Negli ultimi anni, l'uso dei siliconi all’interno dei prodotti cosmetici è diventato un argomento di crescente interesse ma anche di intenso dibattito.
Da un lato, infatti, ci sono i sostenitori della cosmesi bio che li demonizzano o, semplicemente, sconsigliandone l'uso; dall’altro lato, ci sono i produttori e i cosmetologi che difendono l’impiego e l’utilizzo dei siliconi nei cosmetici.
Molti consumatori, alla luce di tutto questo, non sanno cosa pensare e si chiedono sempre con apprensione se questi ingredienti siano sicuri, e quali possano essere gli effetti una volta entrati in contatto con la pelle del viso o del corpo in modo costante o quotidiano.
Cosa sono i siliconi: un accenno
Con la definizione "siliconi" ci si riferisce a composti chimici (polimeri) macromolecole derivate dal Silicio (SI), un elemento naturale presente in abbondanza sulla terra. A seconda della loro struttura possono essere poi utilizzati per dar vita a resine, elastomeri oppure oli.
Queste sostanze sono caratterizzate da diverse proprietà tra cui:
- idrofobia: non è possibile discioglierle in acqua;
- flessibilità: grazie alla struttura del legame Si-O (atomi di silicio e ossigeno, questi polimeri sono molto flessibili;
- fotostabilità: resistenti all’ossidazione e avere una scarsa reattività. Quest’ultima rende i siliconi "inerti", quindi non reagiscono ad altre sostanze chimiche. Ciò fa sì che una volta che i prodotti entrano in contatto con la pelle, non avvenga alcuna reazione nemmeno con quest'ultima;
- resistenza termica: possono resistere a temperature molto alte senza degradarsi;
- inerzia chimica: non reagiscono facilmente con altre sostanze chimiche, rendendoli utili in molte applicazioni industriali.
L'utilizzo di silicone nei cosmetici resta strettamente legato ad aspetti tecnici, e non nutritivi, in quanto questi componenti rendono le formulazioni più facili e piacevoli da applicare, migliorandone la texture che risulta più morbida e setosa nelle creme per il viso e per il corpo.
Tuttavia chi sostiene una cosmesi bio e green non trova utile l'applicazione sulla cute, pelle e capelli, di ingredienti che non abbiano un ruolo attivo o nutritivo, ponendo l'attenzione sull'importanza della sostenibilità a discapito del comfort nell'utilizzo.
Quali sono i siliconi nei cosmetici
I siliconi sono diversi, nel dizionario INCI vengono classificati oltre 500 derivati di materiali siliconici, ma in realtà possiamo inserirli in due categorie: siliconi volatili o leggeri e siliconi densi o pesanti.
Il Dizionario INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è uno strumento fondamentale nel mondo della cosmesi. Serve per identificare e catalogare gli ingredienti presenti nei prodotti cosmetici.
L'INCI è un sistema di nomenclatura internazionale che standardizza i nomi degli ingredienti cosmetici. È utilizzato in tutto il mondo per garantire trasparenza e uniformità nella descrizione degli ingredienti presenti nei prodotti cosmetici.
Siliconi volatili
Cyclomethicone, Ciclopentasillossano, Cyclopentasiloxane, tra quelli citati poco sopra, vengono denominati anche siliconi volatili in quanto sono impiegati e apprezzati per la loro capacità di evaporare dopo l'applicazione, lasciando sulla cute tutti quei benefici descritti poco sopra, senza dare pesantezza.
Date queste loro caratteristiche vengono spesso utilizzati nella formulazione di primer e/o nei sieri dalla texture leggera, che non unge. Permettono infatti di migliorare la spalmabilità e la sensazione al tatto del prodotto, senza appesantire la pelle.
Siliconi densi
Al contrario si tratta di siliconi ad alto peso molecolare con una texture più densa o pesante e untuosa.
Siliconi utilizzati nei cosmetici
I siliconi utilizzati nei cosmetici possono essere a loro volta suddivisi in diverse categorie.
Ecco alcuni dei più comuni:
- dimeticone: viene impiegato e apprezzato per le sue proprietà idratanti e leviganti, si tratta di uno dei siliconi più presenti nei prodotti per la cura della pelle;
- ciclometicone: un silicone volatile che evapora rapidamente lasciando una sensazione di pelle liscia senza residui oleosi;
- amodimeticone: spesso impiegato nei prodotti per capelli grazie alle sue proprietà condizionanti;
- ciclopentasilossano: si tratta di un silicone volatile, noto per la sua leggerezza e capacità di asciugare rapidamente.
Siliconi in cosmetica
Usati all'interno delle varie formulazioni beauty i siliconi sono in grado di ricreare a livello cutaneo una barriera protettiva donando alla pelle una texture levigata, caratteristica fondamentale in prodotti quali primer e fondotinta, dove si cerca un effetto che minimizzi i pori e mascheri le rughe.
Questa barriera è in grado anche di proteggere la pelle dall’azione di agenti esterni come inquinamento e altri elementi irritanti.
Silicone nelle creme
All’interno di una formulazione in crema, i siliconi esercitano l'effetto di trattenere l'umidità e prevenire così la disidratazione. Proprio quest'ultimo punto, però, è fonte di dibattito acceso tra i sostenitori del loro utilizzo e chi ne è contro. Questi ultimi sostengono, infatti, che a lungo andare l'effetto – che è motivo di dibattito – possa risultare occlusivo, ostacolando la traspirazione e portando alla formazione di pelle secca, impurità, punti neri e brufoli.
Chi è a favore del loro utilizzo, invece, mette in luce i vantaggi di questa barriera sostenendo che i siliconi volatili, rispetto a quelli pesanti, non vanno a compromettere in alcun modo la naturale idratazione e traspirazione dell'epidermide.
Ovviamente quest’ultima tesi, presentata da parte degli esperti del mondo cosmetico, è sostenuta da diverse tipologie di test eseguiti non solo sulle formulazioni, ma anche sull’applicazione di grandi quantità di prodotto e in alte concentrazioni.
I siliconi nei cosmetici fanno male alla pelle?
La sicurezza dei siliconi all'interno dei prodotti per la cosmesi è a tutt'oggi una questione che resta aperta. Sono sostanze considerate sicure per l’impiego cosmetico e dermocompatibili dalla maggior parte delle autorità regolatorie, inclusa la Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti e il Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori (SCCS) in Europa, pertanto i siliconi non si possono considerare sostanze che fanno male alla pelle.
Va ricordato, però, che per alcune persone l'applicazione dei siliconi su una cute estremamente delicata, sensibile o tendente all'acne possa riscontrare problematiche quali irritazioni cutanee e dermatiti. È sempre importante monitorare come la pelle reagisce alle diverse formulazioni.
Per concludere, la risposta non è del tutto soddisfacente da parte di nessuna delle due "fazioni". L'impatto ambientale dei siliconi non è dei migliori, dato che non sono biodegradabili, anzi sono stati messi al vaglio della ricerca scientifica che sonda le varie alternative naturali. Ma allo stesso tempo sono ancora difficilmente sostituibili da un punto di vista tecnico.
La cosa fondamentale è essere consapevoli delle proprie esigenze e reazioni cutanee anche se, da un punto di vista tossicologico, i siliconi non sono sensibilizzanti e irritanti, e pertanto sono sicuri per questa tipologia di impiego.
La consulenza di un dermatologo può essere utile per prendere decisioni informate sui prodotti da utilizzare nel proprio caso specifico.
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Le soluzioni alternative ai siliconi esistono
Esistono e presentano diversi vantaggi. Sono derivati da materie prime di origine vegetale che vanno più d'accordo con la pelle, essendo lipidi di origine naturale, come oli e burri vegetali, hanno una struttura chimica più simile ai lipidi del film idrolipidico cutaneo. Questo li rende più compatibili e meglio tollerati dalla pelle.
A differenza dei siliconi che derivano da fonti non rinnovabili, gli oli vegetali provengono da coltivazioni sostenibili. Sono quindi alternative più ecologiche e biodegradabili.
Sono più ricchi di nutrienti: oli di argan, jojoba, mandorle, avocado e burri come cacao e karitè contengono vitamine, acidi grassi essenziali e antiossidanti che nutrono e proteggono la pelle. I siliconi invece hanno un effetto più cosmetico che nutritivo.
Gli oli vegetali ammorbidiscono e levigano la pelle senza l'effetto "artificiale" che a volte possono dare i siliconi. Idratano in profondità riparando la barriera cutanea.
D'altro canto, oli e burri possono appesantire le formulazioni e lasciare tracce sulla pelle, mentre i siliconi volatili evaporano rapidamente. Inoltre, oli e burri hanno una shelf-life (vita utile) più breve e possono irrancidire, un problema che non si pone con i siliconi.
Con shelf-life si intende il periodo di tempo durante il quale un prodotto può essere conservato senza perdere le sue caratteristiche qualitative, funzionali e di sicurezza.
Per chi cerca alternative più naturali e nutrienti per la pelle, oli e burri vegetali rappresentano un'ottima scelta in sostituzione o a integrazione dei siliconi nei cosmetici. La chiave è trovare il giusto equilibrio nelle formulazioni.