Tube chiuse: sintomi, cause e rimedi

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 24 Agosto, 2023

Tube chiuse: quali sono i sintomi?

Quali sono i sintomi provocati dalle tube chiuse? Quali sono le cause che determinano questa problematica e quali rimedi è possibile adottare? 

Ecco tutto quello che c'è da sapere sull'ostruzione delle tube di Falloppio

Tube chiuse: i sintomi per riconoscerle

Le tube di Falloppio, dette anche salpingi, collegano le ovaie all'utero. Attraverso di loro l'ovocita rilasciato con l'ovulazione, inizia ogni mese il suo percorso ed è qui, infatti, che la cellula può essere fecondata dallo spermatozoo. Quest'ultima procede poi verso l'utero, dove, se tutto procede nel migliore dei modi, si impianta e dà vita a un embrione. 

Le tube di Falloppio giocano un ruolo determinante nel processo di fecondazione in quanto, se una o entrambe sono chiuse o presentano delle problematiche, possono impedire agli spermatozoi maschili di risalire e, quindi, di raggiungere l'ovulo per fecondarlo. Inoltre, possono anche impedire che l'ovocita fecondato possa arrivare all'utero.

Si stima che le tube di Falloppio ostruite costituiscano circa il 25% dei casi di infertilità femminile (anche se secondo alcuni la percentuale si attesta al 30-40%), infatti le donne che presentano una o entrambe le tube chiuse non riescono a rimanere incinta. 

Qualora l'ostruzione riguardasse solo una tuba, o fosse non completa, le possibilità di avere una gravidanza sono più alte, tuttavia molto dipende dal grado di chiusura.

Come si riconoscono, quindi, le tube di Falloppio chiuse? Purtroppo questa alterazione non provoca sintomi particolarmente evidenti, né dolorosi, e spesso l'unico modo in cui ci si accorge di questa anomalie è il fatto che non riesce a rimanere incinte neppure dopo ripetuti tentativi.

 Tra i sintomi più comuni legati alle tube ostruite troviamo:

  • presenza di lievi dolori addominali
  • presenza di cicatrici da aderenze
  • ascessi
  • gravidanze ectopiche.

Tube chiuse: quali cause

Sono diverse le cause dell'ostruzione tubarica, a cominciare da quelle di origine genetica (come le malformazioni congenite) che, tuttavia, sono più rare di quello che il motivo principale alla base di questo problema, ovvero un'infiammazione o altri tipi di patologie

Fra quelle più frequenti troviamo:

  • l'endometriosi: l'endometriosi è una malattia che provoca una proliferazione di tessuto endometriale fuori dalla sua sede fisiologica. È tra le cause della tuba chiusa più frequenti sia in maniera diretta, sia perché può determinare delle aderenze che via via ne ostruiscono il passaggio;
  • infezioni trasmesse per via sessuali: la gonorrea e la Chlamydia sono solo due delle numerose infezioni trasmissibili per via sessuali che possono determinare le tube ostruite. Se vengono trascurate, infatti, queste patologie causano sterilità, cicatrici e infiammazioni che rendono poi molto difficile avere una gravidanza;
  • presenza di aderenze determinate da un pregresso intervento chirurgico;
  • fibroma uterino;
  • precedente gravidanza extrauterina;
  • idrosalpinge: l'idrosalpinge è una delle principali cause delle tube chiuse e si verifica quando vi è un accumulo di liquido sieroso all'interno di una o di entrambi gli organi. Questa patologia ha come conseguenza la presenza di tube ostruite i cui sintomi comprendono dolore pelvico e fitte durante i rapporti sessuali, tuttavia essa può anche presentarsi in maniera del tutto asintomatica;
  • piosalpinge: si tratta di un'infiammazione acuta alle tube di Falloppio dovuta alle complicazioni di una patologia infiammatoria. In questo caso le tube si riempiono di pus e devono essere sottoposte a un trattamento medico il prima possibile. Questa eventualità dà luogo a a sintomi come febbre, dolori pelvici e presenza di perdite vaginali dall'odore sgradevole;

Come riconoscere le tube ostruite

In genere il primo segnale che può far pensare alla presenza di una tuba chiusa (o di entrambe) è l'infertilità

Se la gravidanza tarda ad arrivare, infatti, i medici consigliano di eseguire dei test per valutare la cosiddetta "pervietà tubarica". 

Gli esami a cui fare riferimento sono:

  • la laparoscopia diagnostica: si tratta di un intervento chirurgico minimamente invasivo che si avvale di un endoscopio dotato di telecamera. Esso va ad esplorare la cavità pelvica analizzando anche le tube: se lo strumento riscontra un'ostruzione di piccole dimensioni, si può decidere di rimuoverla contestualmente;
  • l'isterosalpingografia: questa radiografia è meno invasiva della laparoscopia, infatti in genere viene impiegata come primo step nel percorso diagnostico;
  • la sonoisterosalpingografia semplice o 3D: ha un'affidabilità dell'80% ed è poco invasiva: si tratta di un'ecografia transvaginale che prevede l'immissione di mezzo di contrasto nell’utero. In caso di tube libere questa sostanza defluisce nella cavità addominale per poi riassorbirsi nell’arco di un paio di giorni, mentre, al contrario se sono ostruite, apre la strada ad altri tipi di valutazione;

Tube chiuse: i possibili rimedi

L'apertura delle tube è una condizione indispensabile se si desidera portare avanti una gravidanza. Il trattamento chirurgico mira a rimuovere possibili aderenze e occlusioni e negli ultimi anni si è cercato di mettere a punto nuove tecniche sempre meno invasive e più precise. 

Talvolta, però, non è possibile aprire le tube e, per questo motivo, se si è alla ricerca di una gravidanza, l'unico modo per rimanere incinta è quello che prevede la fecondazione in vitro. Quest'ultima avviene quando l'embrione viene fecondato in provetta e poi viene impiantato direttamente nell'utero della donna.

Si possono riaprire le tube attraverso la chirurgia laparoscopica, in quanto essa consente di rimuovere il tessuto cicatriziale, tuttavia questa tecnica non assicura il 100% di riuscita: molto dipende, infatti, dalla singola condizione di partenza, dall'età della paziente, dall'ubicazione dell'aderenze e dalla sua tipologia.

Tube chiuse e gravidanza

Molte donne che presentano le tube ostruite si chiedono come rimanere incinta e se sia veramente possibile riuscirci. La risposta è molto variabile in quanto molto dipende dal singolo caso

Qualora la sonoisterosalpingografia dovesse rilevare la presenza di una sola tuba chiusa, infatti, la fecondazione naturale potrebbe avere buone chances di riuscita, tuttavia se il problema riguarda entrambi gli organi, allora le probabilità si abbasserebbero notevolmente.

L'operazione per le tube chiuse, infatti, potrebbe essere sconsigliata nel singolo caso oppure potrebbe non bastare: per questo motivo se gli organi sono ostruiti in modo permanente, l'unica strada per avere un bambino è quella di sottoporsi alla fecondazione in vetro

Con una tuba di Falloppio aperta e libera da aderenze, il concepimento e la fecondazione per via naturale sono possibili, mentre se entrambi gli organi dovessero risultare chiusi (anche solo parzialmente), le probabilità di riuscire a concepire si abbasserebbero notevolmente. 

Al contrario, avere le tube chiuse non pregiudica l'ovulazione, in quanto questo processo ha luogo nelle ovaie e non nelle salpingi.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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