Calcolo GFR: guida completa alla funzione renale e ai valori normali

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 13 Ottobre, 2025

Una scienziata in camice da laboratorio digita su una tastiera mentre analizza i dati di una ricerca al computer. Sono visibili attrezzature di laboratorio e campioni chimici, a dimostrazione di un ambiente di lavoro scientifico e concentrato

Il calcolo della velocità di filtrazione glomerulare (GFR) è uno degli strumenti più importanti a disposizione dei medici per valutare la funzionalità renale, ma spesso si sente parlare di calcolo del GFR o calcolo del filtrato glomerulare: a cosa si riferiscono esattamente?

In questa guida esploreremo in dettaglio questa tecnica di calcolo, perché è fondamentale, quali sono i valori di riferimento e come viene calcolato utilizzando diverse formule.

Cos'è la Velocità di Filtrazione Glomerulare (GFR)?

Il GFR (Glomerular Filtration Rate), o velocità di filtrazione glomerulare, rappresenta la quantità di sangue che i glomeruli, le piccole unità filtranti dei reni, riescono a depurare al minuto.

Si tratta di un indicatore diretto dell'efficienza con cui i reni svolgono la loro funzione principale: rimuovere i prodotti di scarto e l'eccesso di liquidi dal sangue; un valore di GFR alto indica una buona funzione renale, mentre un valore basso può essere un segnale di una malattia renale.

È importante distinguere tra GFR (o mGFR) ed eGFR: il GFR è il valore misurato in modo diretto, un processo invasivo e complesso; l'eGFR, invece, è un GFR stimato, calcolato tramite un semplice esame del sangue che misura la creatinina sierica e altri parametri.

Nella pratica clinica, dunque, l'eGFR è la misurazione più comune per il calcolo insufficienza renale e il monitoraggio della salute renale.

Perché il calcolo del GFR è cruciale?

Effettuare il calcolo del GFR renale è di vitale importanza per diversi motivi, che vanno ben oltre la semplice valutazione della salute dei reni:

Identificazione precoce delle malattie renali

Molte malattie renali croniche progrediscono silenziosamente per anni, senza sintomi evidenti.

Un valore di GFR in declino è spesso il primo campanello d'allarme, consentendo al medico di intervenire precocemente e rallentare la progressione della patologia; dunque, il calcolo del filtrato glomerulare è una parte fondamentale della prevenzione.

Monitoraggio della salute renale

Per le persone che vivono già con una malattia renale il calcolo GFR serve per monitorare l'andamento della patologia.

Dunque, la Velocita di Filtrazione Glomerulare (VFG/GFR) permette di seguire nel tempo se la funzione renale si sta stabilizzando, migliorando o peggiorando, e di valutare l'efficacia del piano terapeutico in atto.

Dosaggio dei farmaci

I reni sono responsabili dell'eliminazione di molti farmaci dall'organismo: se la loro funzione è compromessa, un farmaco può accumularsi nel corpo, diventando tossico.


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Per questo motivo il calcolo della filtrazione glomerulare è un passaggio obbligatorio per adattare il dosaggio di numerosi medicinali, garantendo la sicurezza del paziente.

A tal proposito, dunque, il calcolo del filtrato permette una valutazione più puntuale della salute dei reni, andando oltre la semplice misurazione della creatinemia.

GFR calcolo: le principali formule utilizzate

Il calcolo del GFR si basa principalmente sulla misurazione della creatinina sierica, un prodotto di scarto muscolare.

Vediamo le formule più comuni:

La Formula CKD-EPI

La formula CKD-EPI (Chronic Kidney Disease Epidemiology Collaboration) è attualmente il metodo più raccomandato e preciso, con un ampio range di valori e lo standard attuale nelle linee guida KDIGO per la classificazione della malattia renale cronica.

Utilizza i seguenti parametri:

  • creatinina sierica (mg/dL o µmol/L);
  • età;
  • sesso.

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Il risultato della formula, espresso in ml/min/1.73m², fornisce un valore affidabile della velocità di filtrazione glomerulare calcolo. Ad esempio, se un uomo di 50 anni ha una creatinina di 1.2 mg/dL, il suo eGFR calcolato con questa formula sarà di circa 65 ml/min/1.73m².

È bene sottolineare che il calcolo dell'eGFR ha utilizzato un fattore specifico per l’etnia: basandosi sulla convinzione che le persone afroamericane avessero livelli di creatinina più elevati, portava a una sovrastima della funzionalità renale e, quindi, si rischiava di ritardare la diagnosi.

Nel 2021, però, una task force congiunta della National Kidney Foundation (NKF) e dell'American Society of Nephrology (ASN) ha raccomandato di eliminare il fattore dell’etnia dal calcolo dell'eGFR.

La Formula MDRD

La formula MDRD (Modification of Diet in Renal Disease) è stata per anni lo standard per il calcolo GFR.

Anche se meno accurata rispetto alla CKD-EPI, nonostante utilizzi gli stessi parametri, è ancora in uso in alcuni laboratori specialmente per valori di GFR alti, quindi per pazienti con insufficienza renale avanzata piuttosto che con valori normali o lievemente ridotti.

La Formula di Cockcroft-Gault

La formula di Cockcroft-Gault è una delle prime formule sviluppate per il calcolo della funzione renale.

A differenza delle altre, che forniscono un valore normalizzato per 1.73m² di superficie corporea, questa formula calcola la clearance della creatinina in ml/min e tiene conto del peso corporeo.

Il suo uso principale oggi è limitato alla stima del GFR per il dosaggio dei farmaci, grazie alla sua correlazione con la clearance renale.

Valori normali del GFR e interpretazione

Il calcolo filtrazione glomerulare varia naturalmente con l’età:

  • giovani adulti: 90–120 mL/min/1,73 m²;
  • dopo i 40 anni: riduzione progressiva di circa 1 mL/min ogni anno;
  • età avanzata: valori inferiori a 60 possono essere fisiologici, ma necessitano comunque di valutazione clinica.

Classificazione della malattia renale cronica (stadi CKD)

Una volta che si ha il risultato del filtrato glomerulare calcolato, come si interpreta? I medici utilizzano una classificazione standard che divide la malattia renale cronica in 5 stadi, a seconda del valore del GFR:

  • stadio 1: GFR ≥ 90, danno renale con GFR normale o alto;
  • stadio 2: GFR 60-89, lieve riduzione del GFR;
  • stadio 3a: GFR 45-59, riduzione moderata del GFR;
  • stadio 3b: GFR 30-44, riduzione moderata-grave del GFR;
  • stadio 4: GFR 15-29, riduzione grave del GFR;
  • stadio 5: GFR < 15, insufficienza renale terminale.

Dunque, un calcolo GFR renale che restituisce un valore superiore a 90 ml/min/1.73m² è generalmente considerato normale; uno inferiore a 60 ml/min/1.73m² per almeno 3 mesi è indicativo di malattia renale cronica, mentre sotto i 15 ml/min/1.73m² si parla di insufficienza renale terminale con necessità di dialisi o trapianto.

Limitazioni del calcolo GFR

Il filtrato glomerulare calcolato può risultare impreciso in alcune condizioni:

  • massa muscolare ridotta o aumentata (anziani, atleti, malnutriti);
  • gravidanza, in cui il GFR è fisiologicamente più alto;
  • diete ricche di proteine o integratori di creatina;
  • patologie epatiche gravi.

Per stimare i livelli di insufficienza renale il GFR è uno strumento fondamentale, ma deve sempre essere interpretato dal medico insieme ad anamnesi, esami strumentali e altri parametri di laboratorio.

FAQ – Domande frequenti sul calcolo del filtrato glomerulare

Ecco alcuni dubbi frequenti su questa metodologia di calcolo:

Che differenza c’è tra GFR e clearance della creatinina?

La clearance della creatinina si misura con raccolta delle urine nelle 24 ore, mentre il calcolo del GFR è un valore stimato (eGFR) basato su equazioni.

Un GFR basso significa sempre insufficienza renale?

Non necessariamente, il calcolo funzione renale va sempre interpretato dal medico: età, massa muscolare e altre condizioni possono influenzare il risultato.

Il GFR può migliorare con la dieta o lo stile di vita?

In alcune situazioni sì, un’alimentazione equilibrata, idratazione corretta e controllo della pressione arteriosa possono aiutare a stabilizzare o migliorare la funzione renale calcolata.

Cosa fare se il mio GFR è basso?

È fondamentale consultare un medico nefrologo: sarà lui a interpretare il risultato e suggerire esami aggiuntivi o un piano terapeutico.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Dr. Christian Raddato
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