Cosa succede alla la vena cava in gravidanza? Durante il terzo trimestre, la vena cava inferiore può venire compressa dal peso dell'utero in crescita, quando ci si stende supine, ovvero sulla schiena.
La compressione della vena cava inferiore influisce sulla circolazione del sangue, ostacolando il flusso sanguigno con conseguenti disturbi tipici di questa condizione: abbassamento della pressione arteriosa, vertigini e altri sintomi correlati tra cui capogiri, pallore, sudorazione e svenimenti.
Questi sintomi sono temporanei e si risolvono cambiando posizione. Ma vediamo nel dettaglio cos'è e dove si trova la vena cava inferiore, e come regolarsi per non incorrere in problemi.
Cos'è la sindrome della vena cava in gravidanza?
La sindrome della vena cava, o sindrome da ipotensione supina, è una condizione comune a molte donne che si verifica negli ultimi mesi di gravidanza.
In genere, nel terzo trimestre di gestazione l'utero che cresce preme sulla vena cava inferiore. In posizione eretta o seduta, la gravità aiuta a mantenere l'utero e il feto lontani dalla vena cava inferiore e dalla colonna lombare.
Ma questo non avviene in posizione supina. In questa posizione, la compressione esercitata dal peso dell'utero viene aggravata dalle posizioni assunte durante il riposo, che causano alcuni sintomi e disturbi tipici.
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Sintomi da Ipotensione Ortostatica
Quando una donna incinta si sdraia sulla schiena, in posizione supina, l'utero gravido può comprimere la vena cava inferiore e l'aorta. Questa compressione ostacola il ritorno venoso al cuore, riduce il flusso sanguigno nell'arteria uterina e provoca un abbassamento della pressione arteriosa (sindrome ipotensiva supina o sindrome da compressione aortocavale).
La compressione limita il normale flusso di sangue dalle gambe al cuore e ostacola la circolazione generale. Di conseguenza, la pressione arteriosa diminuisce, causando alcuni sintomi tipici di questa condizione.
Sintomi della vena cava sulla donna incinta
Il ridotto volume di sangue che influisce sull'efficienza cardiaca, porta a:
- calo della pressione arteriosa;
- sintomi transitori: pallore, capogiri, sudorazione, nausea, tachicardia, possibile sensazione di vertigini e svenimenti (se il fenomeno è improvviso, come quando ci si alza troppo velocemente da sdraiati);
- edema agli arti inferiori: l'aumento della pressione venosa può portare a gonfiore nelle gambe e nei piedi;
- dilatazione delle vene collaterali per compensare il flusso ridotto nella vena cava inferiore;
- disagio generale: la compressione può portare a sensazioni di pesantezza o dolore nella parte inferiore del corpo.
Conseguenze per il feto
Anche se rari e temporanei, la compressione della vena cava inferiore e la diminuzione della pressione arteriosa nell'arteria uterina può avere effetti anche sul feto.
Ecco alcune possibili conseguenze:
- riduzione del flusso sanguigno uterino-placentare: se la compressione della vena cava riduce il ritorno venoso al cuore della madre, ne potrebbe risentire il flusso sanguigno alla placenta.
- ipossia fetale: in casi estremi, questa riduzione può compromettere l'apporto nutrienti e ossigeno al feto (ipossia fetale = carenza di ossigeno nei tessuti del feto);
- frequenza cardiaca fetale alterata: In alcuni casi, la compressione prolungata può portare a una diminuzione della frequenza cardiaca fetale (bradicardia). Condizione che si risolve rapidamente una volta che la madre cambia posizione.
Come prevenire la compressione della vena cava inferiore
Durante il terzo trimestre della gravidanza, è fondamentale prestare attenzione alla posizione di riposo per evitare possibili complicazioni legate alla compressione della vena cava inferiore.
È preferibile evitare di sdraiarsi sulla schiena perché, come abbiamo visto, questa posizione può aumentare la pressione sull'utero e, di conseguenza, sulla vena cava, riducendo il ritorno venoso al cuore.
La posizione laterale sul fianco sinistro è la più indicata in quanto permette di ridurre la pressione sulla vena cava, con un beneficio per la circolazione sanguigna sia per la madre che per il suo bambino.
Per rendere questa posizione ancora più comoda e sicura, molte donne incinte trovano utile l'uso di cuscini di supporto da mettere uno sotto la pancia e/o tra le ginocchia. I due cuscini mantengono una postura corretta e confortevole sia durante la notte che nei momenti di riposo.
Inoltre, è importante precisare che ci si dovrebbe confrontare periodicamente con il proprio medico e/o ginecologa/o per assicurarsi che non sorgano problemi di circolazione sanguigna o nel flusso utero-placentare, legati alla compressione della vena cava o ad altre condizioni.
Cos'è la vena cava: funzione e anatomia
La vena cava è la vena più grande del corpo. Una vena principale che scorre lungo la schiena, svolgendo funzioni fondamentali nel nostro sistema circolatorio.
Questo vaso sanguigno, infatti, raccoglie e trasporta il sangue deossigenato dal resto del corpo verso il cuore, preparandolo per essere ri-ossigenato nei polmoni.
La vena cava si suddivide in due parti principali: la vena cava inferiore e la vena cava superiore. Entrambe sono caratterizzate da una robustezza strutturale che consente loro di gestire grandi quantità di sangue.
Anatomicamente, le vene cave seguono percorsi specifici attraverso il corpo:
- la vena cava inferiore scorre lungo la parte posteriore dell'addome, parallela alla colonna vertebrale;
- la vena cava superiore si trova nella regione toracica, vicino al cuore.
Le vene cave trasportano il sangue e contribuiscono anche a mantenere una pressione adeguata all'interno del sistema venoso, garantendo un flusso continuo e regolare verso il cuore.
La vena cava inferiore
La vena cava inferiore, si trova tra la colonna vertebrale lombare e l'utero, ed è responsabile del drenaggio del sangue diretto al cuore, che proviene dalle gambe, dall'addome e dai reni.
Il percorso della vena cava inferiore è piuttosto complesso perché prima di arrivare al cuore riceve sangue dai reni tramite le vene renali, dai visceri addominali tramite le vene epatiche e mesenteriche, e dalle gambe tramite le vene iliache comuni.
La vena cava superiore
La vena cava superiore, è una componente del sistema venoso superiore del corpo. Si trova accanto al lato destro dello sterno e sfocia nell'atrio destro, dove confluisce tutto il sangue povero di ossigeno.
Questa vena ha il compito di raccogliere il sangue deossigenato proveniente dalla parte superiore del corpo, inclusi la testa, il collo, le braccia e il torace, e di convogliarlo verso l'atrio destro del cuore.
Anche l'anatomia della vena cava superiore è piuttosto intricata dovendo/ integrarsi con altre strutture cardiotoraciche, come il mediastino e i polmoni. La vena cava superiore riceve il sangue da numerose vene tributarie, tra cui le vene brachiocefaliche, che provengono dal collo e dalla testa, e le vene succlavie, che derivano dalle braccia.
Per questo suo intricato reticolo di connessioni vascolari, la vena cava superiore funge da principale arteria di raccolta per il sangue deossigenato proveniente dalla metà superiore del corpo. Una volta che il sangue entra nell'atrio destro passa al ventricolo destro (attraverso la valvola tricuspide) e da qui viene pompato verso i polmoni attraverso l'arteria polmonare per essere ri-ossigenato.