Un eccesso di muco nel naso o nella gola può rendere difficoltosa la respirazione del bambino, provocare conati di vomito e lievi forme di soffocamento che possono portare anche al vomito.
Ma il soffocamento vero e proprio causato dal muco può capitare nel caso in cui, oltre alle vie respiratorie intasate dal catarro, la respirazione venga compromessa anche dall'eventuale rigurgito di latte.
Per prevenire i disagi che provoca il troppo muco nel transitare dal naso alla gola, è bene conoscere e osservare alcuni semplici accorgimenti. Vediamo quali.
Il ruolo del muco nell’apparato respiratorio
Il muco è una sostanza colloidale prodotta dalle mucose di diversi apparati, ma con più frequenza secreta dall'apparato respiratorio a causa di raffreddore, allergia e bronchite; di fatto, il catarro può essere il sintomo di un'infezione batterica o virale.
Questa sostanza in realtà di per sé non è "malevola" perché si forma come risposta fisiologica del sistema respiratorio in presenza di un'infiammazione e un'infezione.
Il muco ha una funzione importante nel mantenere l'umidità nelle mucose e impedisce l'ingresso e la diffusione dei germi nell'organismo.
Queste condizioni riguardano anche i neonati e i bambini molto piccoli, ma questo meccanismo di difesa naturale per loro può diventare problematico perché il muco prodotto in eccesso si accumula diventando più denso fino a complicare la respirazione del bambino.
Nei primi mesi di vita, infatti, i neonati respirano dal naso e la loro conformazione anatomica è diversa da quella degli adulti: le vie respiratorie sono più strette e la respirazione avviene perlopiù attraverso il naso.
Il rischio di ostruzioni delle vie aeree, per diverse cause, può aumentare anche per via del fatto che i neonati non sono capaci di liberarsi del muco, non possono soffiarsi il naso da soli o mettersi in una posizione che ne facilitino il drenaggio.
Ecco perché è più facile che nel neonato si verifichi un accumulo di catarro nelle vie respiratorie alte, ossia trachea, laringe e cavità nasali.
Cosa succede nei neonati in caso di muco in eccesso
Per quanto riguarda il muco nei neonati, l'iperproduzione di questa sostanza densa e viscosa a causa di raffreddori, infezioni batteriche o virali come bronchite, tracheite, sinusite o bronchiolite può portare alla congestione nasale.
In particolare, la bronchiolite è un'infezione molto comune nei bambini di età inferiore ai due anni, che si manifesta con il raffreddore e con affezioni alle vie respiratorie inferiori.
Di solito, inizia proprio come un comune raffreddore, per poi sviluppare sintomi come febbricola, tosse secca e persistente, difficoltà ad alimentarsi e respirazione rapida o rumorosa (respiro affannoso).
Quando diventa eccessivo, il catarro riduce la capacità dei polmoni di espandersi completamente, rendendo la respirazione più faticosa e rumorosa durante il sonno.
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Per molti bambini, la congestione nasale può peggiorare di notte, perché la posizione supina fa sì che il muco si raccolga nella parte posteriore della gola.
Inoltre, i riflessi della tosse non sono del tutto sviluppati in alcuni neonati, e anche quando lo sono la tosse può non riuscire a svolgere la sua normale funzione protettiva di pulizia delle prime vie respiratorie, a causa della consistenza e della quantità di catarro.
Tuttavia, questa situazione non deve diventare causa di fobie o allarmismi: è importante mantenere sempre un contatto diretto con pediatri e medici di famiglia per fugare ogni dubbio relativo alla migliore gestione del neonato.
Quali sono le cause dell'eccesso di muco?
Come premesso, i neonati si ammalano di raffreddore e congestione più facilmente dei bambini più grandi.
La causa è da ricercare nelle piccole fosse nasali che si ostruiscono con molta più rapidità; inoltre, il loro sistema immunitario in via di sviluppo non è ancora pronto per proteggere l'organismo dall'attacco aggressivo dei germi.
Un germe, o qualsiasi altra cosa che irriti le delicate vie respiratorie del bambino, innesca nell'organismo una sovrapproduzione di muco che ha la funzione di aiutare a proteggere da qualsiasi agente esterno possa introdursi nel naso e nella gola.
Tra le cause della formazione di muco nei bambini:
- polvere e agenti inquinanti;
- infezioni virali come il raffreddore o l'influenza;
- allergie;
- asma;
- polmonite e bronchiolite;
- in casi rari, fibrosi cistica.
Per capire se la causa della congestione e della sovrapproduzione di muco è un'allergia o un raffreddore, può essere utile controllare il colore del muco: se si presenta chiaro e acquoso, è più probabile si tratti di un'allergia.
Come liberare il muco nei bambini piccoli
Bisogna innanzitutto risalire alla causa della congestione nasale, se dovuta a un virus, a un'infezione batterica o a un'allergia; in base a queste variabili, infatti, viene stabilito il trattamento più opportuno.
Se la causa è virale, in genere il raffreddore scompare dopo due settimane e nel frattempo si cerca di favorire la respirazione del bambino con i rimedi che può consigliare il pediatra.
In caso di infezione batterica, il bambino potrebbe aver bisogno di antibiotici che prescriverà il pediatra; per le allergie è necessario confrontarsi con il medico per capire qual è l'allergene e il trattamento migliore per quella specifica allergia.
Rimedi casalinghi
È necessario pulire o rimuovere il muco in eccesso per evitare che ostruisca il naso e la gola, per favorire la respirazione del piccolo.
A questo proposito, per fluidificare il catarro e prevenire disagi, si possono utilizzare:
- lavaggi nasali con acqua fisiologica isotonica o ipertonica;
- decongestionanti nasali a base vegetale contenenti principi attivi per sciogliere il muco e facilitare la respirazione;
- inalazioni di vapore acqueo caldo per sciogliere le secrezioni mucose.
La soluzione fisiologica in spray o in gocce aiuta a fluidificare il muco che ostruisce il naso del bambino e facilita la rimozione della congestione; le gocce di soluzione fisiologica sono più adatte per i neonati, mentre per i bambini più grandi sono adatti gli spray nasali.
Rimedi farmacologici
Dopo un'accurata visita di controllo, il pediatra potrebbe ritenere utile prescrivere aerosol con broncodilatatori o, nelle situazioni più gravi, aerosol contenenti corticosteroidi.
Cosa non fare in caso di muco in eccesso
Da evitare i mucolitici per fluidificare le secrezioni bronchiali e i farmaci che possono causare reazioni allergiche.
L'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha, infatti, indicato i mucolitici come rimedi che possono causare un peggioramento dell'ostruzione dei bronchi nei bambini con un'età inferiore ai due anni.