Lo strappo muscolare è una lesione che si verifica quando le fibre muscolari vengono sottoposte a uno stress eccessivo che ne causa una rottura parziale o completa.
Questa condizione può interessare qualsiasi muscolo del corpo, ma in genere interessa i muscoli del collo, della spalla, degli arti inferiori, della parte bassa della schiena e del bicipite femorale nella gamba, situato nella parte posteriore della coscia.
Questi strappi possono causare dolore e limitare i movimenti del gruppo muscolare interessato. Gli strappi da lievi a moderati possono essere trattati anche con rimedi casalinghi, ovvero con il riposo, il ghiaccio, la compressione e i farmaci antinfiammatori. Gli strappi più gravi, invece, possono anche richiedere un trattamento medico o, addirittura, un intervento chirurgico.
È importante capire quando è il caso di rivolgersi a un medico. In genere, è preferibile quando i sintomi peggiorano nonostante il trattamento iniziale, soprattutto se il dolore diventa intollerabile o se si avverte intorpidimento o formicolio.
Cos'è uno strappo muscolare
Uno strappo muscolare è una lesione di un muscolo o di un tendine, ovvero il tessuto fibroso che collega i muscoli alle ossa. Le lesioni di lieve entità possono limitarsi allo stiramento eccessivo di un muscolo o di un tendine, mentre quelle più gravi possono comportare uno strappo parziale o completo di questi tessuti.
Gli strappi muscolari possono essere classificati in 3 gradi, in base alla gravità della lesione:
- grado 1: stiramento lieve, con alcune fibre muscolari danneggiate e leggero fastidio, ma con mantenimento della forza e della mobilità;
- grado 2: stiramento moderato, con un numero significativo di fibre muscolari danneggiate, dolore più intenso e perdita di forza e mobilità;
- grado 3: stiramento grave o rottura completa del muscolo, con dolore intenso, gonfiore significativo e perdita totale di funzionalità.
In uno stiramento lieve, il muscolo strappato può risultare leggermente rigido, ma ancora sufficientemente flessibile per muoversi. Uno stiramento muscolare grave si ha quando il muscolo è gravemente lacerato, che provoca dolore e movimenti molto limitati.
L'ematoma
L'ematoma è un segno tipico associato agli strappi muscolari, specialmente quelli di grado 2 o 3. Quando le fibre muscolari si lacerano, i vasi sanguigni all'interno del muscolo possono rompersi causando un sanguinamento nei tessuti circostanti. Questo accumulo di sangue sotto la pelle è noto come ematoma.
Nelle fasi iniziali, l'ematoma può apparire di colore rosso scuro o viola, ma può anche essere accompagnato da gonfiore, dolorabilità e limitazione del movimento nella zona interessata. L'applicazione di impacchi di ghiaccio può aiutare a ridurne il dolore, il gonfiore e la dimensioni.
Se l'ematoma è particolarmente grande, doloroso o non si risolve entro qualche settimana, è consigliabile consultare un medico per una valutazione ulteriore e per escludere eventuali complicazioni.
Cause degli strappi muscolari
Si deve fare una distinzione tra strappi acuti e cronici. Gli strappi acuti possono essere causati da un singolo evento, come ad esempio una scorretta meccanica corporea per sollevare un oggetto pesante.
Gli strappi muscolari cronici, invece, possono derivare da lesioni ripetitive, quando si sollecita un muscolo eseguendo sempre lo stesso movimento.
Strappi muscolari acuti
Uno strappo muscolare acuto si verifica quando il muscolo si lacera improvvisamente a causa di traumi o lesioni dovuti a questi fattori:
- poco riscaldamento prima dell'attività fisica;
- scarsa flessibilità;
- sovraffaticamento e stanchezza.
Uno strappo acuto può verificarsi anche quando si scivola o si perde l'appoggio, si salta o si corre, si lancia qualcosa, si solleva un oggetto pesante in una posizione scomoda. Inoltre, questo genere di strappi è più comune quando fa freddo, perché i muscoli sono più rigidi. Ecco perché è molto importante dedicare quanto più tempo possibile al riscaldamento, per prevenire gli strappi.
Strappi muscolari cronici
Quest’altra categoria di strappi, invece, è il risultato di movimenti ripetitivi tipici di alcuni sport o conseguenza di alcune cause:
- praticare alcuni sport come il canottaggio, il tennis, il golf o il baseball;
- tenere la schiena o il collo in una posizione scomoda per lunghi periodi di tempo, come quando si lavora alla scrivania;
- assumere una postura scorretta.
Fattori di rischio
Parlando di sport, ve ne sono alcuni cosiddetti "di contatto" che aumentano il rischio di incorrere in strappi di natura sia acuta sia cronica. Tra questi, il calcio, il football, l'hockey, il pugilato.
Alcune parti del corpo sono più soggette agli strappi causati dagli sport, tra queste:
- gambe e caviglie: gli sport che prevedono partenze e salti rapidi possono essere particolarmente impegnativi per il tendine d'Achille della caviglia;
- gomiti: gli strappi al gomito sono spesso causati dagli sport di lancio e dagli sport di racchetta.
Sintomi degli strappi muscolari
I sintomi degli strappi ai muscoli sono riconoscibili. Di solito, infatti, si avverte lo stiramento muscolare proprio nel momento in cui accade.
I sintomi comprendono:
- insorgenza improvvisa del dolore;
- indolenzimento;
- limitazione dei movimenti;
- ecchimosi e gonfiore;
- sensazione di “annodamento";
- spasmi muscolari;
- Rigidità e debolezza muscolare.
I sintomi degli strappi muscolari lievi o moderati scompaiono di solito nel giro di qualche settimana. Gli strappi più gravi possono richiedere mesi per guarire.
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Come trattare gli strappi muscolari
La cura della maggior parte degli strappi muscolari passa per rimedi casalinghi: riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione.
Riposo
Il riposo prevede di evitare di utilizzare il muscolo per alcuni giorni, soprattutto se il movimento provoca un aumento del dolore. Tuttavia, è bene anche considerare che un riposo eccessivo può causare l'indebolimento dei muscoli, prolungando il processo di guarigione. Dopo un paio di giorni è consigliabile ricominciare a usare il gruppo muscolare interessato, facendo attenzione a non esagerare.
Ghiaccio
Applicare un impacco di ghiaccio avvolto in un panno per circa 20 minuti, subito dopo la lesione muscolare, riduce al minimo il gonfiore. Ripetere ogni ora il primo giorno. Per i giorni successivi, applicare il ghiaccio ogni quattro ore.
Compressione
Per ridurre il gonfiore, avvolgere la zona interessata con una benda elastica fino a quando la parte non torna normale. È bene fare attenzione a non avvolgere la zona in modo troppo stretto per non ridurre la circolazione sanguigna.
Elevazione
Quando è possibile, tenere il muscolo leso sollevato al di sopra del livello del cuore.
Altri rimedi farmacologici ed esercizi
Se occorre per lenire dolore e infiammazione, è possibile utilizzare un farmaco antinfiammatorio da banco, come ibuprofene o naprossene.
Possono essere efficaci anche esercizi di stretching ed esercizi di rafforzamento da introdurre gradualmente durante il processo di guarigione, sotto la guida di un esperto. Questo movimento aiuta ad aumentare il flusso sanguigno nei muscoli mantenendoli attivi ed evitandone l'irrigidimento.
Quando rivolgersi al medico
Per gli strappi lievi o moderati, le cure casalinghe dovrebbero essere sufficienti. È necessario rivolgersi al medico, invece, se si verifica uno dei seguenti casi:
- il dolore non si attenua dopo una settimana;
- l'area ferita è insensibile;
- non si riesce a camminare;
- non si riescono a muovere le braccia o le gambe.
Un esame fisico e test di imaging, come radiografie e risonanze magnetiche, possono aiutare il medico a determinare l'entità della lesione.
In questi casi, il trattamento può comprendere sia farmaci antinfiammatori e antidolorifici per ridurre il dolore e il gonfiore, sia la fisioterapia per aiutare a rafforzare il muscolo e ripristinare il movimento.
Nei casi più gravi può essere necessario un intervento chirurgico per riparare il muscolo.
Come prevenire gli strappi muscolari
È possibile ridurre le probabilità di subire uno strappo muscolare, se si prendono alcune precauzioni di base:
- eseguire regolari esercizi di stretching e di rafforzamento;
- praticare attività fisica se si svolge un'attività lavorativa impegnativa;
- evitare la sedentarietà, fare pause frequenti;
- utilizzare una sedia con un buon supporto per la parte bassa della schiena,
- mantenere una buona postura quando si sta in piedi e seduti;
- sollevare gli oggetti pesanti con attenzione. Tenere la schiena dritta, piegare le ginocchia e sollevare sempre con le gambe;
- adottare precauzioni per prevenire le cadute;
- perdere peso se si è in sovrappeso;
- indossare scarpe che calzano correttamente.