Che cosa si intende per "famiglia disfunzionale" e quali sono i segnali per riconoscerla? Quali conseguenze può avere su un individuo l'essere cresciuto all'interno di rapporti famigliari complicati e dolorosi? Approfondiamo insieme questo delicato argomento.
Che cos'è una famiglia disfunzionale?
Cosa significa crescere in una famiglia disfunzionale e come fare per riconoscere se si è (o si è stati) vittima di dinamiche relazionali non orientate al benessere dei membri della famiglia? Con il termine di famiglia disfunzionale si intende un nucleo familiare in cui le relazioni, la comunicazione e i comportamenti sono caratterizzati da dinamiche malsane o dannose.
In queste famiglie, i conflitti, la mancanza di empatia, l'abuso o la negligenza sono spesso presenti, compromettendo lo sviluppo emotivo e il benessere psicologico dei suoi membri.
In contesti di questo tipo è molto probabile trovare rapporti improntati all'abuso emotivo, conflittuali e non in grado di assicurare protezione e sostegno. In genere tali modalità relazionali sono ritenute perfettamente normali dai membri della famiglia e gli individui non si rendono conto del dolore che provocano agli altri componenti.
La definizione di famiglia disfunzionale è molto ampia, e può includere sia forme di violenza fisica e sessuale, sia prettamente emotiva. Il modo in cui si rivolgono i genitori ai figli può essere, ad esempio, caratterizzato da un'eccessiva autorevolezza, da un ipercontrollo, da aggressività (spesso immotivata), dalla svalutazione, dalle manie di controllo e dalle critiche continue.
Purtroppo crescere in contesti famigliari di questo tipo può avere pesanti ricadute sull'equilibrio e sulla salute mentale di un individuo, tanto da segnarlo per tutta la vita. È proprio all'interno della famiglia, infatti, che il bambino impara gli schemi comportamentali che utilizzerà in futuro ed è sempre qui che egli elaborerà quello che diverrà il suo modo di approcciarsi agli altri.
Nascere in un contesto famigliare disfunzionale significa non riceverà una quantità sufficiente di amore, protezione, sicurezza e sostegno, oppure vuol dire sperimentare relazionali estremamente conflittuali, traumatiche e orientate al controllo o all'eccesso di autorità, più che al benessere dei vari componenti.
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Come si riconoscono le famiglie disfunzionali
Possono esserci moltissime forme di disfunzionalità all'interno dei contesti famigliari, tuttavia quelle più ricorrenti includono:
- rapporti caratterizzati da forme estreme di controllo. Genitori iper controllanti nei confronti dei loro figli impediscono il raggiungimento dell'autonomia di base e limitano la libertà: il risultato saranno persone che, nell'età adulta, tenderanno a divenire molto insicure e impacciate nei rapporti con gli altri;
- eccessiva aggressività;
- incapacità di comunicare in modo costruttivo ed empatico, ma frequenti ambiguità e giochi di potere fra i componenti della famiglia;
- tendenza all'autoritarismo o, al contrario, troppo permissivismo;
- genitori narcisisti. Quando un genitore ha una spiccata tendenza narcisistica, vede il bambino come un modo per soddisfare il suo bisogno di essere visto e amato;
- comportamenti manipolatori, i quali si protraggono facilmente anche in età adulta;
- scarsa empatia tra i rappresentanti della famiglia. l bisogno fondamentale di ogni bambino di ricevere amore e rispetto è universale e cruciale per il suo sviluppo sano. Questa necessità non è un semplice desiderio, ma un requisito essenziale per la formazione di una personalità equilibrata e di un senso di sicurezza interiore. Tuttavia, quando questo bisogno viene sistematicamente ignorato o negato, si possono innescare processi psicologici profondi e duraturi. Il sentimento di rifiuto che emerge in queste situazioni non è una semplice emozione passeggera, ma può diventare una struttura portante della psiche del bambino. Questo sentimento si radica nell'esperienza ripetuta di non essere visti, ascoltati o valorizzati per ciò che si è. Le manifestazioni di questo rifiuto possono essere esplicite, come critiche costanti o punizioni eccessive, o più sottili, come l'indifferenza emotiva o la mancanza di supporto affettivo. L'individuo cresciuto in una famiglia poco empatica può quindi sentirsi sbagliato o rifiutato, e sviluppare quindi una scarsa autostima;
- rigidità caratteriale e non disponibilità a mettersi in discussione;
- tendenza a individuare un capro espiatorio tra i componenti della famiglia;
- volontà di umiliare l'altro con critiche e atteggiamenti vessatori;
- sudditanza psicologica;
- mancanza di rispetto nei confronti degli altri componenti della famiglia;
- mancanza di privacy e assenza di confini definiti;
- drammatizzazione di eventi di poca importanza e scarsa capacità nel saper regolare le proprie emozioni;
- personalità distruttiva;
- ricatti morali ed emotivi;
- senso di colpa che ricade sui figli e tendenza alla martirizzazione da parte di uno (o entrambi) i genitori;
- egocentrismo.
Tra gli schemi comportamentali ricorrenti nelle famiglie disfunzionali possiamo trovare:
- il gaslighting. Il gaslighting prevede una forma di subdola manipolazione da parte di un componente della famiglia nei confronti di un altro, e ha come obiettivo quello di invalidare le emozioni dell'altro. Le tecniche includono il negare che sia avvenuta una determinata situazione o la comparsa di sensazioni scomode;
- il muro. Anche chiamato "stonewalling", il muro prevede che un membro della famiglia si rifiuti di comunicare in qualunque modo con l'altro, interrompendo di fatto ogni forma di comunicazione;
- la triangolazione. La triangolazione prevede che due membri della famiglia si alleino contro un terzo.
Quali sono le conseguenze di avere relazioni familiari disfunzionali?
Crescere in una famiglia disfunzionale può lasciare profonde conseguenze su una persona. I traumi emotivi provocati dall'abbandono emotivo piuttosto che dalla manipolazione o dall'eccessiva dipendenza, si riflettono nel modo in cui l'individuo, una volta divenuto adulto, entrerà in contatto con il mondo e con gli altri.
Non è possibile stabilire con esattezza che tipo di personalità svilupperà un bambino figlio di genitori disfunzionali, tuttavia è possibile che egli sperimenti:
- ansia;
- depressione;
- disturbi dell'umore;
- difficoltà relazionali;
- disturbo dipendente di personalità;
- problemi nello stile di attaccamento;
- bipolarismo;
Spesso chi ha sperimentato questo tipo di modello famigliare ha delle difficoltà nel percepire e riconoscere la proprie emozioni e non sa affrontare le difficoltà che insorgono in qualunque tipo di relazione. I motivi di insoddisfazione anche in età adulta, quindi, possono essere numerosi, ma è altrettanto vero che essi, in molti casi, possono essere risolti efficacemente grazie all'aiuto della psicoterapia.
Come guarire da una famiglia disfunzionale
Guarire i traumi lasciati dall'essere cresciuto in una famiglia disfunzionale è difficile, ma possibile.
Il primo passo per riuscirci è senza dubbio quello di riconoscere di essere stato vittima di un ambiente di questo tipo: fare i conti con il fatto che gli schemi comportamentali appresi durante l'infanzia e il modo in cui si sono vissute le relazioni famigliari, non sono stati orientati al proprio benessere, non è certamente semplice e può richiedere uno sforzo significativo.
Essere consapevoli di portare sulle spalle questo pesante fardello emotivo è già di per sé un grande passo; in secondo luogo optare per un percorso psicoterapico potrà rivelarsi fondamentale per una completa guarigione. Grazie alla psicoterapia la persona avrà la possibilità di rielaborare i traumi del passato e di guarire le ferite emotive di cui è stato vittima.
Esistono numerosi modelli psicoterapici a cui fare riferimento ed è possibile sia affrontare le sedute individualmente, sia coinvolgendo alcuni membri della propria famiglia (sempre che accettino); durante questo percorso il terapeuta aiuterà il paziente a individuare gli schemi comportamentali messi in atto e le criticità associate ad essi.
Successivamente, l'individuo sarà sempre più in grado di distaccarsi dalla famiglia d'origine e tenderà ad identificarsi sempre meno con le problematiche vissute durante l'infanzia.
Obiettivo della terapia è quello di permettere alla persona di sviluppare le sue potenzialità, di guarire dalla ferita emotiva subita nell'infanzia e di vivere a pieno il presente, senza continuare a essere (consapevolmente o meno) influenzato dall'ambiente famigliare da cui si proviene.