Durante la gravidanza il corpo subisce profondi cambiamenti anatomici e ormonali: tra i fastidi più comuni, soprattutto nel secondo e terzo trimestre, si segnalano i dolori alle costole in gravidanza, che possono variare da un semplice indolenzimento a fitte acute e fastidiose.
Vediamo insieme quali sono le cause principali, i rimedi utili e quando è necessario consultare un medico.
Perché si manifestano dolori alle costole in gravidanza?
Ecco alcune delle possibili cause legate al dolore intercostale durante la gestazione:
Crescita dell'utero e pressione diaframmatica
Man mano che la gravidanza avanza, in particolare dal secondo e terzo trimestre, l'utero si espande notevolmente per accogliere il bambino che cresce.
Questa espansione porta l'utero a spingere verso l'alto, esercitando una pressione crescente sul diaframma, il muscolo il muscolo principale coinvolto nella respirazione. Tale pressione può estendersi anche alla parte inferiore della gabbia toracica, causando un dolore sotto al seno in gravidanza o lateralmente, proprio a livello delle costole.
Cambiamenti posturali e compressione nervosa
Il peso crescente del pancione modifica inevitabilmente il centro di gravità della donna, portando spesso a un cambiamento della postura.
Molte future mamme tendono ad accentuare la curva lombare (iperlordosi) per bilanciare il peso, ma questa alterazione posturale può generare una tensione eccessiva sui muscoli della schiena e del torace, inclusi i muscoli intercostali.
Tale tensione può, a sua volta, comprimere i nervi intercostali, i piccoli nervi che corrono tra una costola e l'altra, provocando un dolore intercostale talvolta acuto e lancinante; non è raro, ad esempio, sentire un dolore alla costola destra o sul lato sinistro, a seconda della postura assunta.
Rilassamento legamentoso
La relaxina è un ormone fondamentale in gravidanza, prodotto in grandi quantità per ammorbidire e rendere più elastici i legamenti e le articolazioni, in preparazione al parto.
Sebbene essenziale per il bacino, l'effetto della relaxina si estende a tutto il corpo, inclusa la gabbia toracica: questa maggiore "mobilità" o lassità legamentosa può, in alcuni casi, contribuire a una sensazione di instabilità o dolore nelle articolazioni costali, anche se si tratta di una causa meno comune rispetto alla pressione uterina o posturale.
Movimenti del bambino
A partire dal secondo trimestre, e con maggiore intensità nel terzo, i movimenti del bambino diventano più vigorosi e coordinati.
Calci o spostamenti improvvisi, soprattutto se diretti verso l’alto, possono colpire la parte inferiore della gabbia toracica e provocare fitte dolorose, localizzate spesso nelle regioni laterali o sotto le costole.
Un calcio ben assestato o un gomitino puntato con forza proprio sotto le costole possono causare un dolore intercostale improvviso e acuto.
Dunque, se il bambino è posizionato in modo tale da spingere costantemente contro una specifica area costale, si potrebbe avvertire un dolore più localizzato e talvolta persistente.
Quando compaiono i dolori alle costole in gravidanza e come riconoscerli
Il dolore alle costole in gravidanza si presenta solitamente in modo distinto: tipicamente viene descritto come un fastidio sordo o un dolore acuto e pungente, spesso localizzato nella parte inferiore delle costole, sotto il seno, lateralmente sul fianco o anche nella parte posteriore, verso la schiena.
Molte donne riferiscono che il dolore peggiora stando sedute a lungo, soprattutto se la postura è incurvata, o assumendo determinate posizioni che comprimono il torace; anche tossire, starnutire o fare respiri profondi può aggravare il fastidio.
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Spesso, il dolore può essere alleviato cambiando posizione, alzandosi e camminando un po', o semplicemente riposando.
È importante notare che i dolori intercostali a inizio gravidanza sono meno frequenti, dato che l'utero non ha ancora raggiunto dimensioni significative, ma possono presentarsi in caso di problemi posturali preesistenti o altre condizioni muscolo-scheletriche.
Nel terzo trimestre, infatti, quando il feto occupa gran parte della cavità addominale, le future mamme possono avvertire dolore intercostale soprattutto quando sono sedute a lungo, guidano o dormono in posizioni scomode.
Inoltre, i dolori possono accentuarsi alla fine della giornata o, come già sottolineato, in concomitanza con i movimenti del bambino.
Dolori costali in gravidanza: quando preoccuparsi?
Sebbene nella maggior parte dei casi i dolori alle costole in gravidanza siano fisiologici, esistono situazioni in cui è opportuno consultare il medico:
- dolore molto acuto e persistente su un lato;
- difficoltà respiratorie;
- dolore toracico associato a febbre o nausea;
- dolore irradiato alla schiena o alla spalla destra (che può indicare possibili calcoli biliari).
Possibili condizioni mediche da escludere
Alcune patologie possono causare dolore intercostale in gravidanza e richiedono un’attenzione medica immediata:
- costocondrite: infiammazione delle cartilagini costali, spesso dolorosa al tatto;
- calcoli biliari: frequenti in gravidanza per effetto degli ormoni sulla motilità della colecisti;
- preeclampsia: una condizione seria che può presentarsi con dolore sotto al seno in gravidanza con un focus sul lato destro, e accompagnata da pressione alta e altri sintomi sistemici.
Rimedi per alleviare i dolori alle costole in gravidanza
Ecco alcuni accorgimenti per contrastare questa tipologia di dolore:
Cambi di posizione e supporti posturali
Alcuni accorgimenti possono aiutare a ridurre la pressione toracica:
- utilizzare cuscini ergonomici lombari per dormire o riposare. I cuscini da gravidanza a forma di "U" o "C" possono essere estremamente utili per trovare una posizione confortevole e ridurre la pressione sulla gabbia toracica;
- evitare di stare sedute troppo a lungo senza supporto lombare;
- alternare frequentemente le posizioni tra seduta, in piedi e sdraiata e mantenere e mantenere una postura corretta, con la schiena dritta e i piedi ben appoggiati a terra;
- per dormire la posizione sul fianco sinistro è generalmente consigliata: si suggerisce di posizionare un cuscino tra le ginocchia e, se possibile, un altro cuscino sotto la pancia per un supporto aggiuntivo.
Tecniche di stretching e respirazione
Esercizi a basso impatto come lo stretching laterale, che coinvolga la parte superiore del corpo e il torace, o la respirazione diaframmatica aiutano ad allungare i muscoli intercostali e migliorare la ventilazione polmonare.
Attività come yoga prenatale o pilates dolce possono prevenire i dolori intercostali in gravidanza e migliorare la postura.
Applicazioni calde e massaggi
Un impacco caldo sulla zona dolente può rilassare la muscolatura, ma anche un massaggio delicato con olio adatto (ad esempio, olio di mandorle dolci) può dare sollievo, se praticato da un professionista esperto in trattamenti prenatali.
In molti casi, infatti, la consulenza di un osteopata o un fisioterapista specializzato in problematiche gravidiche può fare una grande differenza.
Riposo adeguato
È consigliabile concedersi pause frequenti durante la giornata, specialmente se si svolgono attività che costringono a stare seduti o in piedi per lunghi periodi. Il riposo permette ai muscoli di recuperare e riduce lo stress generale sul corpo.
Prevenzione del dolore alle costole in gravidanza
Ecco cosa possiamo attuare per evitare il più possibile l’insorgenza di questo dolore:
Attività fisica regolare e dolce
Camminare, nuotare o seguire un corso di ginnastica dolce in gravidanza che preveda esercizi di mobilità aiuta a mantenere l’elasticità muscolare e prevenire i dolori. Inoltre, l’attività fisica migliora anche la circolazione e riduce la tensione muscolare e toracica.
Abbigliamento adeguato
Si consiglia di evitare indumenti stretti o costrittivi, specialmente in corrispondenza del torace e dell'addome.
È preferibile optare per abiti ampi e comodi che non esercitino pressione sulle costole e anche il reggiseno dovrebbe essere ben aderente ma non stringere, garantendo un supporto adeguato senza comprimere il seno o le costole.
Dunque, i dolori alle costole in gravidanza sono, nella maggior parte dei casi, una manifestazione fisiologica, benigna e temporanea: con qualche accorgimento e uno stile di vita attento possono essere gestiti in modo efficace.
In ogni caso, soprattutto in presenza di sintomi persistenti o particolarmente fastidiosi, è sempre bene segnalare al ginecologo qualsiasi anomalia per escludere eventuali complicazioni.
FAQ – Domande frequenti sui dolori alle costole in gravidanza
Ecco alcune delle domande ricorrenti sui dolori intercostali durante la gestazione:
Il bambino sente se mi fanno male le costole?
No, il dolore è percepito dalla madre e non ha effetti diretti sul benessere del feto.
Come distinguere un dolore intercostale normale da uno preoccupante in gravidanza?
Se il dolore è lieve, intermittente e migliora con il riposo o cambiando posizione, è solitamente innocuo; se invece è costante, molto intenso o accompagnato da febbre, nausea, difficoltà respiratoria o altri sintomi è importante consultare il medico.
I dolori alle costole sono più frequenti se il feto è podalico?
Sì, nella posizione podalica la parte superiore del corpo del feto, come la testa o i piedi, può esercitare maggiore pressione sulla gabbia toracica, aumentando i dolori costali.