Ogni anno con il giungere dell’autunno arrivano anche i primi freddi.
Ad accompagnarsi ad essi é una questione ricorrente: il cambio di stagione si "sente" davvero nelle articolazioni?
Ginocchia più rigide, schiena dolente, fastidi alle mani o alle spalle: è un fenomeno così diffuso da essere entrato nel linguaggio comune, ma la domanda rimane speso aperta: il freddo può aumentare il dolore articolare e muscolare, oppure si tratta di una mera sensazione soggettiva?
La ricerca scientifica ha tentato più volte a chiarire una risposta, con risultati tutt’altro che univoci.
Gli studi più recenti offrono un quadro più complesso e sfaccettato, che invita alla cautela ma anche alla comprensione di quelli che sono i meccanismi del corpo umano durante i cambi di stagione.
Freddo e dolori articolari: cosa dicono gli studi
Una revisione pubblicata nel 2024 su Seminars in Arthritis & Rheumatism ha analizzato i principali studi “case-crossover”, ovvero disegni che confrontano la stessa persona in condizioni meteorologiche differenti.
I ricercatori hanno valutato centinaia di casi di dolore muscoloscheletrico - dal mal di schiena alle artrosi diffuse - e non hanno trovato associazioni statisticamente significative tra meteo e intensità del dolore.
In altre parole, secondo questa review, pioggia, freddo o umidità non sembrano avere un effetto diretto e consistente sull’aumento dei dolori articolari nella popolazione generale.
Le evidenze tratte dallo studio suggeriscono che la percezione soggettiva potrebbe dipendere da altri fattori, come la diminuzione del movimento nei giorni freddi o il peggioramento dell’umore con il calo di luce e temperatura.
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Un anno prima, nel 2023, una meta-analisi pubblicata su Annals of Medicine aveva però trovato risultati in parte diversi. Analizzando 14 studi osservazionali condotti in diversi Paesi, i ricercatori hanno riscontrato che nelle persone con artrosi la probabilità di provare più dolore aumenta nei giorni freddi e umidi, mentre tende a ridursi con temperature più miti e stabili.
In particolare, la pressione barometrica elevata e l’umidità relativa alta sembrano associate a un incremento della percezione dolorosa, mentre le temperature più basse favorirebbero rigidità e riduzione della mobilità. Gli autori, pur sottolineando la grande variabilità dei risultati, riconoscono che il fenomeno potrebbe avere una base fisiologica reale.
Perché il freddo può peggiorare il dolore articolare
Anche se il nesso diretto tra clima e dolore non è sempre confermato, diversi meccanismi biologici aiutano a spiegare perché il freddo e l’umidità accentuano la sintomatologia in chi soffre di artrosi o disturbi muscoloscheletrici:
- il calo della temperatura può aumentare la viscosità del liquido sinoviale, riducendo la lubrificazione naturale delle articolazioni;
- la vasocostrizione indotta dal freddo limita l’afflusso di sangue ai tessuti, riducendo ossigenazione e favorendo la rigidità muscolare;
- l’umidità elevata può alterare la pressione sui tessuti e stimolare i recettori nervosi del dolore;
- il minor movimento durante i periodi freddi contribuisce a irrigidire muscoli e articolazioni, amplificando la percezione del dolore.
A questi fattori fisici si sommano quelli psicologici: nei mesi più bui e freddi il tono dell’umore tende ad abbassarsi, e la soglia del dolore può diminuire.
Come proteggere le articolazioni ai primi freddi
Anche se la scienza non ha ancora dato una risposta definitiva, alcune strategie possono ridurre i fastidi e migliorare la qualità della vita durante l’autunno e l’inverno:
- mantenere il calore: vestirsi a strati e proteggere le articolazioni più esposte ai cambi di temperatura;
- muoversi regolarmente: l’attività fisica moderata, come camminare o nuotare, mantiene la mobilità articolare e riduce la rigidità;
- fare stretching quotidiano, specialmente al risveglio e prima di uscire all’aperto;
- idratazione e dieta equilibrata, ricca di acidi grassi omega-3 e antiossidanti;
- monitorare la terapia per artrosi o artrite, senza sospendere farmaci o fisioterapia nei mesi freddi.
La convinzione che i primi freddi “entrino nelle ossa” non è del tutto priva di fondamento, tuttavia le evidenze scientifiche mostrano un quadro complesso: il clima può influire sul dolore, ma spesso in modo indiretto, mediato da comportamento, movimento e sensibilità individuale.
Dunque, proteggere le articolazioni, restare attivi e mantenere il corpo caldo sono i modi migliori per attraversare la stagione fredda senza dolore eccessivo - che questo sia reale o meramente percepito, il punto cruciale è non lasciare che immobilità e rigidità prendano il sopravvento.
Fonti:
PubMed - Associations between weather conditions and osteoarthritis pain: a systematic review and meta-analysis
Scince Direct - Come rain or shine: Is weather a risk factor for musculoskeletal pain? A systematic review with meta-analysis of case-crossover studies