Autunno e occhi secchi: come prevenire la secchezza dovuta ai primi freddi

Alessandra Familari | Autrice e divulgatrice informazione sanitaria

Ultimo aggiornamento – 09 Ottobre, 2025

Una donna con secchezza oculare.

Con l’avvicendarsi dell'autunno e dei primi freddi, a risentire del cambio di stagione non é solo la pelle: anche gli occhi subiscono le conseguenze dell’aria più secca, del vento e dei riscaldamenti accesi. 

In occasione della Giornata mondiale della vista (9 ottobre), dedicata alla prevenzione e al benessere visivo, gli oculisti ricordano quanto sia importante prestare attenzione ai segnali di occhio secco, un disturbo sempre più diffuso e spesso sottovalutato.

Autunno e occhi secchi: il legame secondo la scienza

Diversi studi scientifici hanno dimostrato che le basse temperature e la ridotta umidità dell’aria tipiche dei mesi autunnali e invernali possono aggravare i sintomi della sindrome dell’occhio secco (Dry Eye Disease).

Uno studio condotto in Norvegia e pubblicato su Scientific Reports (Nature, 2022) ha analizzato le variazioni stagionali dei sintomi e dei segni dell’occhio secco in oltre 600 pazienti. 

I risultati hanno mostrato che, durante i periodi più freddi, alcuni parametri oggettivi del film lacrimale (come l’altezza del menisco lacrimale) risultano ridotti, indicando una possibile influenza del clima rigido sulla stabilità lacrimale.

In parallelo, una revisione pubblicata su Frontiers in Toxicology (2023) ha descritto come le basse temperature e l’umidità ridotta possano modificare la composizione e la fluidità dello strato lipidico del film lacrimale, rendendolo meno efficiente nel trattenere l’umidità e proteggere la superficie oculare.


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Oltre al freddo esterno, anche l’ambiente interno gioca un ruolo importante: il riscaldamento domestico abbassa l’umidità relativa dell’aria, contribuendo ulteriormente alla secchezza. 

La combinazione di aria calda e secca, vento e dispositivi digitali rappresenta dunque la condizione perfetta per l’insorgenza o il peggioramento del disturbo.

Una guida per l'autunno: sintomi e prevenzione

Quali sono i sintomi da non trascurare?

L’occhio secco non è solo una fastidiosa sensazione passeggera. In molti casi può diventare una vera e propria condizione cronica, con ripercussioni sulla qualità della vita. I sintomi più comuni includono:

  • bruciore o sensazione di corpo estraneo (“sabbia negli occhi”);
  • arrossamento oculare;
  • prurito e fotofobia (fastidio alla luce);
  • visione offuscata temporanea;
  • lacrimazione paradossa, dovuta al tentativo dell’occhio di compensare la secchezza.

Quando questi segnali persistono per più di qualche giorno o si associano a dolore e calo visivo, è necessario rivolgersi a un oculista, che potrà eseguire test specifici e valutare eventuali terapie mirate.

Come prevenire gli occhi secchi in autunno

La prevenzione passa soprattutto da piccole abitudini quotidiane e da una maggiore consapevolezza dei fattori ambientali. Gli esperti consigliano di:

  • mantenere l’umidità ambientale tra il 40 e il 60%, usando umidificatori o piante verdi negli spazi interni;
  • limitare l’esposizione diretta a getti d’aria calda o fredda, come quelli di condizionatori, ventilatori o bocchette dell’auto;
  • fare pause regolari durante l’uso di computer e smartphone, seguendo la regola del 20-20-20 (ogni 20 minuti, guardare per 20 secondi un punto distante 20 piedi, circa 6 metri);
  • bere acqua a sufficienza e seguire una dieta equilibrata, ricca di acidi grassi omega-3, che favoriscono la qualità del film lacrimale;
  • indossare occhiali protettivi nei giorni ventosi o molto freddi;
  • utilizzare lacrime artificiali o gel oftalmici solo su consiglio medico, per non alterare l’equilibrio naturale del film lacrimale.

Si rivela fondamentale, prima di attuare qualsiasi rimedio, rivolgersi sempre al proprio medico.

Giornata mondiale della vista: focus sulla prevenzione

Il tema scelto per la Giornata mondiale della vista 2025, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (IAPB), è proprio la prevenzione visiva.
Il messaggio è chiaro: prendersi cura della salute degli occhi non significa soltanto correggere i difetti visivi, ma preservare nel tempo il benessere della superficie oculare, soprattutto in periodi critici come il cambio di stagione.

Un controllo oculistico periodico permette di individuare precocemente i segni di stress oculare e di intervenire con trattamenti mirati, evitando complicanze più serie.

Proteggere gli occhi in autunno, dunque, non è da considerarsi una mera questione di comfort, si tratta piuttosto di un gesto di prevenzione e consapevolezza che contribuisce alla salute generale e alla qualità della vita.


Fonti:

Nature - Seasonal variations in presenting symptoms and signs of dry eye disease in Norway

 


Alessandra Familari | Autrice e divulgatrice informazione sanitaria
Scritto da Alessandra Familari | Autrice e divulgatrice informazione sanitaria

Dopo gli studi in Lettere Moderne, ed esperienze giornalistiche si è specializzata in divulgazione su tematiche come salute del cervello, alimentazione e attività fisica, si occupa di informazione scientifica con un approccio rigoroso e multidisciplinare. Su Pazienti.it firma articoli dedicati ai legami tra nutrizione, sport e benessere mentale, evidenziando come le scelte quotidiane possano influire sulla salute del corpo e della mente. Tra i temi affrontati: il ruolo dell’attività fisica nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e neurodegenerative; la connessione tra alimentazione e funzioni cognitive; i meccanismi attraverso cui il movimento migliora l’umore, la memoria e la qualità del sonno. La sua scrittura unisce evidenza scientifica, chiarezza comunicativa e orientamento pratico: ogni articolo invita il lettore a comprendere meglio come allenare non solo il corpo, ma anche il cervello. Il suo obiettivo è promuovere una cultura del benessere integrato, fondata su consapevolezza, conoscenza e prevenzione quotidiana. .

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