L'aceto di mele è da tempo un rimedio casalingo popolare per la cura dei capelli, spesso elogiato per la sua capacità di rendere i capelli lucidi e morbidi.
Mentre, però, l'uso di ingredienti naturali sembra una scelta innocua, non tutte le soluzioni "fai da te" sono uguali: l'aceto di mele, sebbene possa offrire alcuni benefici, nasconde controindicazioni che i prodotti specifici per capelli formulati scientificamente affrontano e risolvono.
Scopriamo di più in questo articolo.
Perché l’aceto di mele viene utilizzato per il risciacquo acido
L'aceto di mele, con la sua acidità, può effettivamente regalare un effetto immediato di lucentezza, ma come ogni rimedio casalingo nasconde dei rischi che spesso vengono ignorati.
L'uso non controllato può, nel tempo, indebolire la barriera naturale del cuoio capelluto, irritarlo e rendere i capelli più fragili e secchi, creando un circolo vizioso che ti allontana dall'obiettivo iniziale.
Il principale "potere" dell'aceto di mele sui capelli risiede nel suo pH acido, che si aggira tra 2 e 3, un’acidità che è spesso vista come un vantaggio perché aiuta a sigillare le cuticole del capello, che si aprono a causa del pH alcalino di alcuni shampoo e prodotti per lo styling.
Infatti, sigillare le cuticole rende i capelli più lisci, riflette meglio la luce (e quindi li fa sembrare più lucidi) e riduce il crespo.
Controindicazioni dell’aceto di mele
Vi sono, però, delle controindicazioni da non sottovalutare:
- pH eccessivamente acido: il pH ideale per i capelli e il cuoio capelluto è tra 4.5 e 5.5, mentre l'aceto di mele ha un pH molto più basso. Usato puro o in una soluzione troppo concentrata, quindi, può essere troppo aggressivo;
- irritazione del cuoio capelluto: per chi ha un cuoio capelluto sensibile l'acidità dell'aceto di mele può provocare arrossamenti e reazioni allergiche. L'uso frequente e non controllato può aggravare problemi preesistenti come la dermatite seborroica;
- disidratazione del fusto del capello: sebbene l'acido sigilli le cuticole, può anche rimuovere gli oli naturali necessari a mantenere il capello idratato. Nel tempo, questo può portare a capelli più fragili e a secchezza cronica.
Perché scegliere prodotti formulati appositamente
I prodotti specifici per capelli, come balsami e risciacqui acidi, sono formulati per superare le controindicazioni dell'aceto di mele:
pH bilanciato e controllato
Si tratta di prodotti sono studiati per avere un pH ottimale che sigilla le cuticole senza essere aggressivo per il cuoio capelluto; la loro formulazione è calibrata per dare il massimo beneficio con il minimo rischio.
Ingredienti aggiuntivi per la salute dei capelli
Oltre all'acido, questi prodotti contengono una miscela di ingredienti idratanti, nutrienti e protettivi.
Potrebbe interessarti anche:
- Capelli come paglia: cause e rimedi per ritrovare una chioma morbida e luminosa
- Caffè per capelli: utilizzo e benefici
- Umidità e capelli: cause, rimedi e consigli per una chioma senza crespo
Spesso sono arricchiti con:
- agenti condizionanti (es. Cetrimonium chloride) per districare e ammorbidire i capelli;
- oli e burri (es. olio di argan, burro di karité) per fornire idratazione e nutrimento profondo;
- proteine (es. cheratina, proteine del grano) per rafforzare la struttura del capello e riparare i danni;
- estratti botanici e vitamine con proprietà antiossidanti e lenitive per il cuoio capelluto.
Sicurezza e standardizzazione
I prodotti commerciali sono soggetti a rigorosi test di sicurezza e stabilità, perché la loro formula è standardizzata, il che significa che ogni volta che vengono utilizzati si ottiene esattamente la stessa concentrazione di principi attivi, eliminando il rischio di errori di diluizione.
Maggiore efficacia specifica
Esistono prodotti specifici per ogni tipo di capello (colorati, secchi, grassi, ricci) e per ogni problema (forfora, caduta, crespo) e le loro formule sono ottimizzate per affrontare in modo mirato e scientifico le diverse esigenze.
Il falso mito: l'aceto come "coprente" o "tintura"
È fondamentale chiarire che l'aceto di mele non contiene alcun pigmento in grado di coprire i capelli bianchi o di scurirli, poiché non ha il potere di colorare la cheratina del capello.
Come per la lucidità, anche per la cura dei capelli bianchi, i prodotti specifici offrono soluzioni più efficaci e sicure rispetto all'aceto di mele, come shampoo e balsami antigiallo/silver; sono, infatti, la soluzione più comune e professionale per mantenere i capelli bianchi, grigi o biondi freddi e privi di riflessi gialli.
Contengono pigmenti viola o blu (spesso indicati come "toner") che, per il principio della ruota dei colori, neutralizzano i toni gialli; la loro formulazione è studiata per non seccare i capelli e per agire in modo mirato.
Aceto di mele e capelli grassi: sfatiamo il falso mito
Molte persone credono che, dato il suo potere sgrassante, l'aceto possa "pulire" a fondo il cuoio capelluto, ma la realtà è ben diversa e, a lungo andare, può peggiorare il problema.
Il ragionamento che spinge a usare l'aceto di mele sui capelli grassi è il seguente: l'aceto è un agente acido e astringente, quindi si pensa che possa rimuovere l'eccesso di sebo, i residui di shampoo e lo sporco, lasciando i capelli puliti e leggeri.
Effettivamente, un risciacquo con aceto di mele può dare una sensazione di pulizia immediata, ma questo è solo l'effetto a breve termine.
Come già specificato, l'aceto di mele, a causa del suo pH eccessivamente acido, è un agente sgrassante molto aggressivo, quindi non rimuove non solo il sebo in eccesso, ma anche gli oli naturali essenziali che il cuoio capelluto produce per proteggersi.
Il cuoio capelluto, percependo questa "aggressione" e la conseguente secchezza, reagisce in un meccanismo di difesa chiamato effetto rebound (o effetto rimbalzo) e per compensare la perdita di idratazione e protezione le ghiandole sebacee iniziano a produrre una quantità ancora maggiore di sebo.
Il risultato? I capelli diventano grassi più velocemente di prima e il problema si aggrava. Oltre a ciò, l'acidità dell'aceto può causare:
- irritazione del cuoio capelluto: l'acidità può danneggiare la barriera cutanea, causando prurito, rossore e infiammazione;
- secchezza e fragilità delle lunghezze: mentre il cuoio capelluto produce più grasso, le lunghezze e le punte possono diventare estremamente secche, sfibrate e soggette a rottura, creando un'incongruenza difficile da gestire.
Dunque, l'aceto di mele, pur essendo un rimedio naturale con una lunga storia, è un'arma a doppio taglio; mentre la sua acidità può momentaneamente migliorare l'aspetto dei capelli, il suo pH non controllato e l'assenza di altri ingredienti protettivi e idratanti lo rendono un'opzione rischiosa per la salute a lungo termine del cuoio capelluto e della chioma.
I prodotti formulati appositamente, frutto di anni di ricerca scientifica, offrono la soluzione ideale: sono sicuri, efficaci e specificamente bilanciati per raggiungere un obiettivo preciso, ossia ottenere capelli sani, lucidi e protetti senza i rischi e le controindicazioni delle soluzioni fai da te.