Lucidare il marmo di casa: metodi efficaci per un risultato perfetto

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 12 Giugno, 2025

Donna con maglietta a righe rosse e bianche che passa un panno in microfibra sul piano della cucina in marmo bianco

Lucidare i marmi di casa, sia interni che esterni, è un'operazione accessibile che non richiede strumenti professionali né trattamenti complessi. È possibile intervenire in autonomia con materiali semplici e prodotti che si trovano facilmente anche in casa.

In questa guida, vediamo come lucidare il marmo, sia interno che esterno, con tecniche manuali, rimedi naturali e accorgimenti utili anche per la manutenzione nel tempo.

Perché il marmo perde lucentezza e si trasforma nel tempo?

Nel tempo il marmo, una pietra naturale porosa, può cedere il suo splendore, perdere lucentezza e diventare più opaco per usura quotidiana. 

Questa trasformazione può avvenire per diverse cause:

  • graffi superficiali;
  • calpestio (sui pavimenti);
  • detersivi troppo aggressivi;
  • calcare e acqua stagnante;
  • metodo di pulizia errato e senza asciugatura;
  • usura chimica da sostanze acide.

Nel caso delle superfici esterne, sole, pioggia e smog sono gl altri responsabili dell'usura del marmo.

Come si lucida il marmo: cosa sapere

Non basta applicare un qualsiasi prodotto per lucidare il marmo e aspettarsi risultati immediati: per ottenere una superficie uniforme e brillante, bisogna partire da una pulizia accurata, scegliere i giusti strumenti e conoscere le sostanze davvero adatte a questo materiale.

Tra i prodotti per lucidare il marmo disponibili in commercio, esistono formule specifiche a base di ossido di cerio, acido ossalico o saponi neutri arricchiti con cere naturali. Questi composti, usati bene, possono migliorare la resa estetica e proteggere la pietra nel tempo.

È invece sconsigliato l'uso di sostanze acide, anticalcare generici, candeggina o sgrassatori aggressivi, che possono opacizzare il marmo, corroderne la superficie o lasciare aloni permanenti.

Pulizia profonda prima di lucidare il marmo

Prima di iniziare a lucidare il marmo sporco o unto si devono fare alcune operazioni di pulizia:

  • rimuovere la polvere con un panno in microfibra asciutto o con l'aspirapolvere;
  • lavare con acqua tiepida e sapone neutro (meglio il sapone di Marsiglia liquido);
  • sciacquare bene per non lasciare residui;
  • asciugare con un panno pulito.

Per il marmo esterno, si può usare una spazzola a setole morbide per eliminare muschi o incrostazioni leggere.

Come distinguere i diversi problemi del marmo

Prima di passare alla lucidatura vera e propria, bisogna capire il tipo di intervento da fare con un trattamento specifico per quel tipo di danno alla superficie del marmo.

Ecco i casi più comuni spiegati in dettaglio:

  • aloni bianchi o macchie circolari da calcare: si formano intorno ai rubinetti, nei lavelli o vicino a zone dove ristagna l'acqua. Sono opachi, tendenti al bianco o grigio chiaro, leggermente ruvidi al tatto. La causa è l'accumulo di minerali presenti nell'acqua, come il calcio, che si cristallizzano sulla superficie;
  • patina opaca diffusa su tutta la superficie: è un effetto uniforme e poco riflettente, senza macchie evidenti ma con una percezione di patina sopra la pietra. Compare nel tempo per usura, pulizia errata (detergenti sbagliati, mancanza di risciacquo) o contatto prolungato con oggetti. Tipica dei pavimenti, dei piani da cucina e delle superfici soggette a sfregamento;

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  • graffi e segni da abrasione superficiali: visibili in controluce o passando la mano in senso obliquo. Possono sembrare linee sottili o piccole abrasioni. Provengono da sabbia, briciole dure, oggetti spostati senza protezione o scarpe con suole rigide sul pavimento. Sono più frequenti nelle zone di passaggio o nei ripiani da lavoro;
  • ingiallimento localizzato o diffuso: riguarda soprattutto i marmi chiari e può apparire come una sfumatura giallognola nelle zone esposte al sole, vicino a termosifoni, o su piani non protetti. Può anche derivare da vecchi prodotti protettivi ossidati o da infiltrazioni d’acqua ricche di ferro.

Metodi di lucidature del marmo

Vediamo quali sono le opzioni di lucidatura dei marmi:

Lucidare il marmo opacizzato con un metodo naturale

Quando il marmo appare spento, senza macchie profonde o graffi evidenti o macchie profonde, si può intervenire con tecniche fai-da-te basate su rimedi naturali e ingredienti non aggressivi e facilmente reperibili, che permettono di restituire brillantezza a superfici opacizzate dall'uso quotidiano o da una manutenzione poco mirata.

Ad esempio, un metodo utile da usare quando si vuole un effetto veloce e senza rischi, perfetto per il marmo bianco, è quello del Sapone di Marsiglia con un panno in microfibra. 

Si consiglia di usare il sapone puro, versandone una piccola quantità su un panno inumidito da passare sulla superficie in modo uniforme, senza insistere. Asciugare subito per evitare la formazione di aloni.

Lucidatura profonda per marmo esterno o molto usurato

Quando la superficie del marmo presenta segni evidenti d'usura come graffi, opacità marcata, perdita di colore, le soluzioni base non bastano più. 

In questi casi si può intervenire con metodi più incisivi, sempre accessibili anche in ambito domestico.


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Sono adatti in questi casi:

  • pavimenti consumati dal calpestio;
  • davanzali esposti a sole, pioggia e sbalzi di temperatura;
  • top cucina graffiati o scoloriti.

I trattamenti più specifici richiedono maggiore attenzione, ma offrono risultati visibili e duraturi.

Pasta lucidante con bicarbonato e ossido di cerio

L’ossido di cerio è un composto che si usa anche nella lucidatura del vetro e delle pietre naturali per levigare senza aggredire. 

È un prodotto specialistico non sempre reperibile in ambito domestico, ma disponibile in negozi specializzati o fornitori di materiali per la lavorazione della pietra.

Ecco come procedere:

  • unire 3 cucchiai di bicarbonato a poca acqua fino a creare una pasta densa;
  • aggiungere una punta (circa mezzo cucchiaino) di ossido di cerio in polvere;
  • applicare la miscela sulla zona da trattare con un panno umido;
  • lucidare con movimenti circolari per 5-10 minuti, senza premere troppo;
  • rimuovere con acqua pulita e asciugare con cura.

Lucidatura manuale con carta abrasiva a grana finissima (1000 o superiore)

Questa tecnica va usata con precisione ed è consigliata solo se si ha una buona manualità.

Ecco come procedere:

  • immergere la carta abrasiva in acqua per almeno 5 minuti;
  • lavorare la superficie bagnata con movimenti regolari e omogenei, sempre nella stessa direzione o con movimenti circolari leggeri;
  • non insistere troppo su una singola area;
  • dopo l’abrasione, ripassare con una pasta lucidante naturale o con ossido di cerio per restituire brillantezza.

Queste tecniche non sono adatte ai marmi con finitura lucida a specchio, ma sono molto efficaci su superfici molto consumate, ingiallite o opacizzate.

Lucidare i marmi con la lucidatrice domestica

Per superfici ampie, come il pavimento in marmo di un salone, una scala interna o un lungo corridoio, l'uso di una lucidatrice può semplificare il lavoro rendendolo più rapido e omogeneo. 

Non si tratta di macchinari industriali, le lucidatrici domestiche moderne sono leggere, maneggevoli e si possono acquistare o noleggiare.

La lucidatura meccanica è consigliata quando:

  • si vuole intervenire su ampie metrature;
  • si è già effettuata una pulizia profonda;
  • si desidera un effetto uniforme su tutta la superficie.

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Ecco come procedere:

  • montare dischi morbidi, in feltro o lana, adatti a superfici delicate:
  • evitare dischi abrasivi o spazzole dure, che potrebbero danneggiare il marmo;
  • applicare una piccola quantità di pasta lucidante naturale (bicarbonato, ossido di cerio o prodotti specifici per marmo);
  • lavorare a zone, con passaggi lenti e regolari, senza esercitare troppa pressione;
  • ripulire ogni area subito dopo la lucidatura, con un panno morbido e asciutto.

Per superfici più contenute, come piani da bagno o cucine, è possibile montare un disco di feltro su un trapano a bassa velocità.

Errori da evitare quando si lucida il marmo

Anche con i migliori intenti, ci sono gesti che rischiano di rovinare il marmo invece di valorizzarlo.

Ecco un elenco di errori da evitare:

  • usare prodotti acidi (aceto, limone, anticalcare): sono corrosivi e possono lasciare aloni permanenti o scolorire la superficie, soprattutto nei marmi chiari;
  • lucidare senza aver prima pulito bene: sporcizia e polvere possono agire come abrasivo, graffiando il marmo durante la lucidatura;
  • insistere troppo a mano su un punto solo: si rischia di creare un effetto "chiazza lucida" poco uniforme e visivamente fastidioso;
  • usare spugne abrasive o carta vetrata a grana grossa: le micro-righe lasciate sono difficili da rimuovere e peggiorano l'aspetto del marmo;

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  • lasciare il marmo bagnato dopo la pulizia: l'acqua stagnante favorisce la comparsa di aloni opachi o macchie da calcare.
  • dimenticare la manutenzione regolare: lucidare una volta all'anno non basta se il marmo viene usato ogni giorno. Meglio piccole attenzioni costanti;
  • applicare troppa cera o prodotti protettivi: l'eccesso può attirare polvere e sporco, dando l'effetto opposto a quello desiderato.

Un consiglio in più: se non si è certi della composizione del marmo (alcuni hanno venature calcaree molto sensibili), meglio fare una prova in un angolo nascosto prima di agire sull'intera superficie.

FAQ – Domande frequenti sulla lucidatura del marmo

Vediamo alcune domande ricorrenti sulla pulizia di questo materiale:

Si può usare l'aceto per lucidare il marmo?

No, perché anche se è “naturale”, l’aceto è acido e può corrodere il marmo in modo permanente, rovinare la superficie, opacizzandola o scolorendola.

Il marmo nero si lucida allo stesso modo?

Sì, ma bisogna evitare il limone o i prodotti sbiancanti che possono schiarirlo.

Ogni quanto va lucidato il marmo?

Dipende dall'uso: un pavimento può restare lucido e brillante anche un anno, mentre un top da cucina o in bagno richiede più attenzione, andrebbe ritoccato ogni 3–6 mesi.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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