Demenza: il consumo di alcol ne aumenta il rischio? Ecco cosa dicono gli ultimi studi

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 26 Settembre, 2025

Mani che reggono e brindano con cocktail colorati.

Bere alcol fa male al cervello anche in piccole quantità? Secondo gli ultimi studi, non esiste un consumo sicuro.

La ricerca, condotta su milioni di persone e combinando dati osservazionali e analisi genetiche avanzate, mette in discussione l’idea diffusa che un consumo moderato possa proteggere la memoria. Ecco cosa rivelano i dati più recenti e perché ogni bevanda conta.

Come lo studio ha collegato alcol e demenza

Il team di ricerca, per indagare questa collegamento, ha combinato diversi approcci: dapprima, sono stati seguiti grandi gruppi di persone nel tempo per osservare chi sviluppava demenza confrontando, poi, chi già aveva questa condizione con chi non l’aveva.

Per fare ciò, gli studiosi hanno applicato una tecnica genetica chiamata randomizzazione mendeliana, che permette di stimare in modo più affidabile un possibile effetto causale dell’alcol riducendo l’influenza di fattori confondenti.

Per le analisi osservazionali, lo studio ha utilizzato due grandi coorti basate sulla popolazione: il Million Veteran Program negli Stati Uniti e la Biobank britannica. Queste coorti hanno fornito dati su più di 550.000 adulti di età compresa tra 56 e 72 anni all’inizio dello studio, con un follow-up di 4 anni negli Stati Uniti e 12 anni nel Regno Unito.


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Per le analisi genetiche, invece, i ricercatori hanno utilizzato dati aggregati da studi di associazione genomica (GWAS) che coinvolgono circa 2,4 milioni di partecipanti, permettendo di identificare varianti genetiche legate al consumo di alcol per stimare l’effetto dell’alcol sulla demenza.

In sostanza, lo studio cercava di capire non solo se chi beve alcol ha più probabilità di sviluppare demenza, ma anche se questa relazione potesse essere causale, tenendo conto di fattori genetici e ambientali.

Anche poco alcol danneggia il cervello

Lo studio ha evidenziato che non esiste una quantità di alcol considerata sicura per il cervello: anche consumi considerati bassi o moderati sembrano aumentare il rischio di sviluppare demenza.

La dottoressa Anya Topiwala, che ha guidato lo studio, sottolinea che queste evidenze smentiscono l’idea diffusa secondo cui un consumo moderato di alcol possa essere addirittura benefico per il cervello (come si indicava, invece, all’interno di questo studio).

Le analisi genetiche effettuate nella ricerca odierna non hanno trovato alcun segnale di effetto protettivo: al contrario, suggeriscono che anche un bicchiere occasionale può avere effetti negativi sulla salute cerebrale a lungo termine.

Da tempo si sa che bere troppo alcol aumenta il rischio di demenza: ad essere meno chiari erano gli effetti di un consumo moderato.Ragazze brindano con bottiglie di birra all'aperto.

Analizzando i dati raccolti durante il periodo di studio, i ricercatori hanno riscontrato che i forti bevitori (più di 40 drink a settimana) avevano un rischio di demenza significativamente più alto rispetto ai bevitori leggeri (meno di 7 drink a settimana); il confronto con i non bevitori si è rivelato complicato, perché molti di loro in passato erano consumatori pesanti, il che poteva aver aumentato il loro rischio.

Per superare questo problema, gli studiosi hanno utilizzato analisi genetiche, confrontando marcatori genetici legati al consumo di alcol con quelli che predicono un rischio più elevato di demenza.

Un aumento genetico doppio della predisposizione a un disturbo da uso di alcol è stato associato a un aumento del 16% del rischio di demenza, mentre un aumento triplo del numero di bevande settimanali corrispondeva a un incremento del rischio del 15%.

Queste analisi hanno mostrato una chiara tendenza: più alcol si consuma, maggiore è il rischio di demenza, senza alcuna prova di un effetto protettivo.

Fonti:

  • BMJ JournalsAlcohol use and risk of dementia in diverse populations: evidence from cohort, case–control and Mendelian randomisation approaches
  • University Of OxfordAny level of alcohol consumption increases risk of dementia
  • Wiley Online LibraryThe relationship between alcohol use and dementia in adults aged more than 60years: a combined analysis of prospective, individual-participant data from 15 international studies
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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