La lavatrice è uno degli elettrodomestici più utilizzati in casa, ma può capitare che si presenti un problema comune: il cattivo odore.
Quando la lavatrice puzza, l'origine potrebbe essere legata a diversi fattori, tra cui residui di detersivo, accumulo di sporco o umidità.
Ecco una guida per sapere cosa fare se la lavatrice puzza.
Cause principali del cattivo odore nella lavatrice
La comparsa di odori sgradevoli nella lavatrice può derivare da:
- accumulo di residui di detersivo e ammorbidente: l'utilizzo di prodotti, sia detersivi liquidi che ammorbidenti, in quantità eccessiva rispetto al dosaggio previsto per sporco/durezza dell'acqua, può lasciare tracce che si depositano nel cestello o nei tubi creando un odore sgradevole;
- mancanza di prodotti igienizzanti: scegliere dei detersivi senza igienizzante, o il mancato utilizzo di additivi igienizzanti da aggiungere oltre al detersivo per il lavaggio, favorisce la proliferazione batterica e fungina;
- muffa e batteri: l'umidità persistente crea un ambiente ideale per la proliferazione di microorganismi, in particolare sulla guarnizione;
- scarico ostruito: se lo scarico è parzialmente bloccato, l'acqua stagnante può generare odori sgradevoli;
- oggetti estranei e sporco: piccoli residui di tessuti o sporco provenienti dai capi possono accumularsi nei filtri o nelle guarnizioni.
Come pulire la lavatrice che puzza
Per eliminare il cattivo odore, è necessario seguire alcune operazioni di pulizia mirate:
- guarnizioni e sportello: pulire accuratamente la guarnizione dello sportello con uno sgrassatore o uno spray multiuso, rimuovendo eventuali residui accumulati, senza dimenticarsi di tenere pulito anche l'oblò;
- filtro di scarico: controllare e pulire il filtro almeno una volta al mese per rimuovere capelli, fibre di tessuto o piccoli oggetti;
- cassetto del detersivo: estrarre il cassetto, lavarlo sotto acqua corrente e utilizzare uno spazzolino con uno sgrassatore o uno spray multiuso per eliminare eventuali incrostazioni;
- pulizia profonda del cestello: avviare un ciclo a vuoto a 60° con percarbonato oppure a 90° per eliminare funghi e batteri. Un'altra soluzione, nei casi più ostici, potrebbe essere l'impiego della candeggina, ma attenzione a rispettare le giuste dosi per questo tipo di operazione (in commercio, oltre a quella liquida, possiamo trovare delle pastiglie ad hoc). Bisogna anche tenere a mente che è un forte inquinante, nonché pericolosa se mischiata ad altre sostanze o inalata, quindi è bene valutare quando utilizzarla e farlo nelle corrette modalità;
- ventilazione: lasciare lo sportello aperto dopo ogni lavaggio per evitare il ristagno di umidità.
Eliminare odori dalla lavatrice: sfatiamo i falsi miti
Nella manutenzione della lavatrice, l'utilizzo di aceto e bicarbonato è spesso consigliato come rimedio naturale per eliminare cattivi odori e residui.
Tuttavia, queste pratiche non solo sono inefficaci, ma possono anche risultare controproducenti.
Aceto e bicarbonato: una combinazione inefficace
L'idea di miscelare aceto e bicarbonato per pulire la lavatrice è diffusa, ma dal punto di vista chimico questa combinazione non offre benefici.
L'aceto è una sostanza acida, mentre il bicarbonato di sodio è basico; quando vengono mescolati, reagiscono neutralizzandosi a vicenda, producendo acqua, anidride carbonica e acetato di sodio.
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Questa reazione annulla le proprietà pulenti di entrambi i componenti, rendendo la miscela inefficace per la pulizia.
Limitazioni dell'aceto nella pulizia della lavatrice
Sebbene l'aceto abbia proprietà anticalcare, non possiede capacità disinfettanti significative; pertanto, utilizzarlo per igienizzare la lavatrice non garantisce l'eliminazione di batteri o funghi responsabili dei cattivi odori.
Inoltre, l'acido acetico in esso contenuto, è considerato un inquinante e potrebbe danneggiare le parti metalliche e le guarnizioni della lavatrice sul lungo periodo.
Bicarbonato di sodio: l'alleato sbagliato
Il bicarbonato di sodio è spesso considerato un rimedio universale per la pulizia, ma le sue reali capacità sono limitate.
Non disinfetta, non lava, non sbianca e non rimuove il calcare; di conseguenza, il suo impiego nella lavatrice non apporta i benefici sperati in termini di igiene e rimozione dei cattivi odori.
Come prevenire i cattivi odori nella lavatrice
Per evitare che i cattivi odori si ripresentino, è importante adottare alcune pratiche preventive:
- evitare di chiudere lo sportello e subito dopo l’uso;
- non esagerare con il detersivo o l’ammorbidente e, in generale, attenersi alle indicazioni riportate sulla confezione dei detersivi per rispettare il dosaggio corretto per prevenire l'accumulo di residui;
- eseguire, almeno una volta al mese, una lavatrice a 60° gradi (che includa capi idonei, controllando sempre l'etichetta, come biancheria da letto, asciugamani, alcune tipologie di biancheria intima) con detersivo in polvere o detersivo liquido con aggiunta di percarbonato;
- pulizia del cestello, ogni due mesi circa: si consiglia di utilizzare prodotti appositi in commercio che solitamente sono indicati come "cura lavatrice". Le temperature di utilizzo per la pulizia possono essere di 30° o 60°, solitamente con una durata del programma di almeno 60 minuti. Importante, in ogni caso, seguire le indicazioni riportate in etichetta;
- lasciare lo sportello e il cassetto dei detersivi aperti dopo ogni lavaggio per favorire l'asciugatura dell'interno;
- dedicare del tempo, almeno una volta al mese, alla pulizia di guarnizioni, cestello, cassetto dei detersivi e filtro della lavatrice;
- estrarre i capi appena termina il ciclo di lavaggio per evitare la formazione di odori sgradevoli.
Seguendo queste indicazioni, è possibile mantenere la lavatrice sempre pulita ed efficiente, evitando fastidiosi cattivi odori e garantendo un bucato fresco e profumato.