Pressoterapia in gravidanza: si può fare o meglio evitare?

Dr.ssa Anna Maria Ferri Medico Chirurgo
Redatto scientificamente da Dr.ssa Anna Maria Ferri, Ginecologo, Medico Generale, Ostetrico |
A cura di Valentina Montagna

Ultimo aggiornamento – 17 Novembre, 2025

Una donna in gravidanza dalla ginecologa

Arriva un momento, in gravidanza, in cui le gambe risentono della condizione che stanno vivendo, quindi possono gonfiarsi, diventare dure, pesanti come colonne di marmo. 

Tra i vari rimedi di cui si parla, compare anche la pressoterapia, ma la domanda che nasce è se in gravidanza si può fare o no. La risposta non è netta perché non esiste una risposta valida per tutte. Ogni gravidanza è un mondo a sé.

Non c'è una tecnica che funzioni sempre e per tutte. Diciamo che l'unico faro da seguire resta il medico di fiducia, il ginecologo che conosce la storia clinica e sa se il trattamento può essere un rischio inutile o un piccolo aiuto possibile.

Cos'è la pressoterapia?

La pressoterapia è una tecnica di trattamento estetico e fisioterapico che utilizza la pressione dell'aria per stimolare la circolazione sanguigna e linfatica. Si svolge indossando appositi applicatori che avvolgono gambe e piedi, ma anche fasce per braccia e addome, collegati al macchinario.

Il dispositivo, programmato con tempi e intensità precise, gonfia e sgonfia queste camere d'aria in sequenza, riproducendo una compressione graduale e ritmica, simile a un massaggio che parte dalle estremità e procede verso l'alto.

L’obiettivo è favorire il ritorno venoso e linfatico, spingendo i liquidi che ristagnano nei tessuti periferici a rientrare nel circolo sanguigno e riducendo temporaneamente l’edema.


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Il trattamento di pressoterapia ha diversi effetti:

  • riduzione di edemi e gonfiori;
  • alleggerimento della sensazione di pesantezza;
  • miglioramento del drenaggio dei liquidi in eccesso.

Per chi soffre di gambe gonfie, la pressoterapia viene descritta come un trattamento che restituisce leggerezza e sollievo.

La pressoterapia è sicura per mamma e bambino?

Non tutti i medici sono d'accordo. C'è chi dice "sì, ma con mille precauzioni", e chi invece dice "meglio di no, per precauzione".

Chi è favorevole alla pressoterapia in gravidanza

Alcuni professionisti sostengono che la pressoterapia possa essere utile durante la gravidanza, ma solo dal secondo trimestre in poi e sempre seguendo regole precise.

L'idea è semplice. Se fatta bene e solo su gambe e braccia, può dare sollievo a disturbi che molte donne incinte conoscono fin troppo bene.

Uno dei primi benefici citati è la riduzione del gonfiore. il trattamento può aiutare a drenare i liquidi e restituire un po' di leggerezza.

C'è poi la questione delle vene varicose. La gravidanza aumenta la pressione sulle vene e il sangue fatica a risalire. La pressoterapia, migliorando il ritorno venoso, potrebbe ridurre il rischio di peggioramento delle varici e la comparsa di capillari evidenti, ma non previene né cura le vene varicose già presenti.

Un altro effetto positivo riguarda la pelle. Quando la circolazione riprende a funzionare meglio, i tessuti ricevono più ossigeno. Il risultato, secondo chi sostiene la pressoterapia, è una pelle più tonica, meno spenta, meno segnata dalla cellulite anche se l’effetto è solo temporaneo e di tipo estetico.

Infine, c'è chi parla di un'azione preventiva sui problemi circolatori più seri, come le piccole trombosi venose. In realtà, la pressoterapia non previene la trombosi venosa profonda e non deve mai essere eseguita in caso di sospetto rischio trombotico. È un trattamento di supporto solo in contesti specifici, ma non sostituisce la prevenzione medica.

Una donna incinta seduta ad un tavolo con un caffè

Tutti questi possibili benefici vengono sempre accompagnati dal chiaro avvertimento che non si deve improvvisare. Non è un trattamento da provare a caso, né da fare in un centro qualsiasi. Chi lo consiglia, lo fa sempre con mille cautele. E solo dopo il via libera del medico, solo dopo i primi tre mesi e solo rispettando protocolli rigidi.

Se dopo aver parlato con il medico si decide di provare, esistono paletti invalicabili:

  • chiedere sempre al ginecologo: nessuna decisione fai-da-te;
  • mai nel primo trimestre: i primi tre mesi sono delicati;
  • zone proibite: niente addome, bacino o tronco, solo gambe, e in alcuni casi braccia;
  • occhio alle patologie: vietata se c’è ipertensione, trombosi venosa profonda, problemi cardiaci o renali, disturbi della coagulazione o complicanze ostetriche in corso.

Chi sconsiglia la pressoterapia in gravidanza

Dall'altra parte ci sono i professionisti che scelgono la via della prudenza assoluta. Per loro, la pressoterapia in gravidanza non è un trattamento adatto perché quando c’è di mezzo una vita che cresce, meglio togliere ogni margine di dubbio.

Secondo alcuni meglio di no perché durante i nove mesi il cuore pompa di più, il volume di sangue aumenta, le vene delle gambe lavorano al limite. Inserire un trattamento che esercita pressioni ritmiche dall'esterno può sembrare un aiuto, ma può anche diventare un carico ulteriore. Un rischio che, seppur minimo, non tutti sono disposti ad accettare.

Per chi segue questa linea, la scelta è netta, i benefici non giustificano neanche una possibilità di complicazioni. Meglio puntare su rimedi semplici, sicuri e ben conosciuti.

Quali sono le alternative sicure alla pressoterapia?

Se il medico dice no, o se la persona non si sente sicura, ci sono tanti altri modi per dare sollievo alle gambe gonfie. Rimedi semplici, quotidiani, che possono alleggerire il peso delle gambe gonfie in gravidanza.

Non sono trattamenti sofisticati, ma piccoli gesti che funzionano e che si possono inserire nel quotidiano senza rischi.

Gambe sollevate

Uno dei metodi più vecchi e più efficaci. Sdraiarsi e tenere le gambe un po' sollevate rispetto al cuore per soli 20 minuti sul divano, con un paio di cuscini sotto i polpacci è un modo naturale per aiutare il sangue a risalire verso l'alto e liberare le caviglie dal gonfiore.

Calze a compressione

Non sono l'accessorio più glamour, ma fanno il loro lavoro. Le calze a compressione graduata sono fatte apposta per la gravidanza. Esercitano una pressione leggera e costante che sostiene la circolazione. Indossarle ogni giorno riduce il ristagno di liquidi e previene la comparsa di vene varicose.

Passeggiate e movimento leggero

Restare ferme troppo a lungo può peggiorare la sensazione di pesantezza. Camminare mezz'ora al giorno o fare qualche vasca in piscina aiuta le gambe a lavorare come pompe naturali. Il movimento spinge il sangue a circolare meglio, mantiene i muscoli attivi e dà anche una scarica di energia mentale.

Massaggi drenanti manuali

Un massaggio fatto da mani esperte, meglio ancora da un fisioterapista specializzato in trattamenti prenatali, può diventare una carezza terapeutica. Stimola il sistema linfatico, riduce il gonfiore e regala anche un momento di rilassamento, che in gravidanza non guasta mai. Anche in questo caso, va evitato l’addome e deve essere effettuato solo da operatori formati in massaggio prenatale.

Docce fredde sulle gambe

Un getto di acqua fredda, dal basso verso l'alto, subito dopo la doccia calda, produce un effetto di sollievo. I vasi sanguigni si restringono, il gonfiore si attenua e resta una sensazione di leggerezza.

Idratazione e alimentazione

L’idratazione è fondamentale quando si parla di gonfiore e ritenzione idrica. Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno aiuta l'organismo a eliminare le tossine e a mantenere un corretto equilibrio dei liquidi. Quando il corpo è ben idratato, trattiene meno acqua.

Un altro aspetto importante è il consumo di sale. Un eccesso di sodio favorisce la ritenzione e il ristagno dei liquidi, per questo è preferibile ridurlo, scegliendo alternative più leggere come le erbe aromatiche e le spezie per insaporire i piatti.

Anche l'alimentazione quotidiana ha la sua funzione. Da una dieta ricca di frutta e verdura possiamo prendere fibre, vitamine e minerali che aiutano la digestione e stimolano la diuresi naturale. Alcuni alimenti, come cetrioli, ananas, finocchi e meloni, hanno proprietà drenanti e possono contrastare il gonfiore.

Abiti comodi

Anche i vestiti hanno il loro ruolo. Evitare pantaloni troppo stretti o elastici che stringono lascia circolare meglio il sangue. Meglio dunque indossare tessuti morbidi, freschi e abiti che accompagnano le forme senza soffocarle.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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