Potenziare la salute: i migliori integratori immunostimolanti per bambini

Arianna Bordi | Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello
A cura di Arianna Bordi
Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello

Data articolo – 04 Novembre, 2025

Una bambina caucasica in pigiama assume vitamina omega-3 naturale da una scatola di plastica in cucina a casa la mattina presto. Una bambina adorabile prende degli integratori.

Garantire che i bambini crescano sani e forti è la priorità di ogni genitore, poi, con l'esposizione costante a germi e virus, specialmente negli asili e nelle scuole, supportare il loro sistema immunitario è fondamentale.

Una dieta equilibrata è sempre la base, ma a volte può essere difficile assicurare l'apporto ottimale di tutti i nutrienti essenziali, ed è qui che entrano in gioco gli integratori alimentari.

Integratori: adulti vs bambini

Come illustrato dal pediatra e allergologo Giuseppe Pingitore, “occorre sempre prestare attenzione ad alcune differenze tra integrazione per adulti e bambini:

  • dosaggio: gli integratori per bambini sono formulati con dosaggi specifici per le loro esigenze nutrizionali, che sono generalmente inferiori rispetto a quelli per adulti. Questo è importante per evitare il rischio di sovradosaggio, che può essere pericoloso nei bambini;
  • formulazione: gli integratori per bambini spesso vengono prodotti in forme più appetibili, come caramelle gommose, sciroppi o compresse masticabili, per renderli più facili da assumere. gli integratori per adulti, invece, sono spesso in forma di compresse o capsule;
  • ingredienti: gli integratori per bambini possono contenere ingredienti aggiuntivi per migliorare il gusto, come aromi naturali o dolcificanti. Tuttavia, è importante scegliere prodotti che non contengano additivi nocivi;

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  • nutrienti specifici: gli integratori per bambini sono formulati per soddisfare le esigenze nutrizionali specifiche della crescita e dello sviluppo. Ad esempio, possono contenere quantità maggiori di vitamina d e calcio per supportare lo sviluppo osseo;
  • regolamentazione: gli integratori per bambini sono soggetti a regolamentazioni specifiche per garantire la sicurezza e l'efficacia, mentre gli integratori per adulti possono avere standard diversi.

La somministrazione di integratori ai bambini, inoltre, deve sempre essere valutata con attenzione, in base all'età, alle necessità individuali e alle raccomandazioni del pediatra.”

Integratori e bambini: le fasce d’età le tipologie

Il dott. Giuseppe Pingitore indica anche che “i neonati e i bambini piccoli (fino ai 3 anni), in generale, dovrebbero ricevere il nutrimento esclusivamente dal latte materno o, se necessario, da latte formulato.

Gli integratori non sono consigliati, a meno che non ci sia una carenza specifica diagnosticata dal pediatra: ad esempio, la  vitamina D  è spesso raccomandata per i neonati, specialmente se non sono esposti al sole, e il ferro può essere necessario in caso di anemia o di parto pretermine.

In età prescolare (3-6 anni), se la dieta è equilibrata, non sono necessari integratori; in alcuni casi possono essere consigliati integratori specifici, come la vitamina D (per favorire l'assorbimento del calcio), oppure multivitaminici in caso di diete particolarmente limitate o inappetenza.


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Anche per i bambini in età scolare  (6-12 anni) gli integratori dovrebbero essere somministrati solo su consiglio medico, se ci sono carenze documentate o condizioni particolari che ne giustifichino l'uso.

In caso di diete restrittive (ad esempio vegetariane o vegane), potrebbero essere necessari integratori di  vitamina B12, ferro oppure omega-3.

Gli adolescenti  (dai 13 anni in su) possono avere una dieta più variata, ma se ci sono carenze (come la vitamina D in inverno o il ferro nelle ragazze in età mestruale), gli integratori possono essere consigliati.

Inoltre, i risultati di questa meta-analisi indicano che l'associazione tra lo stato della vitamina D e la COVID-19 nei bambini è significativa.

La carenza di vitamina D (ipovitaminosi) è un fattore di rischio che aumenta la probabilità che i bambini sviluppino una forma moderata di COVID-19 rispetto a coloro che sono asintomatici; lo studio suggerisce, quindi, un ruolo protettivo della vitamina.

Anche in questo caso, la somministrazione dovrebbe essere fatta sotto controllo medico per evitare sovradosaggi e problematiche correlate.”

Fonti:

Frontiers in Pediatrics - Vitamin D status in children with mild, moderate, or severe confirmed COVID-19: systematic-review and meta-analysis

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