Le ortensie, così come altri tipi di fiori, possono essere propagate con successo tramite un metodo semplice ed economico: la talea, una tecnica di moltiplicazione vegetativa.
Scopriamo come funziona nel dettaglio di questa tecnica di riproduzione e propagazione.
Talea di ortensie: cos’è la talea e perché funziona
La talea consiste nel prelevare una porzione di pianta – generalmente un rametto – e farla radicare in un substrato adatto, in modo che possa svilupparsi in un nuovo esemplare.
È un metodo molto diffuso per piante arbustive e ornamentali, come ad esempio il rosmarino, la lavanda o, appunto, l'ortensia.
Le ortensie si prestano particolarmente bene a questa tecnica per due motivi principali:
- la loro struttura arbustiva a crescita rapida;
- la naturale capacità dei fusti giovani di produrre nuove radici se posti in un ambiente favorevole.
Quando fare la talea di ortensia
Il periodo migliore per fare le talee di ortensia è l’estate, più precisamente tra fine giugno e inizio agosto, quando la pianta è in piena attività vegetativa e i rami sono semi-legnosi (ovvero non più teneri, ma nemmeno completamente maturi).
Per riprodurre le ortensie, bisogna evitare le giornate troppo calde o secche – al contrario, meglio scegliere il primo mattino, quando la pianta è ancora fresca e ben idratata.
In alternativa, anche l’inizio dell’autunno può andare bene, ma i tempi di radicazione saranno più lenti e il rischio di marciumi maggiore.
Quale tipo di ortensia si presta meglio alla talea?
Tra le diverse varietà, il tipo di ortensia per talea più facile da riprodurre è quella:
- Hydrangea macrophylla, note per i loro grandi fiori colorati;
- Hydrangea paniculata;
- Hydrangea arborescens.
Queste specie rispondono bene al processo di talea, purché si presti attenzione alla scelta del ramo e alle condizioni ambientali.
Le ortensie rampicanti (Hydrangea petiolaris), invece, sono meno adatte a questo metodo e richiedono una tecnica più avanzata, come la margotta.
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Come fare la talea di ortensie?
Come detto, l’ortensia è una pianta ornamentale molto apprezzata per la sua fioritura generosa e colorata.
La talea è un metodo semplice e alla portata di tutti che permette di ottenere nuove piante di questo esemplare a costo zero.
Vediamo come fare passo passo:
- scegliere il ramo giusto: prima di tutto, va selezionato un ramo sano e vigoroso dell’anno in corso. Deve essere semi-legnoso, lungo circa 15-20 cm, privo di fiori e con almeno 3 nodi (i punti da cui nascono le foglie). Se si sta potando l’ortensia a inizio estate, è bene conservare i rami potati più robusti – saranno perfetti per la talea;
- preparare la talea: con forbici ben affilate e disinfettate, recidere il ramo appena sotto un nodo. Rimuovere le foglie inferiori e, se le quelle superiori sono molto grandi, tagliarne metà per ridurre la traspirazione. Questo aiuterà la talea a concentrarsi sulla formazione delle radici;
- applicare un ormone radicante: si tratta di un processo facoltativo. Gli ormoni radicanti, disponibili in polvere o gel, possono velocizzare il processo di radicazione. Basta intingere la base della talea nel prodotto prima di interrarla. Anche una soluzione naturale, come la cannella in polvere o l’acqua di salice, può essere utile per chi preferisce metodi più biologici;
- scegliere il terriccio: preparare un vaso con un substrato leggero e drenante: una miscela di torba e perlite (o sabbia) funziona bene. L’importante è che il terreno trattenga l’umidità senza diventare fradicio;
- interrare: ma quindi, come riprodurre le ortensie? inserire la talea nel terriccio fino a metà circa, pressando leggermente attorno alla base. Poi, coprire il vaso con una busta di plastica trasparente, senza che tocchi le foglie: questo creerà un microclima umido, fondamentale per stimolare la formazione delle radici. Riporre, infine, il vaso in un luogo luminoso ma non esposto al sole diretto, con temperatura costante tra i 18 e i 24°C;
- attendere con pazienza: la radicazione può richiedere 2-4 settimane. Durante questo tempo, controllare che il substrato sia sempre leggermente umido (non bagnato) e arieggiare la plastica ogni 2-3 giorni per evitare la formazione di muffe.
Il segnale che la talea ha attecchito è la comparsa di nuove foglioline o una lieve resistenza se si prova a tirare delicatamente il rametto.
Talea di ortensia: trapianto e cura
Una volta che le talee hanno sviluppato un buon apparato radicale – visibile anche dai fori del vaso – possono essere trapiantate in un contenitore più grande o direttamente in giardino, se la stagione lo consente.
Le giovani ortensie vanno tenute al riparo da venti forti e gelate: nei primi mesi necessitano di annaffiature regolari e di un'esposizione luminosa ma non troppo diretta. Dopo il primo anno, invece, diventeranno via via più resistenti.
Come moltiplicare le ortensie: errori da evitare
Anche se fare talee di ortensie sembra una tecnica semplice, ci sono alcuni errori da cui è bene guardarsi:
- usare rami fioriti: i fiori sottraggono energie preziose alla formazione delle radici;
- terriccio troppo compatto: impedisce l’ossigenazione e favorisce la marcescenza;
- eccesso d’acqua: una delle cause più frequenti di fallimento;
- esposizione diretta al sole: può disidratare rapidamente la talea.
A fare la differenza, durante una tale di ortensia, sarà un approccio paziente e attento.
Perché fare la talea: non solo un gesto tecnico
Coltivare ortensie da talea non è soltanto un modo per risparmiare o moltiplicare le piante, ma anche un gesto affettivo, che può legarsi a ricordi familiari o amicizie.
Molti giardinieri raccontano di aver ricevuto talee come doni di valore, passati di mano in mano come piccole eredità botaniche.
Un esemplare nato da talea può raccontare una storia ancora più personale rispetto a una pianta acquistata in vivaio. Può ricordare un luogo, una persona, una stagione.
La talea di ortensia è una pratica accessibile a tutti, ma non per questo banale. Richiede attenzione, rispetto per il ritmo naturale delle piante e una certa fiducia nell’invisibile lavoro delle radici. Se fatta con cura, può regalare soddisfazioni profonde e durature.