Scrapbook e junk journaling: i benefici del riordinare in maniera artistica ricordi ed esperienze

Arianna Bordi | Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello
A cura di Arianna Bordi
Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello

Data articolo – 07 Luglio, 2025

Notebook con la copertina decorata con fotografie e scritte appoggiato sul letto

Lo scrapbooking, l'arte di conservare ricordi e storie attraverso album personalizzati, ha radici molto più antiche di quanto si possa immaginare.

Non è nato da un singolo evento o inventore, ma si è evoluto nel corso dei secoli, adattandosi ai cambiamenti sociali e tecnologici.

Scopriamo di più in questo articolo.

Le origini di questa tecnica

L'impulso fondamentale di documentare la propria vita e gli eventi significativi è innato nell'uomo: già nel Medioevo, i monaci amanuensi creavano manoscritti miniati dove, oltre al testo sacro, annotavano eventi personali e curiosità.

Un passo significativo verso lo scrapbooking come lo intendiamo oggi si ebbe nel XV e XVI secolo con la diffusione dei " commonplace books": erano quaderni in cui le persone raccoglievano citazioni, ricette, rimedi, poesie e informazioni di vario genere che trovavano interessanti o utili. Non erano organizzati per tema specifico, ma rappresentavano un deposito personale di conoscenze e curiosità.

Con l'avvento della stampa e la crescente disponibilità di materiali cartacei nel XVII e XVIII secolo, il concetto di "album" iniziò a prendere forma. Le signore dell'alta società, in particolare, iniziarono a creare album di poesie, ritagli di giornale e disegni.

Il XIX secolo fu un periodo cruciale per l'evoluzione dello scrapbooking. L'invenzione della fotografia, anche se inizialmente costosa e complessa, diede un nuovo impulso alla conservazione visiva dei ricordi.

Le persone iniziarono a incollare fotografie negli album, spesso decorandole con disegni a mano o piccoli ritagli; in questo periodo si diffondonono anche i "friendship albums" o "memory albums", album in cui amici e familiari scrivevano dediche, pensieri e incollavano piccoli ricordi.

Tuttavia, è nel XX secolo, e in particolare negli Stati Uniti, che lo scrapbooking inizia ad assumere la sua forma moderna e a diffondersi su larga scala.

Con la produzione di massa di fotografie, colle, forbici decorative e carte colorate, divenne un hobby accessibile a molti. Le tecniche si affinarono e si svilupparono stili diversi, trasformando lo scrapbooking da una semplice raccolta di ricordi a una vera e propria arte creativa.


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Oggi lo scrapbooking continua a evolversi, abbracciando anche il mondo digitale con lo "digital scrapbooking" e mantenendo viva la sua essenza: quella di unire la creatività personale con il desiderio innato di preservare e raccontare le proprie storie, un ritaglio, una foto e un ricordo alla volta.

Come realizzarlo e i benefici psicologici

Se le radici dello scrapbooking affondano nel passato, la sua rinascita e diffusione moderna devono molto a una figura chiave: Marielen Christensen.

Fu nel 1976, nel cuore del Wisconsin, che Marielen non solo coniò il termine "scrapbooking", ma diede vita al primo kit completo dedicato a questo hobby nascente; fu un successo immediato, una scintilla che accese la fantasia di migliaia di persone.

Da quel momento, timbri, adesivi, carte colorate, disegni, fotografie e una miriade di elementi decorativi hanno iniziato la loro "seconda vita", trasformandosi da semplici oggetti in pezzi unici di narrazione visiva all'interno di diari e taccuini.

Quella che era un'attività di nicchia si è evoluta in un fenomeno globale, alimentato oggi dalla potenza dei social media, dove milioni di appassionati condividono le loro creazioni, ispirandosi a vicenda e creando una community vibrante.

Lo scrapbooking offre diverse modalità per creare e conservare ricordi: il metodo più tradizionale è l'album fisico, dove si incollano foto e vari oggetti su pagine decorate per raccontare storie; poi, con l'era digitale, è nato il digital scrapbooking, che utilizza software per creare layout virtuali, offrendo flessibilità e facilità di condivisione.

Esistono anche forme ibride come i mini album (più piccoli e tematici) e il Project Life (un sistema semplificato con tasche pre-strutturate per documentare la quotidianità).

Da una vena più artistica e meno strutturata, come l'art journaling, nasce il junk journal: si tratta di un diario o taccuino creato quasi interamente con materiali riciclati o di scarto (vecchi libri, buste, ritagli vari), dando nuova vita a oggetti altrimenti destinati alla spazzatura. La sua creazione è intuitiva e tattile, valorizzando le imperfezioni e promuovendo sostenibilità, libertà creativa ed economicità.

Ma il fascino dello scrapbooking va ben oltre la semplice espressione artistica; infatti, come spiega la psicologa e psicoterapeuta EMDR Roberta De Coppi, questo hobby offre benefici profondi per il nostro benessere mentale: "Come hobby, lo scrapbooking ha due principali componenti fondamentali per le persone: la creatività, risorsa spettacolare della nostra mente, e il gesto, in particolare delle mani, che permette il coinvolgimento del corpo in sinergia con l'area destra del cervello", afferma l'esperta. “Il coinvolgimento del corpo in un'attività calma molto: dipingere o fare un collage sono azioni che aiutano a regolarizzare il respiro e il sistema nervoso in modo da permettere anche al cervello di funzionare al meglio", conclude la terapeuta.

Non è solo un effetto soggettivo, è supportato da evidenze scientifiche. Il benessere percepito corrisponde a cambiamenti significativi nel nostro cervello:

  • attivazione delle aree cerebrali connesse all'appagamento e alla ricompensa, regalandoci una sensazione di piacere e soddisfazione;
  • aumento delle endorfine e della serotonina, neurotrasmettitori chiave per la regolazione dell'umore, promuovendo sensazioni di felicità e tranquillità;
  • aumento della dopamina, il neurotrasmettitore legato al piacere e alla motivazione;

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  • riduzione del cortisolo, l'ormone dello stress, aiutandoci a sentirci più rilassati e meno ansiosi;
  • aumento della plasticità neuronale, che protegge dal declino cognitivo, mantenendo la nostra mente agile e reattiva;
  • aumento dell'ampiezza delle onde cerebrali, indicando uno stato di calma e concentrazione.

Così, lo scrapbooking non è solo un modo per dare libero sfogo alla propria creatività o per conservare preziosi ricordi; è una vera e propria terapia per la mente, un'oasi di pace dove concentrarsi sul "qui e ora" permette di accantonare ansie e problemi, trasformando un semplice hobby in un potente strumento di benessere psicofisico.

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