Farmaci per dolori mestruali forti: una panoramica completa

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 14 Ottobre, 2025

Giovane donna stanca che si rilassa sul divano con un cuscino per il mal di stomaco nel soggiorno di casa

Per tante donne le mestruazioni possono essere non un semplice fastidio mensile, ma una condizione medica debilitante.

Il dolore mestruale forte, scientificamente noto come dismenorrea, può trasformarsi in un evento estenuante, costringendo a rinunciare al lavoro, allo studio e alla vita sociale; per alleviare questa condizione, che può avere diverse cause, si può ricorrere ad alcune medicine per dolori mestruali.

Il dolore forte da ciclo andrebbe sempre indagato perché non è una condizione normale e potrebbe anche dipendere da condizioni mediche serie, come l'endometriosi, per le quali il dolore è un sintomo cardine.

Perché quel dolore forte da ciclo mestruale? 

Il dolore mestruale intenso è causato soprattutto da un'eccessiva produzione di prostaglandine, molecole rilasciate dall’endometrio che aumentano in prossimità del ciclo.

Quando il loro livello è troppo alto, le contrazioni uterine diventano più forti e possono ridurre il flusso di sangue e ossigeno ai muscoli dell'utero, generando un dolore crampiforme più intenso.

L'entità del dolore dipende dalla quantità di prostaglandine rilasciate e può variare a seconda dei casi ed è importante distinguere se si tratta di un fenomeno temporaneo o legato a condizioni più complesse, perché questo influenza la scelta del trattamento più adatto.

Il dolore "forte" non è un semplice crampo. Si manifesta come un dolore sordo e costante, a volte acuto o pulsante, che dal basso addome può irradiarsi fino alla schiena e alle gambe. 

Può accompagnarsi ad altri sintomi sistemici che ne aggravano l'impatto:

Dismenorrea primaria

Questa è la forma più comune di dolore mestruale e non è causata da alcuna patologia sottostante. Si definisce "funzionale" perché il dolore deriva da un'alterazione nel funzionamento del meccanismo fisiologico delle prostaglandine.

Insorge entro i primi anni dalla prima mestruazione (menarca), quando i cicli diventano ovulatori e la produzione ormonale si stabilizza.

Il dolore della dismenorrea primaria ha caratteristiche precise:

  • inizia uno o due giorni prima del flusso o in concomitanza con esso, raggiunge il suo picco nelle prime 24-48 ore e tende a diminuire e scomparire dopo 2-3 giorni;
  • con il passare degli anni e dopo la prima gravidanza, questo tipo di dolore migliora spontaneamente. Per questa condizione, i farmaci che bloccano la produzione di prostaglandine (come i FANS) agiscono sulla causa del problema, rappresentando una soluzione terapeutica mirata ed efficace.

Dismenorrea secondaria

A differenza della forma primaria, la dismenorrea secondaria è un sintomo causato da una patologia organica a carico dell'apparato riproduttivo. 

Si manifesta in età più adulta, dopo anni di cicli non dolorosi, e ha la tendenza a peggiorare nel tempo. Il dolore può iniziare anche diversi giorni prima del ciclo e persistere più a lungo.

Le cause più comuni sono:

  • l'endometriosi (la più frequente in assoluto);
  • l'adenomiosi;
  • i fibromi uterini;
  • i polipi;
  • la malattia infiammatoria pelvica;
  • in alcuni casi l'utilizzo di un dispositivo intrauterino (IUD) al rame. 

Cosa prendere per i dolori mestruali?

Le prostaglandine, una volta prodotte, innescano una cascata infiammatoria che diventa sempre più difficile da controllare; agire in anticipo è fondamentale per evitare la condizione del dolore estremo.

I farmaci antinfiammatori sono efficaci se assunti non quando il dolore è già insopportabile, ma ai primissimi segnali o, per chi ha un ciclo regolare, addirittura 24-48 ore prima dell'inizio previsto delle mestruazioni.

Questa prevenzione blocca la produzione di prostaglandine sul nascere, impedendo al dolore di raggiungere il suo picco.

FANS

I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono la terapia di prima scelta per la dismenorrea primaria. Il loro meccanismo d'azione è diretto e mirato, ovvero inibiscono degli enzimi chiamati cicloossigenasi (COX), essenziali per la sintesi delle prostaglandine.

Meno prostaglandine vuol dire meno contrazioni uterine, minore infiammazione e, di conseguenza, meno dolore. I principi attivi più utilizzati e studiati per questa condizione sono ibuprofene, naprossene e ketoprofene.

Ibuprofene

L'ibuprofene è uno dei FANS più conosciuti e utilizzati, apprezzato per la sua versatilità e il buon profilo di sicurezza ai dosaggi da banco. È efficace nel trattamento di dolori di intensità da lieve a moderata.

La dose raccomandata è di 200-400 mg ogni 4-6 ore, da assumere al primo manifestarsi dei sintomi. Esistono formulazioni in capsule molli o legate a sali (come lisina o arginina) che possono favorire un assorbimento più rapido e, quindi, un effetto più veloce. È bene non superare i 1200mg die, ed assumere i FANS a stomaco pieno.

Naprossene

Il vantaggio del naprossene è nella sua maggiore durata d'azione rispetto all'ibuprofene, che permette un sollievo dal dolore più prolungato. 

È la scelta ideale per chi ha bisogno di una copertura antinfiammatoria costante durante l'intera giornata o per evitare risvegli notturni a causa del dolore.


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Per la dismenorrea si consiglia una dose iniziale di 500-550 mg, seguita da dosi di 250-275 mg ogni 6-8 ore, se necessario.

Ketoprofene 

Il ketoprofene è noto per la sua potente e rapida azione antinfiammatoria; è considerato una soluzione per dolori più acuti e intensi, quando altri FANS da banco non sono dimostrati efficaci. 

Il dosaggio comune per dismenorrea è di 25-40 mg ogni 8 ore. Le formulazioni in bustine orosolubili sono apprezzate per la rapidità con cui il principio attivo entra in circolo.

La funzione del paracetamolo 

Il paracetamolo è un farmaco con proprietà analgesiche (contro il dolore) e antipiretiche (contro la febbre), ma la sua azione antinfiammatoria è molto debole. A differenza dei FANS, non agisce sull'inibizione delle prostaglandine, il motore principale del dolore mestruale intenso.

Nonostante sia spesso insufficiente per i dolori forti, il paracetamolo è l'alternativa di prima scelta per tutte le persone che non possono assumere FANS:

  • chi soffre di allergie a questa classe di farmaci;
  • chi ha problemi di stomaco (come gastrite o ulcera);
  • chi è in terapia con anticoagulanti;
  • chi soffre di insufficienza renale.

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Per orientarsi nella scelta di un farmaco contro il dolore mestruale, quindi, è utile confrontare alcune caratteristiche di ibuprofene, naprossene e ketoprofene:

  • ibuprofene: agisce in modo abbastanza rapido, già entro 30-60 minuti, ed è ideale per dolori lievi o moderati. Ha una durata d’azione media (4-6 ore) e rappresenta una soluzione versatile e ben tollerata, da assumere preferibilmente a stomaco pieno;
  • naprossene: offre una copertura più lunga, utile quando il dolore è persistente e deve essere tenuto sotto controllo per molte ore: la sua azione inizia in circa un’ora e dura fino a 8-12 ore, così da ridurre il numero di somministrazioni giornaliere;
  • ketoprofene: è noto per la rapidissima azione, spesso in 15-30 minuti, e viene scelto in caso di dolore acuto e intenso che non risponde agli altri FANS. È potente, ma bisogna ricordare che può essere un po’ più "pesante" per lo stomaco, quindi meglio sotto consiglio medico e non a digiuno.

Quando rivolgersi al medico 

Il medico andrebbe consultato se il dolore mestruale è così forte da:

  • impedire di svolgere le normali attività quotidiane, come andare al lavoro, a scuola o partecipare ad attività sociali;
  • peggiora col tempo;
  • diventa più intenso o duraturo;
  • non migliora o non si risolve con gli antidolorifici da banco;
  • si associa a febbre o secrezioni vaginali anomale (purulente o maleodoranti), che potrebbero indicare un'infezione;
  • inizia in modo improvviso e acuto, diverso da qualsiasi altro dolore;
  • si associa a un flusso mestruale molto abbondante (menorragia), che richiede di cambiare l'assorbente ogni una o due ore, o a sanguinamenti tra un ciclo e l'altro (spotting);
  • è presente anche al di fuori del periodo mestruale;
  • si manifesta durante i rapporti sessuali.

Altri rimedi per gestire il dolore forte da ciclo 

Ecco altre alternative utili:

  • antispastici: agiscono con un meccanismo completamente diverso. Non intervengono sul processo infiammatorio, ma sulla muscolatura liscia dell'utero, rilassandola. Il loro obiettivo, infatti, è ridurre l'intensità e la frequenza degli spasmi, ovvero i "crampi" veri e propri. Indicato quando la sensazione predominante è quella di una contrazione violenta, di un attorcigliamento muscolare. In alcuni casi, e sempre dopo aver consultato il proprio medico o farmacista, un antispastico può essere utilizzato in associazione a un FANS per un approccio combinato, L'antispastico agisce sullo spasmo muscolare, il FANS contrasta l'infiammazione e la produzione di prostaglandine;

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  • calore: è un ottimo antidolorifico, un rimedio antico che prevede l'applicazione di una borsa dell'acqua calda o di un termoforo sul basso addome. Il calore agisce come un miorilassante naturale, distendendo la muscolatura contratta dell'utero e alleviando i crampi;
  • attività fisica leggera come una camminata, lo yoga o il nuoto può essere di grande aiuto. Il movimento stimola il rilascio di endorfine, gli antidolorifici naturali del nostro corpo, e migliora la circolazione sanguigna nella zona pelvica, riducendo la sensazione di dolore;
  • magnesio è anche raccomandata perché questo minerale è un miorilassante che aiuta a ridurre le contrazioni uterine e la tensione nervosa;
  • tisane a base di zenzero, noto per le sue proprietà antinfiammatorie e anti-nausea, camomilla e finocchio, possono agire come antispastici e lenire crampi e gonfiore.
Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Christian Raddato
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