Cosa sono i punti di sutura
I
punti di sutura sono utilizzati dal medico per chiudere le ferite sulla
pelle o su altri tessuti. Tra gli strumenti utilizzati dal medico per suturare una ferita, vi sono in primis ago e filo.
Esiste una vasta gamma di materiali disponibili che possono essere utilizzati per la sutura. Sarà il medico a scegliere un materiale appropriato per la ferita e per la procedura.
I punti di sutura sono, dunque, il modo in cui viene realizzata una
sutura chirurgica, in cui si avvicinano i lembi di una ferita per favorirne la cicatrizzazione. Questi vengono realizzati attraverso l’utilizzo di un filo per suture, aghi e la realizzazione di nodi particolari per far sì che il nodo non si riapra; è possibile realizzare una sutura anche attraverso suturatrici automatiche.
Per quanto riguarda il
kit di sutura, questo deve contenere:
- Aghi da sutura
- Materiali da sutura (di origine vegetale, animale, sintetica, punti metallici o sotto forma di colle biologiche)
- Suturatrici meccaniche
Vi sono diverse tecniche di punti di sutura:
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Continue - Questa tecnica include una serie di punti con l’utilizzo di un filo continuo. In questo modo, i punti possono essere applicati piuttosto velocemente e si rivelano particolarmente resistenti, poiché la tensione è distribuita in modo uniforme su tutta la superficie.
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Interrotte - Tramite l'utilizzo di questa tecnica, i punti di sutura risultano staccati l’uno dall'altro: durante la procedura, infatti, il filo viene tagliato e annodato per ogni singolo punto.
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Profonde - Questo tipo di sutura viene realizzato nei tessuti più profondi dell’epidermide e possono essere sia continui sia interrotti.
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A borsa di tabacco - In tal caso, i punti vengono realizzati in modo circolare: la ferita viene chiusa tirando il filo, in modo molto simile a quando si tirano i lacci per chiudere uno zaino.
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Sepolta - Il nodo di sutura si trova all'interno, cioè al di sotto o all'interno della fessura della ferita che viene richiusa dalla sutura. Questo tipo di sutura viene solitamente rimossa ed è utilizzata quando altre suture interne sono presenti.
A cosa servono i punti di sutura
Ma
a cosa servono i punti di sutura? In generale:
- Unire i lembi di una ferita per favorirne la guarigione
- Controllare le emorragie
- Chiudere ferite dovute a perforazioni
- Chiudere una ferita chirurgica per evitare che venga contaminata da batteri o microrganismi
I punti di sutura vengono quindi utilizzati sia per favorire la guarigione di ferite superficiali sia durante operazioni chirurgiche.
Tipologie di punti di sutura
I
diversi tipi di punti di sutura possono essere classificati in molti modi.
Innanzitutto, il materiale di sutura può essere classificato come assorbibile o non assorbibile. In particolare:
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Punti di sutura riassorbibili - Questi tipi di punti di sutura non devono, successivamente, essere rimossi: questo perché gli enzimi trovati nei tessuti del corpo sono in grado di digerirne naturalmente il materiale.
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Punti di sutura non riassorbibili - Dovranno essere rimossi dal medico in un secondo momento o in alcuni casi lasciate in modo permanente.
In secondo luogo, il materiale di sutura può essere classificato in base alla struttura effettiva del materiale:
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Suture monofilamento - Le suture monofilamento consistono in un singolo filo. Ciò consente alla sutura di passare più facilmente attraverso i tessuti.
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Suture intrecciate - Le suture intrecciate sono composte da diversi piccoli fili intrecciati insieme. Ciò può portare a una maggiore sicurezza, ma a costo di un maggiore potenziale di infezione.
Infine, le suture possono essere classificate in base al materiale utilizzato:
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Naturale - Lino, cotone, catgut, seta.
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Sintetico - Poliammide, poliestere, neoprene.
Un’altra tecnica di sutura in via di sperimentazione è tramite il laser. In particolare, la sutura laser utilizza una tinta oftalmologica che, quando esposta alla luce del laser per cicatrici, agisce come un collante.
Rimozione dei punti di sutura
I punti di sutura vengono rimossi o si disciolgono dopo un certo periodo di tempo, a seconda di dove si trovano:
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Scalpo - Da sette a dieci giorni
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Viso - Da tre a cinque giorni
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Petto o addome - Da dieci a quattordici giorni
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Braccia - Da sette a dieci giorni
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Gambe - Da dieci a quattordici giorni
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Mano o piedi - Da dieci a quattordici giorni
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Palmi delle mani o dei piedi - Da quattordici a ventun giorni
Prima di rimuovere i punti, il medico chirurgo deve osservare l’area interessata e se non sono presenti arrossamenti. Se la ferita dovesse essere guarita, allora si potrà procedere con la rimozione dei punti di sutura. Se i punti sono metallici, questi verranno rimossi con una macchina particolare, chiamata levapunti. Se le suture sono in filo, il medico dovrà prendere il filo da un’estremità, tagliarlo e sfilarlo dalla cute.
Punti di sutura riassorbibili
Come già accennato, i
punti di sutura riassorbibili non devono essere rimossi. Sono infatti realizzati con materiali speciali che possono rimanere nel nostro organismo per un periodo prolungato di tempo. Con il passare delle settimane o dei mesi, l’organismo dissolve le suture una volta che la ferita si sarà rimarginata.
Le
suture riassorbibili vengono solitamente utilizzate internamente per rimarginare parti di incisioni, ma sono utilizzati anche su ferite superficiali. Queste suture si differenziano per la loro forza e durevolezza: alcune si dissolvono dopo dieci giorni, altre possono durare anche fino a sei mesi.
Fa male togliere i punti
Togliere i punti di sutura non dovrebbe causare dolore. Infatti, non viene utilizzato nessun tipo di
anestesia locale quando bisogna rimuoverli. Detto questo, una volta rimosse le suture è possibile dover medicare l’area con dei disinfettanti, soprattutto se la ferita non dovesse essere pienamente guarita. È possibile fare la doccia il giorno stesso o il giorno seguente la rimozione dei punti e riprendere a svolgere le attività giornaliere in modo graduale a seconda del luogo in cui sono state applicate le suture.