Arresti cardiaci e smog? Non serve vivere in città per essere esposti al rischio: ecco cosa rivela un nuovo studio

Alessandra Familari | Autrice e divulgatrice informazione sanitaria
A cura di Alessandra Familari
Autrice e divulgatrice informazione sanitaria

Ultimo aggiornamento – 14 Novembre, 2025

Un uomo con arresto cardiaco causato da smog.

Che lo smog provochi problematiche di salute é evidenziato da ricchissima documentazione scientifica ed é ormai risaputo. 

Ma la ricerca ha fatto un passo ulteriore. Ha scoperto che il legame tra inquinamento atmosferico e arresti cardiaci non riguarda soltanto chi vive in città o in zone ad alto traffico. 

Un nuovo studio del Politecnico di Milano, pubblicato sulla rivista internazionale Global Challenges, ha rivelato che il rischio di arresto cardiaco extraospedaliero aumenta anche nei comuni rurali della Lombardia, e persino quando i livelli di smog restano sotto i limiti di legge. 

Si tratta di una scoperta che amplia lo sguardo sulla qualità dell’aria e sulla tutela della salute pubblica. 

Ma per quale motivo il rischio è elevato anche per quegli individui che abitano zone rurali, di campagna? Cosa significa?

Vediamo cosa dice lo studio.

Non serve vivere in città per essere esposti allo smog: cosa ha scoperto lo studio

La ricerca ha analizzato 37.613 casi di arresto cardiaco extraospedaliero registrati in Lombardia tra il 2016 e il 2019, integrando dati ambientali tradizionali con informazioni satellitari ad alta risoluzione. 

Questo approccio ha permesso di mappare la qualità dell’aria con maggiore precisione, anche in quelle aree dove non sono presenti centraline di monitoraggio.

Il risultato più significativo è che l’associazione tra smog e arresto cardiaco non è meramente confinata ai centri urbani.
Infatti, le variazioni dei livelli di inquinanti - in particolare PM₂.₅, PM₁₀ e biossido di azoto (NO₂) - sono risultate correlate all’aumento del rischio anche in aree periferiche o rurali, dove l’esposizione media è generalmente considerata più bassa.

Com'è possibile che le zone di campagna siano così tanto esposte all'inquinamento e alle conseguenze che questo apporta alla salute dei suoi abitanti?

Secondo quanto riportato dal documento, questo fenomeno è legato alla specifica conformazione della Pianura Padana: una zona in cui le masse d’aria tendono a ristagnare, permettendo agli inquinanti di diffondersi e accumularsi anche lontano dai centri urbani.

Cerchiamo di capire meglio la dinamica.


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L’inquinamento dalle aree urbane si diffonde e resta intrappolato anche in aree rurali. Perché? La Pianura Padana è una conca; le masse d’aria non si muovono bene, quindi accade che:

  • gli inquinanti generati nei centri urbani si spostano e ristagnano anche fuori città;
  • l’inquinamento da riscaldamenti domestici (biomassa) contribuisce anche nei piccoli centri;
  • in inverno, la “cappa” termica schiaccia gli inquinanti verso il suolo in tutta la regione.

Questo risulta perfettamente coerente con la letteratura sulla qualità dell'aria del Nord Italia.

Lo studio si appoggia a dati satellitari a griglia continua, quindi vede davvero i valori anche nei comuni rurali.

Il cuore risponde rapidamente allo smog: cosa vuol dire

Un altro aspetto particolarmente rilevante evidenziato dallo studio riguarda la tempistica della risposta cardiaca. Le complicanze alla salute del cuore e il rischio di arresto cardiaco aumenta già nello stesso giorno dell’esposizione a livelli più elevati di inquinanti.

Non si tratta quindi di un accumulo a lungo termine, ma di un effetto rapido, legato ai picchi di concentrazione.

Lo studio evidenzia che:

  • un incremento di NO₂ di 10 µg/m³ è associato a un aumento del rischio di arresto cardiaco nelle ore e nei giorni immediatamente successivi;
  • valori più alti di PM₂.₅ e PM₁₀ determinano un aumento del rischio rispettivamente del 3% e del 2,5% nello stesso giorno.

Questi risultati derivano dall’uso di un modello statistico avanzato - un distributed lag non-linear model (DLNM) - il quale consente di valutare come l’esposizione a uno specifico inquinante influenzi il rischio nelle ore e nei giorni successivi.

Smog e arresto cardiaco: effetto osservato anche sotto i limiti di legge

Uno degli elementi più innovativi dello studio è l’osservazione che l’aumento del rischio si verifica anche quando i livelli di smog restano entro le soglie normative.

Ciò significa che non serve superare i limiti per vedere effetti sulla salute: conta soprattutto la variazione locale della qualità dell’aria, anche se moderata.

Per questo motivo, ribadiscono gli autori, la percezione del rischio non può basarsi solo sui superamenti delle soglie, ma deve considerare l’esposizione quotidiana e l’andamento dei valori nel tempo. 

E, in tutta probabilità, una revisione di questi parametri potrebbe rivelarsi essenziale al fine di un'adeguata  tutela dei cittadini.

Smog e arresti cardiaci: salute pubblica e sistema di emergenza

Le evidenze raccolte hanno importanti ricadute per i sistemi sanitari locali.

Secondo i ricercatori, integrare i dati sulla qualità dell’aria nei modelli di previsione sanitaria potrebbe aiutare a anticipare periodi di maggiore pressione sui servizi di emergenza.

È da queste premesse che nasce il nuovo progetto CLIMA-CARE, finanziato dall’European Space Agency (ESA) e coordinato dal Politecnico di Milano insieme a partner internazionali come il German Aerospace Centre (DLR) e il Group on Earth Observation (GEO). L’obiettivo è utilizzare i dati satellitari per prevedere come le variazioni climatiche e ambientali influenzeranno la domanda di interventi medici in Lombardia.

Questo studio conferma che la qualità dell’aria ha un impatto diretto e immediato sul cuore, e che il rischio non comprende solo chi vive in città o vicino ad esse. 

Le variazioni locali dell’inquinamento - anche moderate - possono aumentare la probabilità di eventi cardiaci acuti. 

Alla luce di tali evidenze, sarebbe opportuno che i dati ambientali divengano parte integrante delle strategie di prevenzione e dei sistemi di emergenza, in un’ottica di salute pubblica sempre più guidata dall’evidenza scientifica. 

Un Paese che si orienta attraverso i punti cardinali della scienza é un Paese che si vuole bene.


Fonti

Studio PDF - Short-Term Effect of Air Pollution on Out of Hospital Cardiac Arrest (OHCA) in Lombardy—A Case-Crossover Spatiotemporal Study

Politecnico di Milano :   Inquinamento e arresti cardiaci: uno studio del Politecnico di Milano rivela un legame diretto tra picchi di smog e rischio cardiaco


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