Sbalzi di umore in gravidanza nelle prime settimane

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 20 Giugno, 2024

Ragazza incinta piange al telefono

Gli sbalzi d'umore in gravidanza sono un fenomeno comune, specialmente durante il primo trimestre. Le cause possono essere diverse: fluttuazioni ormonali, stress psicofisico, stanchezza, insonnia, cambiamenti nel metabolismo.

Vediamo di seguito una panoramica. 

Gravidanza e umore

Gli sbalzi d'umore si verificano soprattutto tra la sesta e la decima settimana, e poi di nuovo nel terzo trimestre, quando il corpo si prepara al parto; sono eventi temporanei e non legati alla depressione post partum.

Tra i rimedi che si possono adottare per gestire gli sbalzi d'umore, possono aiutare il riposo, l'alimentazione sana, l'attività fisica moderata e il dedicarsi del tempo per sé.

La gravidanza è un'esperienza che porta con sé profondi cambiamenti fisici ed emotivi. 


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Tra i disturbi più comuni, specie nel primo trimestre, vi sono gli sbalzi d'umore: oscillazioni emotive che possono portare dall'euforia alla tristezza, dall'irritabilità alla malinconia. 

Oltre a quelle ormonali, tuttavia, l'umore in gravidanza può subire condizionamenti legati ad altre cause.

Le cause degli sbalzi d'umore in gravidanza

Durante la gestazione il corpo della donna è soggetto a importanti variazioni ormonali

A ciò possono aggiungersi altri fattori:

  • stanchezza;
  • cambiamenti nell'aspetto fisico;
  • preoccupazioni per la salute del bambino, a maggior ragione se in passato si è subito il trauma di una perdita di gravidanza;
  • ansia per il futuro ruolo genitoriale;
  • altri problemi che possono riguardare la vita di coppia o il lavoro. 

Tutto questo comporta un'altalena di emozioni, a volte difficili da gestire.

Ormoni in gravidanza e umore

Sebbene siano diversi i fattori che contribuiscono agli sbalzi d'umore, la causa prima è l'improvvisa impennata degli ormoni della gravidanza durante i primi 3 mesi di gestazione che possono influenzare il livello dei neurotrasmettitori, sostanze chimiche del cervello che regolano l'umore. Durante questo periodo si passa dall'eccitazione alla tristezza. 

In particolare, i livelli di estrogeni e progesterone aumentano in modo significativo influenzando sia lo sviluppo fetale sia l'equilibrio emotivo materno. Questi ormoni agiscono sul sistema nervoso centrale, rendendo la persona più vulnerabile agli alti e bassi emotivi. 

Nella fattispecie, gli estrogeni agiscono su tutto il corpo e nella regione del cervello che regola l'umore, essendo. responsabile di ansia, irritabilità e depressione.

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Il progesterone, invece, è un ormone che aiuta a sciogliere i muscoli e le articolazioni e a prevenire le contrazioni precoci. Di conseguenza, può causare stanchezza, pigrizia e persino tristezza.

È naturale per una donna incinta avere alti e bassi, ma se ci si sente sempre troppo spesso giù di morale, è il caso di confrontarsi con un medico.

La stanchezza del primo trimestre

La stanchezza del primo trimestre o l'insonnia in tarda gravidanza possono essere ulteriori cause dell'umore oscillante. Soprattutto nelle prime 12 settimane, la stanchezza è tanta e non si riesce a recuperare neanche dormendo di più.  

Anche agli sgoccioli della gravidanza, quando il pancione cresce non si riesce a trovare una posizione comoda a letto, si avvertono dolori e contrazioni di Braxton-Hicks. È facile, dunque, sentirsi affaticate al punto da non riuscire a riposare bene durante la notte. 

A tutto questo stato di cose si aggiunga anche un po' di normale tensione tipica della fine della gravidanza.

Nausea mattutina

La nausea mattutina in gravidanza porta con sé sintomi fisici, certo, ma può avere anche ripercussioni sul morale, procurando ansia al pensiero che questa sensazione possa rovinare ogni inizio di giornata. 

Il disagio e lo stress dovuti alla preoccupazione di dover vomitare all'improvviso in ufficio o quando si è fuori casa, può avere un effetto negativo sull'umore.

Cambiamenti fisici

Il corpo in gravidanza cambia al punto che questa "trasformazione" fisiologica può destabilizzare alcune donne, anche emotivamente.

Sbalzi di umore a fine gravidanza per ansia e stress

Oltre ai cambiamenti fisici che avvengono durante la gravidanza, un altro motivo di ansia può essere legato al pensiero del parto, all'ansia da travaglio, ma anche all'agitazione per l'imminente divenire genitore, se si aspetta il primo figlio. 

Questa forma di stress è del tutto normale fintantoché viene gestita e contenuta. Nel caso in cui dovesse diventare più invadente, si consiglia di confrontarsi con il proprio medico.

Come gestire gli sbalzi d'umore in gravidanza

Il primo passo per affrontare gli sbalzi d'umore in gravidanza è riconoscerne l'esistenza come fenomeno legato a fattori biologici e non alla propria inadeguatezza. Questa consapevolezza può aiutare a ridurre un'eventuale frustrazione per quello che si sta vivendo.

I sensi di colpa sono anche una possibile sensazione che si prova quando si hanno questi sbalzi di umore perché per antonomasia la gravidanza viene considerata un periodo di gioia per la dolce attesa; spesso, però, se ne sottovalutano le possibili difficoltà emotive

Questa visione condivisa e introiettata può far sentire la futura mamma a disagio a causa del suo stato d'animo.

Dunque per affrontare gli sbalzi d'umore si possono adottare alcune strategie:

  • riposare a sufficienza: è molto importante dormire bene quando si è incinta. La stanchezza amplifica la vulnerabilità emotiva. È bene, dunque, concedersi sonni e pisolini ogni volta che se ne sente il bisogno;
  • mangiare in modo sano ed equilibrato: una dieta ricca di frutta, verdura, proteine magre e grassi buoni nutre corpo e mente;
  • fare attività fisica cardiofitness e a basso impatto: camminare, nuotare o praticare yoga prenatale aiuta a scaricare tensioni e rinvigorire lo spirito. Il rilascio di endorfine incoraggia sentimenti di positività e felicità;

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  • dedicarsi ad alcuni passatempi rilassanti: le attività creative manuali, la lettura, l'ascolto di musica o le tecniche di rilassamento come la meditazione alleviano lo stress;
  • partecipare a corsi preparto: condividere informazioni ed esperienze con altre future mamme crea relazioni e riduce l'ansia.

Quando il travaglio si avvicina, per favorire il rilassamento si possono fare esercizi di respirazione prima di andare a letto. 

Quando chiedere aiuto

Nella maggior parte dei casi, gli sbalzi d'umore si attenuano con il progredire della gravidanza. 

Tuttavia, è importante chiedere un supporto specialistico se il disagio emotivo è molto intenso, persiste nel tempo, andando oltre le due settimane, oppure se sfocia in una sintomatologia depressiva (tristezza pervasiva, perdita di interesse, insonnia o ipersonnia, pensieri negativi). 

Il primo passo è parlare con il proprio ginecologo o l'ostetrica. Successivamente, ci si può rivolgere a uno psicologo o a uno psicoterapeuta esperto nell'area perinatale che può consigliare strategie mirate per affrontare il malessere. 

Nei casi più severi può essere d'aiuto anche una terapia farmacologica, valutata con attenzione dal medico. 

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Come accorgersi di una presunta depressione da alcuni sintomi che possono esserne il segnale:

  • ansia ricorrente e aumento dell'irritabilità;
  • disturbi del sonno;
  • cambiamento delle abitudini alimentari;
  • incapacità di concentrarsi su qualcosa per molto tempo;
  • perdita di memoria a breve termine.

È importante notare, comunque, che gli sbalzi d'umore in gravidanza sono temporanei e che non sono legati alla depressione post partum che, a volte, può manifestarsi nei mesi successivi alla nascita del bambino.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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