera e una fonte luminosa, che viene introdotto attraverso la vagina e il collo dell'utero, permettendo al ginecologo di diagnosticare eventuali anomalie o patologie dell'endometrio.

Le immagini vengono proiettate su un monitor, permettendo al medico di visualizzare anomalie o eseguire piccoli interventi.

A cosa serve questo esame ginecologico

L'isteroscopia viene spesso prescritta per indagare su sanguinamenti uterini anomali, infertilità, ricerca do polipi o fibromi, aderenze intrauterine o malformazioni dell'utero, per la valutazione di infertilità o aborti ricorrenti, ma può essere anche utilizzata per eseguire piccoli interventi chirurgici, come la biopsia endometriale o la rimozione di dispositivi intrauterini (IUD).

Esistono, infatti, due tipi principali di isteroscopia:

  • isteroscopia diagnostica: a scopo esplorativo, dura pochi minuti e si esegue generalmente senza anestesia;
  • isteroscopia operativa: più lunga e invasiva, richiede spesso anestesia locale o totale, perché prevede interventi chirurgici.

L'isteroscopia è dolorosa?

L'isteroscopia diagnostica fa male solo in alcuni casi, mentre in altri può risultare fastidiosa ma sopportabile.

Il dolore può essere causato dalla distensione dell'utero con soluzione fisiologica, dalla manipolazione del collo dell'utero o dall'inserimento dell'isteroscopio.


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Molte donne paragonano il dolore a crampi mestruali intensi, di breve durata (1-2 minuti), altre riportano una sensazione di pressione e fitte acute.

In donne giovani, in fase ovulatoria o già abituate a esami ginecologici e senza patologie che coinvolgono l’apparato riproduttivo, l'isteroscopia diagnostica non è dolorosa o comporta solo lievi fastidi.

Si rivela, invece, dolorosa soprattutto in donne in post-menopausa, in presenza di stenosi cervicale o se l'isteroscopio è troppo spesso; n questi casi l'esame può diventare difficile da tollerare senza anestesia.

Differenza tra isteroscopia con o senza anestesia

L'isteroscopia diagnostica è spesso eseguita senza anestesia, ma alcune strutture sanitarie offrono anestesia locale per aumentare il comfort.

In caso di isteroscopia operativa, invece, si ricorre frequentemente all'anestesia totale o spinale.

Fattori che influenzano il dolore durante l'isteroscopia

Il grado di dolore percepito in generale può dipendere da:

  • età e condizione ormonale (in menopausa l'utero è più rigido);
  • ansia e tensione muscolare;
  • tipo di tecnica (vaginoscopica o tradizionale);
  • esperienza dell'operatore.

Vediamo ora altri fattori in gioco, più nel dettaglio:

Tipo di isteroscopia

Un'isteroscopia diagnostica è dolorosa principalmente a causa della dilatazione e distensione, mentre un'isteroscopia operativa, che prevede l'uso di strumenti più grandi e interventi sulla cavità uterina, può essere significativamente più dolorosa.

Inoltre, l'isteroscopia ambulatoriale (eseguita in studio senza anestesia generale) tende a essere più "sentita" rispetto a quella eseguita in sala operatoria con sedazione profonda o anestesia.

Grazie all'utilizzo di strumenti miniaturizzati e tecniche moderne, però, il dolore può essere minimizzato.

Soglia del dolore individuale

Ciò che per una donna è un leggero fastidio, per un'altra potrebbe essere un dolore significativo, si tratta di una variabilità individuale che rende difficile prevedere con esattezza l'esperienza di ciascuna paziente.

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Condizioni preesistenti

Alcune condizioni ginecologiche possono rendere l'isteroscopia dolorosa. Ad esempio:

  • endometriosi, adenomiosi, fibromi: possono rendere l'utero più sensibile e infiammato, aumentando il disagio durante la procedura;
  • infezioni pelviche: la presenza di un'infezione può esacerbare il dolore.

Esperienze precedenti

Le donne che hanno avuto parti vaginali tendono ad avere un canale cervicale più elastico, il che può rendere la dilatazione meno problematica.

Al contrario, precedenti interventi chirurgici sull'utero o sulla cervice possono aver causato cicatrici, rendendo la procedura più difficile e potenzialmente più dolorosa.

Quando chiedere l'anestesia per l'isteroscopia

L'anestesia è indicata per:

  • isteroscopia operativa;
  • donne con precedenti esperienze dolorose;
  • stenosi cervicale;
  • intensa ansia o dolore anticipato.

Rischi e benefici dell'anestesia locale o totale

L'anestesia riduce o elimina il dolore ma comporta maggiori tempi di recupero e un piccolo rischio legato alla sedazione; la scelta deve essere valutata con il medico in base al singolo caso.

Come prepararsi per ridurre il dolore dell'isteroscopia

Prepararsi correttamente può aiutare a rendere l'esame più sopportabile:

Prima dell'esame

Vediamo alcune buone pratiche:

  • evitare rapporti sessuali nei due giorni precedenti;
  • andare in bagno prima dell'esame per svuotare la vescica;
  • informare il medico di eventuali allergie o problemi ginecologici;
  • chiedere quali opzioni antidolorifiche sono disponibili e quali sono le più adatte al caso specifico; in molti casi il medico può consigliare di assumere un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) come l'ibuprofene (es. 400-600 mg) circa 30-60 minuti prima della procedura per ridurre i crampi uterini. Se l'ansia è un problema significativo, il medico potrebbe prescrivere un ansiolitico leggero da assumere prima dell'esame;
  • tecniche di rilassamento: praticare la respirazione profonda, la meditazione o altre tecniche di rilassamento può aiutare a ridurre la tensione muscolare e la percezione del dolore.

Durante l'esame

Durante la procedura il medico adotterà misure per rendere l'esperienza il più confortevole possibile:

  • anestesia locale (gel o iniezione): spesso viene applicato un gel anestetico sulla cervice o, in alcuni casi, viene iniettato un anestetico locale per intorpidire l'area.
  • sedazione cosciente: per le procedure più complesse o per le pazienti particolarmente ansiose, può essere offerta una sedazione cosciente, che ti permetterà di rimanere sveglia ma rilassata e meno consapevole del dolore.
  • comunicazione con il medico: è cruciale comunicare qualsiasi sensazione di dolore o disagio al medico o all'infermiera durante l'esame. Non esitare a farlo; il team medico è lì per supportarti e può adattare la procedura o somministrare ulteriore sollievo se necessario;
  • tecniche e strumenti usati per migliorare il comfort, come l’isteroscopia office, eseguita in ambulatorio con strumenti miniaturizzati; la tecnica vaginoscopica che evita l'uso dello speculum e riduce l'irritazione oppure un uso di isteroscopi flessibili, più sottili e meglio tollerati.

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Dopo l'esame

Il disagio può persistere anche dopo la procedura, con:

  • crampi uterini: è normale avvertire crampi simili a quelli mestruali per alcune ore o, in rari casi, per un giorno o due dopo l'isteroscopia;
  • leggero sanguinamento o spotting per qualche giorno.

Si consiglia, dunque, di seguire queste semplici ma efficaci indicazioni:

  • riposo e recupero: un po' di riposo dopo la procedura è necessario. Bisognerebbe evitare attività fisiche intense per il resto della giornata;
  • farmaci antidolorifici post-procedura: se i crampi sono fastidiosi, si può continuare ad assumere farmaci da banco come ibuprofene o paracetamolo, seguendo le indicazioni del medico.

Quando contattare il medico

Sebbene l'isteroscopia sia generalmente sicura, è importante essere consapevoli dei segnali che potrebbero indicare una complicanza, come:

  • febbre (temperatura superiore a 38°C);
  • dolore intenso e persistente che non migliora con gli antidolorifici;
  • perdite vaginali abbondanti o maleodoranti;
  • perdita di sangue più abbondanti del solo spotting, o per più tempo;
  • brividi;
  • forte dolore addominale.

FAQ – Domande frequenti sul dolore durante l’isteroscopia

Ecco alcuni dubbi molto frequenti riguardo questo esame specialistico:

Quanto dura il dolore dopo l'isteroscopia?

Di solito solo poche ore, in alcuni casi possono persistere lievi crampi per un giorno.

Quanto dura il dolore dopo l'isteroscopia?

Il dolore più significativo, spesso descritto come crampi, tende a durare solo poche ore dopo la procedura; un leggero disagio o spotting può persistere per 1-2 giorni.

Si può fare l'isteroscopia con il ciclo?

Generalmente, l'isteroscopia non viene eseguita durante il ciclo mestruale attivo, poiché il sanguinamento potrebbe ostacolare la visualizzazione della cavità uterina.

La procedura viene solitamente programmata nella prima fase del ciclo (dopo la fine delle mestruazioni e prima dell'ovulazione) per garantire una visione chiara e ridurre il rischio di infezioni.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Dr. Christian Raddato
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